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CHART of the CENTURY: la fine di un’era si avvicina

Scritto il alle 12:51 da Danilo DT

‘hart on computer monitor, market's climbing, hand and pen pointer

Questo grafico è semplicemente, secondo il mio punto di vista, il Grafico del Secolo. Il motivo è chiaro. In questa immagine è sintetizzata tutta la politica monetaria USA e gli effetti che essa ha avuto sul mondo equity e anche sui tassi di interesse.
Chiarissima la botta del 2008. Post default Lehman Brothers, la FED parte con una campagna acquisti che fa salire il bilancio FED dai circa 870 miliardi di USD (Source FED)  agli attuali 4.467 miliardi di USD.

La correlazione con l’equity è quasi assoluta, anzi, per essere precisi è pari al 90%. e la conferma la possiamo proprio vedere in questi ultimi mesi, dove la FED ha interrotto gli acquisti e sta progressivamente alzando i tassi di interesse.
Come per magia, da quando il bilancio FED si è congelato, anche la borsa USA ha cominciato a lateralizzare. A dire il vero, ancora un po’ è salita sopratutto grazie alle campagne di buy back sempre finanziate con una pioggia di liquidità che è in pancia alle aziende e che non viene investita nel sistema (e si preferisce utilizzare, appunto, per comprare azioni proprie). Ma la tendenza è indiscutibilmente laterale.
E nel grafico sotto eccovi il tasso Libor 3 mesi, che sta iniziando a prendere la strada del rialzo coerentemente con la politica rialzista del saggio di interesse della FED. In passato, scossoni del tasso Libor erano sempre accompagnati da scossoni di borsa. Al momento invece, nulla è successo.

Chart of the Century: Bilancio FED, tasso LIBOR 3 mesi, SP500

libor-balance-fed-spx-chart-of-the-century

Ora la domanda è: quale configurazione avrà il grafico nei prossimi mesi?
Ovviamente nessuno lo può dire con certezza. Ma se il risultato finale è noto forse nemmeno al Padre Eterno, gli ingredienti invece che saranno determinanti per il risultato finale, sono abbastanza conosciuti.

a) La FED non ha intenzione di ampliare ulteriormente il bilancio
b) La FED non ha intenzione comunque di vendere asset nel breve termine (diminuendo quindi il bilancio)
c) La FED continuerà progressivamente a far salire i tassi di interesse.

Cari amici, siccome mi piace anche stimolare le vostre meningi lascio a voi la conclusione, anche se la somma degli elementi dovrebbe darvi dei risultati abbastanza chiari.
Certo è che questo grafico entrerà nei libri di storia economica, proprio perchè le banche centrali HANNO scritto la storia. L’unico rischio è che il romanzo che doveva essere di successo, si trasformi un una storia con tinte abbastanza drammatiche.

Un aiutino? Nel breve non grossi crolli ma spazi di salita limitatissimi. Ed ora in avanti a comandare saranno altri fattori, sopratutto in chiave negativa, come un’eventuale exit strategy della FED, la curva dei tassi di interesse o ancora la crescita economica e gli utili societari.

Quindi questo è un grafico che in modo un po’ presuntuoso l’ho chiamato “chart of the Century”, da mettere assieme all’altro grafico che già avevo definito cosi e che potete vedere CLICCANDO QUI,  capendo perchè era un grafico altrettanto fondamentale.

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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12 commenti Commenta
rubicon
Scritto il 26 Ottobre 2016 at 16:00

Danilo, so che stiamo camminando in una terra di nessuno, in cui si confida unicamente che le BC riescano sempre ad evitare scenari vissuti come quelli vissuti ben 87 anni or sono… da wall street in poi, le cui conseguenze sono poi sfociate nelle seconda Guerra Mondiale. Questo QE non ha avuto effetti: ieri lo stesso governatore della BoE l’ha affermato, la scorsa settimana un report della BoE stessa indicava più dubbi che altro. Insomma siamo nella classica trappola della liquidità.
Questo tuo grafico e queste tue riflessioni che condivido appieno, mostrano infatti una situazione assai delicata, in cui poco può far traballare il castello, se non proprio farlo anche farlo crollare… Ma, c’è però da far osservare che al momento attuale ci sono segnali di rallentamento un po’ ovunque, e quindi, come può mai la Fed aumentare il costo del denaro? Il punto c, pertanto, a mio avviso, non si concretizzerà. C’è da capire se i programma twist è ancora valido perché se così fosse ecco che si andrebbe laterale, ceteris paribus, a meno che eventi esogeni possano dare il la a ribassi pesanti.. vd cina, europa, DB in primis, e via discorrendo….

