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CRISI GRECIA: il Parlamento VOTA “SI” al piano di salvataggio (#AGreekment)
Dopo una lunga serata passata ascoltando il parere dei vari esponenti dei partiti, Tsipras compreso, finalmente si è arrivati ad uno dei voti più storici per la Grecia recente.
L’esito della votazione è stato favorevole al piano di Austerity deciso per far evitare alla Grecia il default.
Voti a favore: 229
Voti contro: 64
Astenuti: 6
Vittoria schiacciante di Tsipras. Quindi il piano passa e per la Grecia può continuare l’iter che porterà al terzo salvataggio. Anche se definirlo tale è un eufemismo.
Seguiranno aggiornamenti
FORSE SONO IL PAESE PIù EUROPEISTA DI TUTTI, HANNO CEDUTO COMPLETAMENTE LA SOVRANITà, A DISPETTO DI TUTTI GLI ALTRI
Guardare solo la superficie non è mai una buona idea.
Dal mio punto di vista i fatti rilevanti sono:
a) Primo passo per un accordo geopolitico coi Russi nell’area medio-orientale ed europea, conseguente al ridimensionamento di alcune lobby, le premesse sono state poste già da prima della “crisi” e durante la “crisi” greca.
Il “riferimento” di Obama ad essersi ispirato a Regan e a Nixon non è casuale e potrebbe essere un reale cambio di strategia, alcune lobby permettendo.
b) Apparente vittoria della componente germanocentrica della costruzione europea in Grecia ma considerazione del rischio di una Germania nazionale troppo forte economicamente e sul piano politico globale con conseguente necessità di indebolirla, l’intervento dello FMI non è casuale come non lo è stata mai la gestione della comunicazione MSM.
Su come andrà lo capiremo anche sulla nostra pelle se resta la “visione” germanocentrica.
La sostanza di cosa è l’europa, comunque non cambia.
Di fatto hanno firmato un atto di capitolazione senza condizioni.