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CRISI GRECIA: cosa può succedere e quali sono gli scenari?
Sondaggio con i lettori su cosa potrebbe accadere in merito alla tragicommedia dell’anno.
Siete tutti invitati a partecipare al sondaggio più inutile del secolo, visto che tanto non saremo noi a decidere, ma anche grazie ai commenti, forse, avremo tutti le idee più chiare di cosa ci aspetta.
Diverse fonti ci raccontano che le distanze si stringono sempre di più. Altre invece segnalano l’impossibilità di trovare un compromesso.
Il documento che Atene ha mandato all’Eurogruppo e che poi lo stesso Eurogruppo ha rispedito a Tsipras, dovutamente corretto secondo le esigenze della Troika, illustra un divario che al momento non è stato poi così colmato.
Syriza continua a dire che non ci sta allo strozzinaggio della Troika, e che a queste condizioni non se ne fa nulla.
E a sentire Schaeuble, personaggio sicuramente non tenero con Tsipras, le motivazioni sono più che evidenti.
«C’è una grande differenza tra le posizioni. Non abbiamo fatto progressi e i greci si sono mossi all’indietro invece di fare passi avanti». (Wolfgang Schaeuble)
Chi quindi cantava vittoria troppo presto si dovrà ricredere, chi invece ha di professione il trader non ha che da divertirsi. La volatilità è tornata regina e tutto può succedere in un mercato così emozionale.
La soluzione che resta secondo me più probabile è quella del compromesso dell’ultimo minuto, come vi ho già detto più volte, proprio perché è nell’interesse di tutti. Se poi non dimentichiamo che il “nodo del contendere” rischiano essere delle promesse che poi, tanto, non saranno comunque mantenute, allora mi viene da sorridere.
Però, visto che io sono in clima vacanziero come sapete da questo post (intanto grazie a tutti per i commenti e per i consigli, li leggo e li analizzerò tutti con la massima attenzione), voglio proporre a voi dire la vostra.
Eccovi qui la possibilità di esprimervi con questo sondaggio e poi giustificare la risposta (se vorrete) nei commenti. Chissà ancora che non dimostriamo, nella nostra piccola comunità, di essere più lungimiranti di tanti altri.
GRECIA: DEFAULT totale con GREXIT, compromesso o scontro infinito?
- Accordo (vedi grafica) (39%, 138 Votes)
- Muro contro muro(default con BCE che continua a sostenere con l’ELA il sistema bancario greco) (21%, 75 Votes)
- ALTERNATIVA: La Russia irrompe e finanzia la Grecia a sorpresa (20%, 71 Votes)
- Grexit (vedi grafica) (17%, 60 Votes)
- ALTERNATIVA bis: avete idee in merito? (3%, 12 Votes)
Total Voters: 356
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Certo, e parlando di Italia avevo in mente un post (che forse non scriverò mai) sul perché è necessario sgretolare quei diritti acquisiti che ci stanno mandando in malora. Sul piano previdenziale le liste da fare sono innumerevoli, come tra le tante fare due conti tra i contributi versati e pensione incassata…
E se gli USA spingessero la Grecia al default per avere la scusa di scaricare il loro pallone aerostatico di iper-comprato sui vari DJ?
Siamo al 166% di Fibonacci sul DJA….prima o poi devono scaricare di brutto (Luglio-Agosto?) e non vorrete mica che si prendano la colpa della 4° mega crisi in meno di 20 anni (1997-2001-2007…) tutte originate dal loro “prefetto” sistema finanziario di Wally, no?
Oppure, cosa che nessuno sembra considerare, l’UE vuole dare una mazzata decisiva ai vari movimenti no-euro tipo Salvini/Grillo/Farage/Podemos/LePen e compagnia…e manda la Grecia in default duro per mostrare in TV nei mesi successivi che tragedia succede uscendo dall’euro (azzerando quindi i sopra citati).
“oppure, cosa che nessuno sembra considerare, l’UE vuole dare una mazzata decisiva ai vari movimenti no-euro tipo Salvini/Grillo/Farage/Podemos/LePen e compagnia…e manda la Grecia in default duro per mostrare in TV nei mesi successivi che tragedia succede uscendo dall’euro (azzerando quindi i sopra citati).”
…
occhio che potrebbe rivelarsi un arma a doppio taglio : la grecia va in default e soffre le pene dell’inferno per alcuni anni, ma come l’argentina post crak 2001 poi risollevatasi, inizia a correre al 7% di crescita annua con la dracma, con tutti gli allocchi europei, specie Francia Italia e Spagna poi a guardarla e a chiedersi : “MA CHE C. CI STIAMO A FARE ANCORA CON L’EURO!!!???”
