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The FED GAME: aumento scontato, ma la grande SCOMMESSA è sul futuro

Scritto il alle 09:02 da Danilo DT

Occhio al “dopo” rialzo FED, al tasso inflazione, ma anche alla fiducia dei consumatori, al Dot Plot e ai buyback. Insomma, il gioco della FED non si limita ad un semplice intervento di politica monetaria.

Direi che sul meeting FED non ci sarebbe molto da dire. Oggi diamo per scontato il rialzo dei tassi di 25 punti base al 2-2,25%.
E sia ben chiaro. E’ importante che nel FOMC si decisa per il rialzo dei tassi perché non deve e non può permettersi di compromettere la sua credibilità.
In realtà la cosa più importante è il dopo. Ovvero il buon Jerome Powell dovrà dire, in modo più o meno esplicito, che intenzioni ha.
Avremo quindi una quarta stretta oppure no? E poi ancora, che cosa succederà nel 2019?
Ok, amici miei, siamo perfettamente d’accordo che su 2019 le previsioni di Powell sono fuffa assoluta, ma poco importa, il mercato vuole sentirsi rassicurato.
Mentre per il 2018 il discorso cambia. Quello che dirà Powell rappresenta una promessa evidente per il futuro.
Due sono gli elementi interessanti. Tanto per cominciare questo

Tasso Inflazione USA

Il passaggio da 2.9 a 2.7% è stato una sorpresa. E soprattutto il tasso inflazione core ci lancia un segnale. Ovvero: ma l’inflazione è davvero una minaccia? E gli stipendi stanno salendo oppure no?
Beh, il messaggio sembra chiaro. Powell può teoricamente anche evitare di alzare i tassi per un’ultima volta nel 2018. Oppure può decidere di fare il “protezionista” e muoversi prima del dovuto. Cosa che quasi quasi escludo vista la pressione di Trump.

Tasso Inflazione USA core

E queste sono le proiezioni dei tassi con l’analisi sia del Dot Plot, sia dei tassi future.
Per il 2020 si continuano a vedere rialzi e poi, successivamente, le cose potrebbero cambiare.

FOMC Dot Plot

Un’ultima curiosità. Proprio in questi giorni registriamo l’ennesimo massimo assoluto. Non parlo dei mercati azionari, ma dell’indice di fiducia dei consumatori. 138,4, ad un passo dai massimi storici fatti nel…. Ehm… Ecco.

Us Consumer Confidence

Quindi la macchina economica sta esprimendo il massimo della sua velocità e si prepara al rallentamento e, magari seconda metà 2019, alla recessione? Ennesima conferma del fine ciclo che è probabilmente alle porte, un fine ciclo che si vorrà combattere con tutte le forze. Ed è questa la grande sfida della FED. E non sarà certo un rialzo dei tassi in più o in meno a cambiare le carte in tavola. Anche il nuovo RECORD nei BUYBACK potrà aiutare. Ma non credo proprio che possa bastare.

NEW YORK, Sept. 24, 2018 /PRNewswire/ — S&P Dow Jones Indices (“S&P DJI”) today announced preliminary results indicating that S&P 500® stock buybacks, or share repurchases, totaled $190.6 billion for Q2 2018, displacing the prior quarterly record of $189.1 billion, set during Q1 2018. This is a 58.7% increase from the $120.1 billion reported for Q2 2017. For the first half of 2018, buybacks are up 49.9% to $379.7 billion from the prior year’s $253.3 billion.
For the 12-month period ending June 2018, S&P 500 issues spent a record $645.8 billion on buybacks, up 29.0% from $500.8 billion for the corresponding 2017 period. This is 9.6% higher than the prior record of $589.4 billion, set during the 12-month period ending March 2016. (Source

STAY TUNED!

Danilo DT

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