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PETROLIO: OPEC cambia strategia. In futuro sarà meno caro.
Il prezzo delle materie prime resta sempre uno degli elementi principali in ambito intermarket per meglio comprendere cosa sta accadendo.
Il crollo delle borse di ieri sera è stato dovuto anche alla forte correzione del prezzo petrolio, come detto nel post di stamattina.
Le motivazioni di questa forte correzione sono molteplici. In primis il rallentamento globale: sia le economie emergenti che quelle sviluppate stanno frenando e quindi consumano meno petrolio.
E poi la tecnologia: negli ultimi anni si sono fatti passi da gigante in ambito di investimenti per l’esplorazione e lo sviluppo del petrolio.
Ciò che ve deriva è, oggi, una sovraproduzione di petrolio.
Questo scenario, in passato, avrebbe portato l’OPEC a “giocare” in difesa ed a tagliare la produzione. Questa volta invece no. L’OPEC sorprende tutti e decide NON di diminuire l’estrazione di petrolio ma di tagliarne il prezzo.
Non crediate però che all’interno dell’OPEC siano tutti così d’accordo…
(Reuters) – Saudi Arabia is quietly telling the oil market it would be comfortable with much lower oil prices for an extended period, a sharp shift in policy that may be aimed at slowing the expansion of rival producers including those in the U.S. shale patch.
Some OPEC members including Venezuela are clamoring for production cuts to push oil prices back up above $100 a barrel.
But Saudi officials have given a different message in meetings with investors and analysts: the kingdom, OPEC’s largest producer, will accept oil prices below $90 per barrel, and perhaps down to $80, for as long as a year or two, according to people who have been briefed on the recent conversations.
Grafico petrolio
Da una parte l’Arabia Saudita che accetta di buon grado l’ipotesi di convivere con un petrolio meno caro in futuro. Altri paesi, come il Venezuela che vive sull’oro nero, non sono per nulla d’accordo. Ma al momento vengono messi in disparte.
La domanda che dobbiamo porci a questo punto è: quanto può influire un cambiamento di strategia dell’OPEC? In altri termini, guardando l’intermarket, un petrolio più debole a livello strutturale, come peserà su inflazione, azioni, mercato obbligazionario e quant’altro?
Non possiamo certo ignorare questo scenario, ennesimo tassello in un quandro che ormai è in perenne evoluzione…
STAY TUNED!
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NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
http://ugobardi.blogspot.it/2014/10/scatenare-larma-del-petrolio-contro-la.html
Petrolio meno caro = deflazione = rinvio rialzo tassi. Sbaglio ?
Ti ricordi di questo?
Secondo me è proprio così… Infatti dicevo stamatti…
Ma allo stesso tempo, il mercato sottovaluta il fatto che questo rialzo valutario porta con se gli effetti drenanti di un rialzo dei tassi. Quindi, molto semplicemente, perché la FED dovrebbe alzare i tassi in un momento potenzialmente di forte frenata con un’inflazione che non rappresenta più un pericolo?
… in questo post…
http://intermarketandmore.finanza.com/wall-street-collasso-in-chiusura-la-nuova-era-continua-69240.html
Ti ricordi di questo?
Sei stato tra i primi a dare queste informazioni. Ciao.
Oggi hai messo il post sul petrolio e ………il crude perde il 3%, post su s&p e ……. Lo storno e iniziato! Complimenti! Bravo!
@Danilo Dt
Nel post sul petrolio ho scritto che la debolezza del greggio era legata a certi fattori e che condizionerà l’Intermarket.
in ambito S&P mi sembra in parità.
Poi vedi tu….
…. e allora un post su Napolitano, no ehh. Mi sa che la deflazione sia il nuovo spauracchio per le banche centrali, sarà la volta buona che il denaro stampato sarà inviato direttamente, tramite lettera raccomandata, ai consumatori. E che dire di UK. ( Certo che in materia dobbiamo aspettare ancora un mesetto per ritrovare i commenti di JL ).
http://www.zerohedge.com/news/2014-10-14/all-broken-us-financial-system-one-chart
Ho sbagliato il link è questo http://www.zerohedge.com/news/2014-10-14/if-oil-plunge-continues-now-may-be-time-panic-us-shale-companies
Ciao Danilo io ricordo di aver letto un paio di anni fa che il prezzo del petrolio era artificiosamente mantenuto elevato per evitare il default di molti paesi africani e mediorientali che avevano bisogno di forti entrate per mantenere accettabili i loro conti.
Se non ricordo male un prezzo sotto gli 80 dollari avrebbe generato default a catena.
Non credi che con quello che già succede in Medio Oriente questo potrebbe generare ancora maggiore instabilità?
Come vedi dal grafico nel 2009 era già sceso sotto i 35 dollari e non è successo niente, anzi proprio da da allora la borsa è ripartita.Scusa volevo solo farlo notare, ma può darsi che le condizioni di mercato oggi siano diverse e tu abbia ragione.
arabia saudita su pressione usa stanno facendo una guerra spietata a putin atraverso il prezzo del petrolio.
a chi gioverà tutto questo?
penso che vista la bufala del fraking chi ci rimetterà saranno sopratutto e spero gli usa