Innanzi tutto BUONE VACANZE caro DT. Riposarsi è una vera necessità sia per il corpo che per l’anima.
Mi unisco al coro di quelli che ti definiscono una pietra miliare e che soffrirebbero nel non poterti leggere più. Siamo in molti ad essere affezionati al tuo blog che fa informazione non di parte.
Cosa ne dici di una specie di abbonamento annuo ?…. forse potrebbe aiutare.
Sulla Grecia non so come finirà. Voglio sperare si riesca ad arrivare ad un accordo. Certo la Grecia è, al presente, parte della Nato…. e la cosa pesa.
Peccato che l’Argentina non si sia affatto risollevata ed abbia rischiato di nuovo il default a Dicembre 2014. 🙂
La tua permettimi é una tesi bizzarra…certo “dopo qualche anno di inferno” la Grecia si potrebbe anche mettere a correre del 7% all’anno. Bisogna vedere di cosa il 7% però.
Io posso anche aumentare il fatturato del 200% all’anno…ma se fatturavo l’anno scorso un euro quest’anno ne faccio 3, non c’é tanto da festeggiare.
Mi spiego meglio:
A parte il fatto che un default in Grecia con le casse totalmente vuote (persino quelle degli enti pubblici e delle ambasciate estere!) e tutte le banche tenute in piedi solo grazie alla liquidità ELA della BCE (che a quel punto senza collaterale verrebbe ritirata immagino) porterebbe brevemente ad una emergenza umanitaria gravissima e probabilmente ad una guerra civile (la Grecia é una polveriera, non dimenticare che hanno partiti ultra-comunisti e partiti addirittura nazisti…).
Gli “anni di inferno” di cui parli tu significano la perdita di valore del mercato immobiliare che precipiterebbe in un paio di anni anche del 40/60% il che significa che le famiglie Greche in media vedrebbero dimezzata o peggio la propria ricchezza, i risparmi qualora non già monetizzati o esportati riceverebbro una simile se nonmpeggiore mazzata, significa una forte deindustrializzazione…significa insomma un disastro economico epocale.
Poi puoi anche “correre al 7% di crescita” ma non c’é molto da festeggiare.
La Nigeria l’anno scorso é cresciuta del 9%…sei mai stato in Nigeria?
Ecco…
Allo zio Sam non è sfuggito che un’altra “crepa” nella zona est del Mediterraneo potrebbe non finire bene a livello geopolitico.
L’ex Jugoslavia abbiamo visto come è finita…
La Siria è un bel tentativo di arrivare al mare, ma è in una zona scomoda per tradizione…
Visto che la Turchia resiste nella sfera occidentale con il miraggio di una partecipazione al tavolo della UE, quale migliore occasione per i Russi di arrivare ben dentro il Mediterraneo?
Divide et impera…
Data la dimostrazione di fratellanza vista finora nel carrozzone Europa, la situazione sembra incoraggiare Putin a seguire questa via.
I Greci cosa hanno da perdere? Il piacere di sedersi nell’Eurogruppo per farsi insultare mentre a casa la gente comune fa la fame e le proprietà passano di mano verso acquirenti esteri?
Che abbiano dei torti e delle “belle ed insostenibili abitudini” è evidente, ma i rimproveri e le azioni correttive devono creare nuove situazioni di miglioramento e sviluppo, non sottomissione e sottosviluppo per una larga fetta della popolazione.
In natura (e sui mercati) sopravvive il più forte? No, sempre chi si adatta più in fretta e meglio…
E chi rischia l’estinzione oggi non è più la Grecia.
