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LA GRANDE SFIDA: Italia vs Mercati

Scritto il alle 10:12 da Danilo DT

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Mentre stiamo discutendo di “manine” e di contrasti all’interno della coalizione gialloverde, il rischio Italia si impenna ulteriormente e lo spread si avvicina progressivamente a quel target di 400 bp che rappresenta un vero pericolo per il sistema bancario italiano come già spiegato in questi post.

Chiusura totale dell’Europa sul bilancio 2019: la lettera che Moscovici ha consegnato a Tria denuncia la deviazione «senza precedenti nella storia del Patto di stabilità». Juncker: «I Paesi al telefono si sono raccomandati di non aggiungere flessibilità a quella già accordata». Secco monito dalla Bce: per Draghi «sfidare le regole Ue comporta un prezzo alto per tutti». Conte: «Nessun muro contro muro». Tria: le Camere possono migliorare la manovra, ma dentro i saldi. In serata incontro tra Mattarella e Moscovici. (Source

Le innumerevoli gaffes, i sospetti di brogli, le retromarce più o meno spudorate, di certo non agevolano il clima di fiducia nei confronti del nostro paese che già adesso si trova vittima di forti deflussi di investimenti soprattutto dall’estero. Anche perché accollarsi il rischio Italia proprio ora che l’UE rigetterà il DEF e le case di rating declasseranno l’Italia. E poi viste le tensioni, l’instabilità politica non giova di certo.

Il Presidente del Consiglio per sedare gli animi si gioca la carta della convocazione di un Consiglio dei Ministri per sabato 20 ottobre. Scopo: rivedere il testo del decreto, ma Ministro dell’Interno e vicepremier leghista, Matteo Salvini lo esclude. Il Presidente del Consiglio è fermo e va avanti. Ma il Carroccio fa sapere che alla “riunione non andrà nessuno”. La tensione sale al tal punto che alcuni rumors paventano le dimissioni di Conte che necessitano della smentita di Palazzo Chigi. E quando è ormai notte Salvini fa dietrofront: “Se serve, ci sarò”. (Source

E poi aggiungiamoci pure anche l’assenza di nuove informazioni sul deficit, sul debito o sull’economia italiana. Insomma, mi sembra che si vada sempre “a naso” senza entrare nel cuore della questione. Forse perché non si vuole finire in un ginepraio senza saperne poi uscire? Però cari amici, qui non si scherza. Stiamo parlando del nostro futuro. E il mercato (che è poi il vero oggetto di questo post), ovviamente, risponde di conseguenza. Il mercato ormai risponde a segnali puramente politici e…possiamo dirlo? Ma si diciamolo.
Il mercato sta ormai PALESEMENTE sfidando il Governo. Ma questo guanto di sfida, chi lo ha lanciato? Il Governo stesso.

Se ci sfugge lo spread deve cambiare la manovra“. Il ministro per gli Affari Europei Paolo Savona dallo studio di Porta a Porta ha aperto alla possibilità che i numeri messi nero su bianco nella Nota di aggiornamento al Def vengano modificati nel caso in cui i mercati continuino a prendere di mira i titoli di Stato italiani. Savona ha così contraddetto i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che nei giorni scorsi avevano assicurato che non ci sarebbero stati passi indietro o “piani B” in caso di superamento dei 400 punti di spread. Tuttavia l’economista sardo si è detto “abbastanza sicuro” che “lo spread non arriverà a 400″ perché “il mercato non vuole la crisi, che interesse avrebbe? Con tutte le critiche che si sono riversate il mercato avrebbe potuto reagire e gli speculatori ne avrebbero approfittato ma il mercato si è dimostrato più cauto della politica ed anche dei titoli dei giornali”. (Source

Se qualcuno del Governo pensa di essere più forte dei mercati, si sbaglia di grosso. La storia insegna che possiamo solo prendere grandi schiaffoni e quindi…se con lo spread a 400 dovrà cambiare qualcosa, allora perché non portarlo al target? A dargli una mano ci penserà magari Moody’s già stasera. E poi toccherà a S&P settimana prossima. E poi c’è ancora Fitch.
Vi ricordo solo che l’Italia si trova a due scalini dal livello “junk”. Politicamente e finanziariamente escluderei l’ipotesi di un “doppio salto”, molto probabile un gradino con tante minacce.

(…) Per Moody’s, S&P e Fitch l’Italia è a soli due scalini dal voto «non investimento» (o «spazzatura») e indici enormi come il Ftse Russell World Government Index (800 miliardi di dollari) o il Bloomberg/Barclays euro aggregate (2.500 miliardi) di fatto non possono più tenere l’Italia in portafoglio se due agenzie di rating la declassassero a «non investimento». Secondo Goldman Sachs, ciò innescherebbe vendite forzate di debito italiano per oltre cento miliardi di euro. E le soglie alle quali ciò può avvenire non sono davvero lontane. (…) [Source

Il grafico dell’incoerenza momentanea: Yield 10 yr e rating

Qui parliamo dei benchmark. E poi c’è tutto il resto. Insomma, i nodi stanno venendo al pettine, il braccio di ferro è tra Governo e Mercati. La sfida è stata lanciata. Ora vediamo chi vince. C’è solo un problema. La scommessa la paghiamo noi e, credetemi, non è una cosa da poco, soprattutto perché molti (ma proprio tanti) non lo hanno ancora capito.

