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VOLATILITA’ a confronto: azionario, obbligazionario e politica
Una delle cose che ho sempre cercato di fare, è mettere davanti ai vostri occhi degli elementi particolari che possano aiutarvi a ragionare e magari a vedere una realtà con sfumature diverse. Questo quindi non vuol dire che voglio essere ribassista e nemmeno che sto pensando ad un crollo repentino e devastante del mercato.
Se avete letto i miei ultimi post, avrete sicuramente notato la presenza di un quadro macroeconomico migliore di quanto potevamo immaginare.
Ma ad esempio il CESI, ora, come scritto QUI, è ricco di aspettative che devono essere ancora essere confermate. E inoltre, facendo un po’ di ricerca, ho notato anche alcuni tasselli anomali. Io ve li illustro, SOTTOLINEANDO il fatto che non STO insinuando che oggi, domani o tra una settimana ci sarà il collasso del mercato, ma che ci sono delle anomalie che sono difficili da giustificare ed in un modo o nell’altro dovranno rientrare.
La prima che mi è saltata al’occhio è decisamente singolare ma molto interessante.
Ho messo a confronto due indici, il primo è il VStoxx e l’altro è l’European Economic Policy Uncertainly Composite Index. In altri termini, ho messo a confronto la volatilità della borsa europea e quella che potremmo definire la “volatilità politica” dell’Eurozona.
Guadate in passato come i due indici sono andati di pari passo. Una stabilità politica è sempre stata accompagnata da una bassa volatilità. Negli ultimi mesi la volatilità politica è salita moltissimo mentre il VStoxx… ha continuato a scendere. Grazie sicuramente ai buoni dati macro e alla Trumponomics che ha generato euforia ovunque. Questa divergenza potrà continuare quindi ancora per molto oppure dovrà rientrare? La speranza dell’investitore è ovviamente che collassi l’indice di volatilità politica, che coi chiari di luna dei prossimi mesi, non sarà così semplice.
VStoxx vs. European Economic Policy Uncertainly Composite Index
Un altro confronto che ritengo interessante è legato invece al mercato che meglio di tutti ha performato, ovvero quello USA.
Il confronto è tra i più comuni MOVE e VIX, ovvero volatilità dell’obbligazionario e azionario USA.
MOVE Index vs VIX Index
Lo potete vedere voi stessi, il MOVE è salito molto mentre il VIX è rimasto ai minimi. Scenario quantomai logico visto l’innalzamento del rendimento dei Treasury USA. Ma in passato questo scenario non era così ovvio. Proprio come per il confronto precedentemente proposto, anche in questo caso è necessario un “rientro”. Chi dei due tenderà verso l’altro?
Buona consapevolezza e buona meditazione.
STAY TUNED!