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OPEC: la mission contro lo shale oil sta dando i suoi frutti
Non c’è certo da sorprendersi per l’andamento del petrolio in queste ultime sedute.
Il nuovo rallentamento dell’oro nero è figlio sicuramente anche di un rallentamento globale, ma soprattutto dipende dalle news in arri dall’ultimo meeting OPEC.
Produzione “inchiodata” a 30 milioni di barili al giorno e questo volume non subirà tagli (a difesa del prezzo) per lo meno fino al 4 dicembre, in quanto c’è un obiettivo. Tagliare fuori i produttori di “shale oil” i quali, con questi livelli di prezzo del petrolio sono “fuori mercato” in quanto molto lontani dal cosiddetto prezzi di breakeven.
Dagli ultimi dati forniti da Bloomberg, risulta evidente che a seguito del crollo del prezzo del petrolio, la produzione dello shale oil è colata a picco. Esattamente come nel progetto del’OPEC. Quindi possiamo dire che la guerra del petrolio, con obiettivo di “ammazzare” la concorrenza dello shale oil anche a costo di rimetterci economicamente, senza però perdere quote di mercato, sta dando i suoi frutti.
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questo software di m!!!a pubblica 1 disegno ogni 10 che carico, faccio prima così:
http://www.artberman.com/oil-prices-will-fall-a-lesson-in-gravity/
… ma siccome ormai non v’è più nulla di logico e coerente, il prezzo del petrolio, anziché scendere, potrebbe salire vigorosamente. L’andamento grafico del crude mi ricorda molto l’s&p500 nel giugno 2009, quando oscillava attorno alla media mobile a 200.
il prezzo di OGNI commodity è nel breve termine determinato in parte dalla finanza. Uno dei grafici pubblicati da Berman evidenzia come la presenza di squilibri tra offerta e domanda NON si riflette istantaneamente sui prezzi. Certo però, se tale squilibrio si mantiene a lungo, il riequilibrio avviene poi fragorosamente come si è visto con la caduta dello scorso anno. Se i trader scommettono su prezzi alti a un certo punto, prima che loro finiscano i soldi che hanno posto a margine, bisogna che la domanda ecceda l’offerta e viceversa. Scommettere sul petrolio è cosa particolarmente difficile in quanto sono presenti evidenti aspetti geopolitici, il cartello OPEC è ancora un fattore, lo stato dell’economia mondiale cioè la domanda è una grande incognita con dati che vengono artefatti o comunque manipolati con sapienza.
ma non pensi che la qualità del petrolio stia via via peggiorando? la presente di condensati vari non valgono come il crude arabo?
La domanda cresce più lentamente dell’offerta e questo è il risultato:
ma la storia di oggi è LA RIPESA e quindi più INFLAZIONE …