RISCHIO ITALIA: CDS, FtseMib e Spread a confronto

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

14 commenti Commenta
Scritto il 19 Ottobre 2018 at 10:20

Questo vi fa capire che forse qualcuno in cabina di regia non ha ancora capito cosa sta accadendo e sta giocando con il nostro futuro… Nevvero prof. Borkhi? pic.twitter.com/Xre5lyLp51— (((Danilo DT))) (@intermarketblog) October 18, 2018

r.o.i.
Scritto il 19 Ottobre 2018 at 11:14

…”il braccio di ferro è tra Governo e Mercati. La sfida è stata lanciata. Ora vediamo chi vince. C’è solo un problema. La scommessa la paghiamo noi e, credetemi, non è una cosa da poco, soprattutto perché molti (ma proprio tanti) non lo hanno ancora capito…”
-il guaio (drammaticamente grosso, perché di questo si tratta) è che il governo che si sente novello Davide, pensa o peggio è convinto di poter battere Golia (i mercati) assolutamente indifferente ai costi pesanti che tutti, elettori e non, saranno chiamati a pagare.-
Chi tra Davide e Golia vincerà è esercizio inutile e superfluo, questa volta vincerà Golia sostenuto (se mai ce ne fosse bisogno!) dagli altri paesi europei che hanno già fatto pervenire a Bruxelles la chiara intenzione di non accollarsi ulteriori pesi finanziari dell’Italia, oltre alla ampia elasticità nei conti già accordata ai precedenti governi.-
Quanto al fatto che “molti non lo hanno ancora capito” permettimi di dissentire, i media serali ed i giornali hanno già instillato parecchi dubbi nel popolo dei lemming sulla sanità mentale dei pifferai al potere.- Quando si mettono le mani nelle tasche della gente e contemporaneamente lo si nega spudoratamente si aprono prospettive di veloce cambiamento negli orientamenti elettorali.-
Sono convinto che questa mia opinione troverà conferma a breve nei vari appuntamenti a breve nei quali il governo sarà giudicato.-
Ma quei due deficienti tirano dritto incuranti del muro che sta di fronte a tutti noi.-

r.o.i.
Scritto il 19 Ottobre 2018 at 11:46

P.S. quanto ai vari Borghi, Grossi, Bagnai, Grossetto, Malvezzi, Mori, Micalizzi, Ratto, Fracassi, ecc., solo per citarne alcuni, mentono spudoratamente sapendo di mentire sulle splendide opportunità di cambiamento e di crescita che attendono l’Italia….dietro l’angolo.-

ben
Scritto il 19 Ottobre 2018 at 13:12

E allora voi che siete notoriamente grandi economisti proponete l’austerità si quella che ci ha fatto crescere così bene. Questi due saranno pure scemi ma i precedenti ci hanno fottuto alla grande

Scritto il 19 Ottobre 2018 at 13:23

Scemi non lo sono. Diciamo incompetenti. E tanto per capirci siamo saltati dalla padella alla brace

r.o.i.
Scritto il 19 Ottobre 2018 at 13:35

..
ben,
….Questi due saranno pure scemi ma i precedenti ci hanno fottuto alla grande….
bè per onestà intellettuale devo riconoscere che non hai proprio tutti i torti.-

…Questi due saranno pure scemi ma i precedenti ci hanno fottuto alla grande….

pdf79
Scritto il 19 Ottobre 2018 at 13:50

r.o.i.@finanza,
Analizziamo la situazione:
1) il governo italiano se rispetta i parametri rinuncia anche alla leva fiscale oltre alla leva monetaria e valutaria, quindi non può far nulla.
2)la BCE vuole chiudere il qe a dicembre, chi li compra i btp? ma anche i titoli di stato francesi e spagnoli, e ieri il mercato si è accorto della cosa.
3) i partiti euroscettici continuano a crescere e anche se in italia hanno parlato del boom dei verdi nella ricca baviera ricordo che AFD alle elezioni precedenti era sotto l’1% ora a 11% quindi ha decuplicato i voti.
4)si sente profumo di recessione globale
Ora io penso che un eurorottura sia inevitabile alla prossima crisi, però se vogliamo mettere un governo tecnico (Cottareli che fra un po dice anche il rosario su radio Maria) che come sul titanic continui a ballare il valzer europeo mentre ci dirigiamo verso l’iceberg va bene lo stesso, temo soltanto che quando cercheremo le scialuppe saranno già tutte occupate.