nel mio post di ieri sono stato anche impreciso nei riguardi dell’Argentina, dato che ha registrato picchi di pil a +9% (più!) nel 2010, +8% nel 2011, con altri anni precdti dal 2007 al 2009 mediamente a +5% di crescita, negli anni 2012 e 2013 media +2% (dati che qui in italia come in altri paesi EU ci potevamo solo sognare). -fonte dati database World Bank-
Nel caso dell’Argentina occorre puntualizzare due cose :
1) è vero che nel 2014 è praticamente andata in default tecnico, ma non ci si deve dimenticare che questi è conseguenza del default 2001;
la maggiorparte dei creditori al tempo della diatriba accettarono una pesante svalutazione del capitale investito ma una percentuale significativa (un terzo) non ne volle sapere appellandosi ai giudici per avere indietro il 100% della somma investita, cosa che l’Argentina non è in grado di sostenere anche con una crescita avvenuta come i dati uff.li testimoniano (e questo dovrebbe essere da esempio e da monito anche per coloro che si stanno accanendo verso la Grecia…)
2) il fallimento di un Paese non dipende solo dall’andamento della sua economia, ma anche dalla sostenibilità del suo debito. Ovviamente un tasso di sviluppo elevato migliora la situazione perché infonde FIDUCIA agli investitori (evitando che i tassi di interesse sui titoli che quello Stato deve emettere per finanziarsi siano eccessivamente alti) e allo stesso tempo fornisce allo Stato le entrate necessarie per pagare gli interessi dovuti. Ma se il debito cresce in misura ancora superiore, o è di entità sproporzionata rispetto all’economia di un Paese, allora i rischi di fallimento aumentano. (quale altro esempio oltre all’Argentina e alla Grecia vi fa venire in mente questo concetto???…)
Ogni paese ha i politici che si merita
I greci per 40 anni hanno eletto politici che hanno evaporato una enorme massa di denaro
La famosa lista Lagard con i nomi dei grandi evasori Greci con conti al estero per 6 anni la hanno insabbiata i politici Greci in cambio del voto per un posto pubblico ingrassavano i loro conti al estero
Oggi chi sta meglio sono solo i dipendenti pubblici e hanno girato le spalle ai partiti che gli hanno messo in quelli posti e hanno votato Tsipras
Ma il privato non ce piu. Non e competitiva neanche al Turismo (solo x 3 mesi con la Turkia con iva 10%) Argentina ha una forza di export La Grecia no
I Greci sono a un vicolo cieco Prevedo sia se Tsipras (difensore del pubblico e nemico o al massimo indifferente x le iniziative private) firma (le condizioni adesso sono piu dure e la Grecia continuera a stare peggio) sia che non firma (dracma agganciata al rublo)
un grande disordine Geopolitico perfetta situazione per gli avvoltoi dei mercati
Benissimo, NO anche all’estensione del piano di aiuti x 5 mesi e totali altri 13,6 miliardi vincolati a step di riforme.
A questo punto direi che l’epilogo più che scontato é doveroso.
L’Europa non può farsi ricattare in questo modo assurdo, anche l’FMI comincia ad avere problemi interni a causa di altri paesi sudamericani e asiatici che col piffero che si son visti riconoscere tutte queste chánce, tempo e attenzioni.
Tsipras fa ragionamenti di valori ma forse si dimentica che saremmo PARTNER nella EU e non avversari incalliti.
Tsipras e Varoufakis hanno deciso di creare la “Cuba del Mediterraneo” ed eventualmente ne risponderanno ai loro elettori ed ai posteri.
Tappa finale della tragicommedia Greca annunciata nella notte:
Tsipras cerca di scaricare la responsabilità del disastro indicendo un referendum. (ne parleremo per anni, dal punto di vista squisitamente tecnico-scientifico sarà interessante vedere – per la prima volta nella storia moderna -che succede quando un paese si deindustrializza e collassa dal primo al terzo mondo. Ci sarà materia di studio per tutti, sociologi, politologi, esperti militari, economisti etc..).
Varoufakis filosofeggia beato facendo inutili riflessioni scolastiche sulla democrazia (probabilmente prima di dimettersi e tornarsene negli USA dove pubblicherà qualche altro libro e passera da un talk-show all’altro ben pagato).
E noialtri?
Opinione personalissima: Luglio-Agosto di turbolenza sul nostrano/Eurostoxx e ora di Settembre non ci ricorderemo nemmeno più della Grecia perché la nostra economia Europe sgravata dal sacco-zavorra Grecia tornerà a volare.
Sicuramente una certa Grecia potrà finalmente realizzare il proprio sogno a lungo agognato; far parte integralmente dell’Unione Sovietica.
Ci riusciranno con 30 anni di ritardo e con la Russia divenuta economia di mercato ma fa niente no?
Anzi Taipras dovrebbe chiedere di adottare il rublo e accollare a Putin il suo paese completamente bizzarro (a dir poco) e il suo mega-debito…sai che festa per Putin e soci?
Potranno godersi l’incredibile varietà politica, dai super-comunisti che manco Lenin e Trotskji si sognavano ai simpatici nazisti (sic!) di Alba Dorata con in mezzo tutto il variopinto circo che ha consentito negli anni di sviluppare un delirante modello sociale basato sull’assistenza pubblica a go-go e sull’evasione a mani basse di ricchi oligarchi e furbi vari.
Per fortuna da settimana prossima non son piu caxxi nostri.
Sì, certo, sicuro-sicuro che sarà così, voleremo.
Roket-Boys.
Ps. (La Maltesina che è il mio TopAdvisor strategico-economico-finanziario mi ha interrotto perché voleva socializzare).
Nà volta mi buttavo giù da un aereo ma per una naturale diffidenza paranoico-pessimistica e tendenza alle speculazioni filosofico-metafisiche, mi portavo anche il paracadute (due).
Era una questione di atterraggio.
Il primo era il “piano” B, il secondo era il “piano” C.
