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CRISI GRECIA: paese bloccato dalle proteste ma migliora il rating di Atene
Il mercato è in via di miglioramento. E l’Europa sta crescendo. Evviva evviva! Quindi è più che giustificabile un po’ di entusiasmo no? Anche quando si parla di casi limiti, quasi umani.
Mi sto riferendo alla Grecia che, grazie ai progressi in tema di riforme (ehm), si è meritata un upgrade da parte dell’agenzia di rating Standard & Poor’s che ha portato il rating sul credito sovrano della Grecia da CCC+ a B- con outlook stabile. Le riforme attuate, programmate e promesse, dovrebbero consentire l’arrivo della tranche di aiuti internazionali a fine marzo, pari a 86 miliardi di euro. S&P si dice addirittura sorpresa per la tenuta dell’economia greca, malgrado gli shock che ha subito Atene ed il sistema in generale.
Si. In effetti ad Atene va tutto molto bene, tanto che le strade sono tutte bloccate dalle proteste, e il 4 febbraio il paese si bloccherà:
I trattori bloccano le arterie stradali principali della Grecia. In piazza ad Atene ci sono gli avvocati, i medici, gli ingegneri agitati per l’annunciata riforma delle pensioni. Il 4 febbraio invece sarà sciopero generale. Alla sede di Syriza sono preoccupati e all’affannosa ricerca di rilancio. Il primo compleanno del governo di Alexis Tsipras, eletto per la prima volta il 25 gennaio 2015, cade sotto una stella più nera che mai.
Al partito cercano la contromossa nei preparativi per l’assemblea nazionale di domenica 24 gennaio: al chiuso, niente piazze, ormai sono occupate da quelli che ce l’hanno col governo e sono tanti. Titolo dell’evento: “Un anno di battaglia”. E’ lì che il giovane premier vuole fare il punto di un anno di tribolazioni tra richieste dei creditori, un debito pubblico che continua a salire fino a 175 punti percentuali sul pil, le proteste in piazza, i migranti che muoiono nell’Egeo. E’ lì che Tsipras vuole lanciare il suo disperato appello ai creditori europei affinché taglino il debito della Grecia. E’ quanto gli ha chiesto Christine Lagarde del Fmi nell’incontro a Davos, il primo faccia a faccia con Tsipras dall’estate scorsa, infuocata di tensioni. La condizione perché il Fondo Monetario rimanga nelle trattative sulla Grecia e conceda il prossimo prestito è che gli altri Stati europei creditori di Atene accettino di tagliarle il debito. Cosa che il ministro delle Finanze tedesco Wofgang Schauble ha già escluso, sempre a Davos. (Source)
E cosa volete di più? Cosa meglio di un upgrade del rating magari seguito da un haircut? Mi esento da qualsiasi commento. Se questi sono i sistemi di analisi del credito, che dovrebbero tutelare i risparmiatori, siamo veramente a posto. Per carità, lo avevamo capito da tempo… Intanto buttate un occhio agli ececllenti numeri della Grecia. Meritata la promozione secondo voi?
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STAY TUNED!
IO mi sbaglierò, ci mancherebbe, ma guardate solo i dati di export ed import. Non è la fotografia di un paese che sta morendo?
E gli vanno ad alzare il rating? Mossa politica, un premio per l’austerity fine a se stessa…