paolo41
Scritto il 19 Ottobre 2018 at 14:14

….se picchi involontariamente la fronte contro un muro ti fai male……. ma se ci provi perché ti è piaciuto, ti sbucci tutta la fronte….. se lo fai ancora diventi scemo e ti si incrociano gli occhi….. questi sono dei fanatici, plagiati da quattro disgraziati pifferai….. che gli hanno insegnato come comprare voti con impresentabili promesse…… e ora per mantenere lo scranno devono fingere in qualche modo di mantenere ciò che hanno promesso……
la “pace fiscale” è uno schifo ma la parte verde del governo ne ha fatto una bandiera, il reddito di cittadinanza, così come impostato, è aberrante ma è difeso a spada tratta dai gialli,
chiudere le opere pubbliche e gli investimenti è come spararsi su un piede, nazionalizzare Alitalia per giocare con gli aereoplanini è bambinesco, la soluzione della ricostruzione del ponte di Genova rischia di andare alle calende greche in vista dei vari ricorsi che salteranno fuori, …… nella loro mania di andare contro tutto e contro tutti si stanno scontrando con gli imprenditori con una DEF che gronda sangue (spread) oltre a ritoccare le agevolazioni fiscali (es, riduzione delle agevolazioni sul decreto Calenda (4.0) o sugli interessi delle banche…) con un decreto di dignità che è stato criticato ..anche dai sindacati……
sintesi…. un mezzo disastro ..l’altro mezzo sta per arrivare !!!!!!!

kociss01
Scritto il 19 Ottobre 2018 at 14:27

Salvini l’ha fatto capire in una intervista (non lo ha detto esplicitamente pero’…….)
se la parte della pace fiscale alisa condono tombale per evasori fiscali va stralciato o anche solo FORTEMENTE RIDIMENSIONATO I 5 STALLE DEVO RINUNCIARE A QUALCOSA :
in soldoni vuol dire al reddito di cittadinanza che ai leghisti proprio non va giu’….. quindi chi mollera’ la presa ala fine ??? molto dipendera’ da come andranno le elezioni comunali a trento e bolzano di domenica….se ci fosse un grosso travaso di voti dalla lega a forza italia, forse scendono a piu’ miti consigli…. mha sperare e’ lecito……

r.o.i.
Scritto il 19 Ottobre 2018 at 14:32

pdf79@finanza,
…2)la BCE vuole chiudere il qe a dicembre, chi li compra i btp? ma anche i titoli di stato francesi e spagnoli, e ieri il mercato si è accorto della cosa….
solo una precisazione: mi pare che Draghi abbia dichiarato a chiare lettere che continuerà a comprare debito pubblico con la liquidità derivante dai Btp in scadenza e relativi interessi, quindi non dovrebbe venire a mancare il sostegno alla situazione attuale italiana, purchè non venga fatta peggiorare come invece è nelle intenzioni di quei due “def”.-

pdf79
Scritto il 19 Ottobre 2018 at 15:23

r.o.i.@finanza,
Sai cosa importa al mercato se c’è ossigeno per qualche mese in più, il problema è il prestatore di ultima istanza, se la banca centrale dice “non compro” la speculazione dice “figurarsi noi, …..magari al 4-5-6% ci facciamo un pensierino” e ieri hanno pensato”toh guarda il decennale italiano paga il 3,50%, e il francese lo spagnolo così poco? e via a shortare anche loro” nel 2011 è iniziato così la crisi europea e poi Marietto ha detto “me li compro io” e ha comprato tempo che ormai è scaduto.

kociss01
Scritto il 20 Ottobre 2018 at 11:04

https://www.huffingtonpost.it/2018/10/19/investitori-esteri-in-fuga-dallitalia-da-maggio-ad-agosto-persi-66-miliardi_a_23565996/?ncid=other_trending_qeesnbnu0l8&utm_campaign=trending

secondo voi quanto tempo puo’ reggere uno stato traballante come il ns ad una situazione cosi’ ?????

perplessa
Scritto il 20 Ottobre 2018 at 15:39

ma forse secondo Grillo il reddito di cittadinanza è già demodé, visto che cita un articolo in cui si sostiene che sarebbe meglio il capitale di base, piuttosto che il reddito di base… http://www.beppegrillo.it/il-capitale-di-base-una-proposta-radicale-per-combattere-la-diseguaglianza/

kociss01
Scritto il 21 Ottobre 2018 at 16:52

per­ples­sa@fi­nan­za,

ah ah ah ma che stupidata ci raccontano….”””Un economista statunitense, certamente molto avanti nel modo di pensare e di affrontare il problema della diseguaglianza sociale, ha proposto una misura che potrebbe esserne la soluzione, e garantire a tutti i cittadini americani, alla nascita, una “eredità”.”””

i nuovi nascituri italiani sono fortunatissimi hanno gia’ in eredita’ un capitale di 37.000€ alla nascita…PECCATO CHE SIANO DEBITI…GRILLO VA BE A CAGHER come si dice dalle mie parti

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