Certamente presi dall’entusiamo (nel senso etimo di “delirio sacro”) della partecipazione alla bisca globale, al vincere sempre garantito, alla “delocalizzazione”, allo scambio ineguale per fare sovraprofitti gratis tra aree geoconomiche diverse semplicemente rimarchiando… alla convinzione di essere arrivati alla gestione del ciclo economico con mezzi monetari annullando il rischio…
C’erano alcuni rischi e semplificando anche il rischio sistemico di scarsa ridondanza e resilienza di tutto il sistema globale.
A casa nostra non sanno nemmeno cosa è un paracadute, confidano che giùdabbasso ci sia qualcuno che scavi rapidamente un buco.
Più buco.
Perintanto mi godo il volo è un modo di essere.
DT (CIAO/NON FARE L’OFFESO!!! – Ammazza, sei più permaloso di una Donna che conosco)
alors … rinfreschi-AMO la ME-MORIA a determinati personaggi (“in cerca di autore” – come sempre, cantastorie).
Dicembre 2014:
4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31
Gennaio 2015:
1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31
Febbraio 2015:
1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28
Marzo 2015:
1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31
Aprile 2015:
1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30
Maggio 2015:
1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31
Giugno 2015:
1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, [27]
TOTALE:
28 + 31 + 28 + 31 + 30 + 31 + 27
=
206 (giorni – di solo PALLE! AMPIAMENTE PREVISTE).
SOLO _P_A_l_l_E_.
l- – – – –
l-1-l DT (intermarketandmore), “Compromesso raggiunto: Grecia salva per 4 mesi” – 20 febbraio 2015
[23 febbraio 2015]
l-2-l DT (intermarketandmore), “Grecia e FMI, si avvicina la resa dei conti. E il compromesso è ad un passo” – 7 aprile 2015
[7 aprile 2015]
– – – – -l
Sto (stiamo) ancora aspettando:
-A- i dettagli del famoso “piano segreto” tra Tsipras/Syriza (ie, la Grecia) ed il Governo Tedesco [TANTO MARKETIZZATO dai/lle GIORNALAI/E-PALLONARI/E – era il 4 dicembre 2014 e si era in campagna elettorale ad Atene (oggi siamo al 27 giugno 2015 – e risiamo ancora in campagna elettorale ad Atene)];
B- il “nuovo e famoso” piano di ristrutturazione del debito greco [per il “pubblico” e (parte) anche per il “privato” – ossia, relativo a determinati settori ed aziende) commissionato da Tsipras e da Varoufakis alla Lazard (Laz) [anch’esso TANTO MARKETIZZATO dai/lle GIORNALAI/E-PALLONARI/E a cavallo del/tra febbraio/marzo 2015 – (ricordando SEMPRE che Laz era stato già advisor per il Governo Papandreou nel 2010); DELLA SERIE: NIENTE DI NUOVO ALL’ORIZZONTE!)];
C- tutte le VARIE, QUOTIDIANE, PERENNI “esclusive”
– di cui i/le GIORNALAI/E-PALLONARI/E hanno “invaso” il mondo dei media (DELLA SERIE: NIENTE DI NUOVO ALL’ORIZZONTE!).
サーファー © Surfer [NON SO SE CI SIAMO CAPITI – pseudo-esperti, scriba-canta-fesserie, pallonari/e CHE SIETE – IN PRIMIS/SOPRATTUTTO CHI RIEMPE LE PAGINE CARTACEE E DIGITALI OGNI SANTO GIORNO DI SOLA MONNEZZA; ops, PALLE! Meglio il francesismo]
Nel guazzabuglio che apparentemente riguarda solo la grecia, c’è qualcosa che “puzza”…
mi riferisco al fatto che la propaganda anglosassone, tramite WS Journal e FT, hanno in questi giorni pubblicato articoli dal tono “piuttosto deciso” che mettono in guardia da un possibile contagio verso altri paesi EU ritenuti deboli, non è difficile immaginare a quali si riferiscano… più chiara ancora è stata oggi Goldman S. che avverte in caso di grexit caotica, il possibile rialzo a quota 350-400 dello spread italiano in tempi “molto brevi”…
tutti questi segnali tutti in una volta fanno quasi pensare che, si, d’accordo, la Grecia è “il problema” da risolvere, ma con la scusa di questo non vogliano ulteriormente mettere “le cose a posto” in paesi che ritengono in ritardo, a loro modo di vedere, nelle riforme strutturali… non a caso quegli art di cui sopra battono su concetti, riferendosi al nostro, quali “paesi dal welfare eccessivamente generoso in rapporto alla loro economia e alla loro crescita…” in particolare puntando il dito sul settore “pensioni” guarda caso uno dei punti di divergenza tra governo greco e avvoltoi della troika.