vito_t
Scritto il 26 Ottobre 2016 at 18:58

in teoria essendoci molta più moneta in giro, ma essendo i beni reali sempre quelli , il rapporto fra moneta e azioni dovrebbe conseguentemente portare a prezzi nominali molto più alti ma molto più alti …. Poi mi piacerebbe capire cosa pensi oltre la fine del mondo … perchè sono lustri che si disegnano grafici che giustificano l’imminente crollo, … che come Godot sembra non arrivare mai , … nel 2012 leggevo le stesse cose … occorre anche farsene una ragione …
Vivere tutti i giorni pensando che domani finisce tutto ? … e se poi sono sfigato e .. non faccio a tempo a vedere il crollo apocalittico ? ….

emzag
Scritto il 26 Ottobre 2016 at 19:56

vito_t@finanzaonline,

Ecco il classico discorso della rana bollita.

vito_t
Scritto il 26 Ottobre 2016 at 20:28

ma che rana bollita ? ma non sapete dire altro ? Ma possibile che non comprendiate che tutte le letture da apocalisse fatte da una vita non si sono concretizzate in nulla .. ma magari ci sarà una possibilità su un milione che sbiate sbagliando ? Quello che conta come sempre non sono i pareri ma i fatti !!!
E ho posto un discorso magari banale ma logico , se ci sono in circolazione 1000 euro e quel bene vale 6 se in circolazione ce ne sono 10.000 di euro non credo che a livello nominale debba sempre valere 6 …. forse sbaglio, ma dovrei dividere la quantità di moneta per il bene reale …..
Ma vai indietro di qualche anno a rileggere i post, e vedrai che troverai sempre le solite previsioni da Nostradamus, … il 12 12 2012 è passato ma la terra è ancora lì !!

vito_t
Scritto il 26 Ottobre 2016 at 20:39

.. e poi sempre rimanendo nel merito, ma su che basi poggiano le ipotesi di rialzo dei tassi di interesse ? su quelle macro ? ma per favore … dati benchè falsificati comunque asfittici, … inflazione che non sale nemmeno a spinta , salari idem, .. e poi gli USA ormai sono arrivati al 105% del rapporto debito pil e ogni 0,25% costerebbe una montagna di oneri, .. e da dove li tirano fuori ? da più tasse ? o da taglia alla spesa ? e qualsiasi contromisura si ritocerebbe sull’economia ..
Il rialzo dei tassi lo vedo più come “una desiderata” da chi è sempre negativo sperando che possa generare ribassi a catena …. nulla di più ..

emzag
Scritto il 27 Ottobre 2016 at 05:06

“Rana bollita” era scherzoso, non voleva essere polemico.
Comunque in effetti lo ritengo un discorso sbagliato.
Negli anni 60 e 70 c’erano pace e prosperità ma soprattutto c’era una cosa oggi del tutto inconcepibile: la speranza.
Si credeva, anzi si sapeva, che al prossimo contratto di lavoro i lavoratori avrebbero migliorato la loro paga e il loro orario, il welfare si allargava, l’Italia cresceva economicamente e negli anni 80 era addirittura arrivata a superare l’Inghilterra come GDP pro capite.

Se tu in quegli anni avessi detto che:

1) degli aerei guidati da terroristi avrebbero colpito New York buttando giù due grattacieli e che in conseguenza di questo ci saremmo trovati in uno stato di guerra permanente per i decenni successivi

2) che (attenzione) sarebbe ricominciata…. la guerra santa dell’Islam contro l’Occidente guidata dai martiri…del Califfo!!!…(se qualcuno avesse azzardato per scherzo già solo queste due prime profezie nel 1975 – per dire – lo avrebbero preso per matto completo)

3) ma sarebbe sembrato incredibile e assurdo anche che si potesse mettere in discussione il welfare state. Nei primi trenta anni del dopoguerra l’assistenza sociale era considerata il culmine della civiltà, nessuno si sarebbe potuto permettere di dire che era uno “spreco”

4) ci troviamo invasi da un esodo di massa che in Europa ha come solo precedente le invasioni barbariche alla fine dell’impero Romano.
Non sappiamo come farvi fronte.
Sono destinate ad aumentare.
Questo sta mettendo in discussione i principi stessi della solidarietà che dovrebbero essere alla base di una società umana.

