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DRAGHI: viva il QE e la forward guidance! Ma sul futuro?
Il discorso di Mario Draghi, tenuto oggi al Lindau Nobel Laureate Meeting, è stato come prevedevo uno speech orientato sui risultati della politica monetaria accomodante e sugli effetti benevoli del Quantitative Easing.
Il discorso lo potete rileggere integralmente cliccando sul sito della BCE oppure QUI
In massima sintesi Draghi ha parlato del sistema finanziario “ante” “whatever it takes“. un sistema con bassa supervisione, poca regolamentazione, insomma un sistema Far West. E poi è arrivata Lehman Brothers, e poi la crisi dei titoli di Stato.
E poi ancora è crollata una certezza (che era certezza solo per chi ha una cultura finanziaria non elevatissima) ovvero che un paese, per lo più dell’Eurozona, non potesse fallire. Quindi abbiamo visto la Grecia rinegoziare più volte il suo debito. E poi abbiamo visto l’efficacia e l’efficienza del quantitative easing.
Avete capito benissimo che Mario Draghi ha approfittato del meeting per giustificare e lodare la sua politica monetaria espansiva. Per carità, tutto molto interessante, con una platea tra le altre cose non proprio amica. Ma quanto doveva succedere, come ampiamente previsto, non è successo.
Mosse BCE: tutto rimandato al 7 settembre
Se qualcuno si illudeva che arrivassero delle indicazioni chiare su cosa farà la BCE nei prossimi mesi, è stato deluso. Questo non era il posto per alimentare aspettative, e stessa cosa si potrebbe dire di Jackson Hole.
[…] Venerdì, all’annuale simposio dei banchieri centrali di Jackson Hole, è atteso un suo discorso che potrebbe fornire qualche indicazione in più, sul percorso futuro delle mosse della Bce. Draghi ama quel palco, non partecipa tutti gli anni a Jackson Hole, ma spesso ne sono arrivati discorsi del banchiere centrale italiano molto importanti. Tre anni fa disse che le politiche di offerta, spinte soprattutto dalle banche centrali, non bastavano, che i governi dovevano mettere sul piatto politiche di domanda più robuste, fare più investimenti. Soprattutto, questo il messaggio tra le righe, Paesi che se lo potevano permettere come la Germania.[…] (Source)
Ripeto, magari qualche frase sibillina potrebbe saltare fuori ma il momento è estremamente delicato e onde evitare dei “qui pro quo” si cercherà di centellinare qualsiasi parola. Rimandando il tutto ovviamente al Meeting BCE del 7 settembre, dove potremmo aspettarci, forse, qualcosa di più concreto.
Ma torniamo al discorso di Draghi ed alla celebrazione del successo del QE Europeo. Già ho scritto in passato più volte sia della diversità dell’efficiacia del QE USA (con obiettivi anche diversi) rispetto al QE Europeo. Senza tralasciare il ruolo della “forward guidance”.
E’ anche vero però che il QE, in ogni dove, ha riempito il mondo di liquidità alterando le dinamiche economiche ed i cicli naturali della stessa economia. Il PIL sarà anche cresciuto globalmente in modo deciso, beneficiando anche della bassa inflazione che ha permesso alle banche centrali di continuare a spingere sull’acceleratore (debt deflation theory). facendo cosa? comprando a manetta debito pubblico, gonfiando quindi i bilanci delle banche centrali. Possiamo andare avanti così all’infinito?
La risposta è no. Ci vuole una progressiva normalizzazione. Quest’ultima è stata abbozzata sopratutto da FED e anche dalla BCE ma siamo ancora anni luce da un vero cambiamento di tendenza delle banche centrali. I tassi stanno provando a muoversi, grazie all’impatto della reflazione, ma al momento siamo ancora molto statici in ambito di exit strategy o tapering.
I grafici parlano chiaro. Malgrado le tante parole e la volontà di normalizzare, su scala globale i bilanci delle banche centrali non hanno frenato la loro crescita. Il QE, globalmente parlando, continua la sua corsa. Se credete che questa corsa possa essere ancora lunga e propositiva, allora potete stare tranquilli. Se invece temete che questa anomalia, o se preferite chiamarlo esperimento di politica monetaria, non possa durare all’infinito, allora fermatevi un attimo e meditate. Sul fatto che partirà il tapering in BCE? No, su quello che viene spesso sottovalutato e che Draghi cerca di evitare nei suoi discorsi, visto che NESSUNO sa quali possono essere gli effetti. Di cosa?
Del rovescio della medaglia.
STAY TUNED!
Ecco il rovescio della medaglia: http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2017-08-23/bce-weidmann-non-c-e-bisogno-prolungare-qe-173141.shtml?uuid=AECmtfGC&refresh_ce=1