E ci sarebbe altro da dire.

A me sembra che se si paragona il tempo presente con il periodo che va dal 1945 al 1989 il mondo non è “cambiato”, si è stravolto.

Io (e forse anche qualun altro…) ti dico che non si mettono in discussione i principi stessi del vivere in comunità e della storia dell’umanita, per di più lanciandosi in pratiche economico finanziarie senza precedenti in quanto a intensità – pretendendo per di più di vendere decurtando gli stipendi di chi deve comprare… – senza che questo dia luogo a un processo di riaggiustamento e ridefinizione dei nuovi criteri che sarà, come sempre, conflittuale e traumatico.
Ripeto: pensa a come era il dopoguerra, fai il paragone con oggi e poi ti renderai conto che siamo sulla curva di un “Seneca effect”.
Non so quando la curva precipiterà ma sono certo che faremo in tempo ad assistere allo spettacolo.

Il Seneca Effect

http://cassandralegacy.blogspot.it/2011/08/seneca-effect-origins-of-collapse.html

emzag
Scritto il 27 Ottobre 2016 at 05:19

@VITO

No, scusa, leggo adesso…

Il bene che vale sei e soldi che sono 1000 e poi 10.000.
Questo è il punto che evidentemente ti sfugge.
Non c’entra niente il mille e il diecimila.
C’entra la fiducia del consumatore e dell’imprenditore (appunto nel consumatore cioè nella domanda).
Se la gente non compra tu puoi mettere in circolazione tutto il denaro che ti pare ma siccome i cittadini non si fidano del futuro li mettono sotto il materasso o li investono in attività finanziarie.
Quindi i prodotti nno vengono avquistati e il loro orezzo non aumenta.
Ma lo vedi col QE. Stanno inondando il mondo di liquidità e restiamo in deflazione.

– Sul rialzo dei tassi.

A mio avviso siccome i QE non hanno creato ricchezza ma solo un lungo periodo di rialzo delle borse ci troviamo in una sorta di bolla, forse una pre bolla o una frothiness come la chiama Roubini a sottolineare quanto questa situazione sia inconsueta e di difficile decifrazione.

Quindi

a) le BC lo sanno e non vogliono che ci sia un riaggiustamento dei prezzi delle azioni traumatico quindi devono per forza provvedere a sgonfiare l’eccessivo aumento con un prudente e aumento dei tassi.
Magari non sarà a dicembre ma quest’altro anno e lì verrà al pettine il nodo della scarsa crescita.

emzag
Scritto il 27 Ottobre 2016 at 05:26

Segue

b) le BC insistono a oltranza sul programma di QE e allora la frothiness diventa bolla davvero.

Il punto è che qui finisce l’analisi economica e comincia la questione politica dei rapporti di forza fra le classi, di scelta dei criteri di distribuzione della ricchezza, della sostanza della rappresentatività politica in funzione dei due criteri precedenti.
E analizzando questi fattori politici ti accorgi che la crescita in un mondo in cui le élite sono diventate internazionali (non legate a un territorio) e assolutamente inarrivabili (non esiste più reale mobilità sociale) la crescita dell’economia reale non è più possibile.

    Scritto il 27 Ottobre 2016 at 08:23

    LA domanda che più frequentemente ho letto è la seguente : perchè la FED dovrebbe alzare il tasso proprio ora?
    Ok, post in arrivo più tardi!
    🙂

vito_t
Scritto il 27 Ottobre 2016 at 11:02

emzag@finanza,

emzag@finanza:
Segue

b) le BC insistono a oltranza sul programma di QE e allora la frothiness diventa bolla davvero.

Il punto è che qui finisce l’analisi economica e comincia la questione politica dei rapporti di forza fra le classi, di scelta dei criteri di distribuzione della ricchezza, della sostanza della rappresentatività politica in funzione dei due criteri precedenti.
E analizzando questi fattori politici ti accorgi che la crescita in un mondo in cui le élite sono diventate internazionali (non legate a un territorio) e assolutamente inarrivabili (non esiste più reale mobilità sociale) la crescita dell’economia reale non è più possibile.

emzag@finanza:
Segue

b) le BC insistono a oltranza sul programma di QE e allora la frothiness diventa bolla davvero.

Il punto è che qui finisce l’analisi economica e comincia la questione politica dei rapporti di forza fra le classi, di scelta dei criteri di distribuzione della ricchezza, della sostanza della rappresentatività politica in funzione dei due criteri precedenti.
E analizzando questi fattori politici ti accorgi che la crescita in un mondo in cui le élite sono diventate internazionali (non legate a un territorio) e assolutamente inarrivabili (non esiste più reale mobilità sociale) la crescita dell’economia reale non è più possibile.

Ho letto quello che hai scritto, e dici tante cose sensate, …e poi i pareri sono comunque personali, … è che non puoi però vivere, o almeno parlo per me sapendo che la fine si avvicina .. e ho 65 anni ….. che faccio ? mi do dei pugni nello stomaco tutti i giorni ? do le testate contro gli spigoli ? … in sintesi è questo che voglio dire, .. affascina il catastrofismo, ed ogni giorno leggerai che qualcuno dice che così non si può andare vanti e che bla bla la fine del mondo sta per arrivare, fatto sta che rischio di andare prima via io … che vedere la fine del mondo ! Si scrive quasi solo così !!! Ognuno è libero certamente di scrivere nel suo blog quello che gli pare, ma nel 2012 leggevi le stesse cose … sono passati cinque anni eh ….
In quanto alla moneta , diciamo che tutta la moneta dovrebbe comprare tutti i beni del pianeta, al di là della tua visione del materasso, e pertanto solo “nominalmente” i beni dovrebbero avere un prezzo moooolto superiore all’attuale, ecco allora qualche ragionamento poggerebbe le basi su qualcosa di concreto ….. E sui tassi , .. aspetto con curiosità il prossiimo post, .. anche se c’è sempre qualcuno che dice che adesso è il momento giusto , comè per il caffè …
Non è solo polemica come vorrebbe far credere qualcuno, ma se uno sostiene delle cose per anni e poi non accadono, cosa significa ? che gli altri sbagliano ? …. oppure non sarà che l’analisi è errata ? …

rubicon
Scritto il 27 Ottobre 2016 at 11:38

la FED dovrebbe aumentare i tassi non tanto per l’effetto reputazione… tema ormai già svanito, ma forse per sgonfiare un po’ le bolle che ci sono … mettendo così anche fieno in cascina per la prossima recessione? Comunque neanche io penso che si possa essere alle porte di un ciclo prolungato di ascesa dei tassi,

vito_t
Scritto il 27 Ottobre 2016 at 16:55

Ma io mi chiedo ? le bolle sono davvero così folli da pensare che deve scoppiare tutto ? … provo anche a farmi la domanda ……. sull’equity sarei più per il no , anche se non vedete l’ora che crollino le borse per andare in giro a fare i caroselli e per dire .. hai visto che avevo ragione ! … E perchè direi più di no ? … se applico il tasso di inflazione maturato in questi anni ai valori nominali delle borse , in mano non mi rimane che un pugno di mosche, anche su alcuni indici che vanno per la maggiore , … non c’è incremento del potere di acquisto !!!!!! ovviamente qua siamo tutti a pensare che Wally non fa altro che salire che deve fare sboom .. etc ma provate ad applicare il livello di inflazione ufficiale ( e quello vero è senz’altro peggiore ) all’indice del 2000 e vedrete che dopo sedici anni , comprerete una quantità di beni e servizi inferiore a quella del 2000 !!!
Sui bond in effetti certi rendimenti sono o sembrano assurdi, ma anche qui quello che conta è il rendimento reale netto e se applicato al btp decennale emerge circa uno 0,95% che è certamente inferiore rispetto alla media degli ultimi dieci anni ( 1,76 ) ma non tale da fare gridare allo scandalo. Poi non contenti siamo bravissimi a dire , si però c’è il rischio paese … ma quante volte ha fatto default l’Italia ? mai ! Insomma non sono qui a dire che i prezzi dei bond sono bassi ( non ne ho e non ne compro ! ), non ho bevuto grappa a colazione, ed il settore dei bond è quello che certamente è più in tensione ma osservare il tutto da un altro punto di vista può permettere una visione equilibrata, sempre che la vogliamo una visione equilibrata ….

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