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FLASH: trattasi di correzione e non di inversione
La vicenda del Banco Espirito Santo sta facendo un po’ da acceleratore ad una reazione a catena che porta i vari investitori al più classico dei “take profit”. Perché al momento di questo si tratta. Le dimensione del Banco Espirito Santo non sono certo così incredibili da giustificare un effetto domino o effetto contagio degno di nota.
Il problema non sta solo nella banca ma in tutto il sistema di scatole cinesi comandato e diretto dalla famiglia (potentissima) Espirito Santo la quale si sta polverizzando progressivamente un patrimonio immenso.
Come già ho spiegato, il tutto è nato a seguito di alcune segnalazioni di KPMG la quale ha riscontrato delle irregolarità contabili in Lussemburgo nella controllata Espirito Santo International. La famiglia dispone teoricamente ancora del 20% dele azioni della banca, che però NON è disponibile in quanto legato ad un’emissione obbligazionaria convertibile.
Per farla breve, un pastrocchio “quasi” all’italiana che ha portato la banca ed il sistema di scatole cinesi in forte crisi. Ora è stato cambiato il management ma il problema grosso sarà risalire la china dopo che la frittata è stata fatta.
Inoltre la macroeconomia torna a dare segnali non positivo. Oggi l’indice ZEW è stato deludente, Nell’Area euro, l’inflazione rimane sui minimi e i dati sugli indici di fiducia delle imprese hanno evidenziato una fase di stallo nel settore manifatturiero che sembra interessare tutti i paesi, incluse la Germania e soprattutto la Francia. Insomma FINALMENTE la gente capisce che non era tutto ORO quello che luccicava.
A parte questa piccola cronistoria, il mercato dalla vicenda Espirito Santo sta prendendo alcune lezioni. Innanzitutto si riscopre quella che era quasi finito nel dimenticatorio: ovvero la percezione del rischio finanziario.
Chi pensava che il settore bancario europeo fosse al di fuori da tutti i rischi di mercato si sbaglia di grosso.
Chi pensava che i rischi fossero passati di moda o che si fossero eclissati nel nulla, dorà ricredersi.
Chi credeva che il paese dei balocchi fosse Piazza Affari, ora sarà stato rituffato nella realtà.
Arriveranno poi anche gli stress test, sulla carta molto rigidi e quindi selettivi. Molte banche, in modo “fantasioso”, passeranno anche questi stress test, altre invece saranno rimandate o bocciate. E quindi occorreranno nuovi aumenti di capitale. Intanto però è evidemte da questo grafico che le banche hanno perso quel feeling e quella forza che le contraddistingueva sul mercato.
STOXX 600 Banks
Come vedete, la trendline rialzista viola è stata inequivocabilmente rotta al ribasso (idem il cloud) e quindi bye bye trend rialzista, con inequivocabili conseguenze anche sul nostro listino che è esageratamente esposto su titoli finanziari (banche ed assicurazioni).
Morale: il movimento in atto, rappresenta una correzione e non un’inversione di tendenza, che coplisce tutti gli asset che più erano saliti. in particolar modo le banche e anche i bonds con minore qualità. Quindi calma e sangue freddo, il mercato ha ancora delle cartucce da sparare, anche se è innegabile il fatto che il megatrend unidirezionale che aveva abituato tanto bene i risparmiatori (che si trovavano con performance positiva comprando qualsiasi cosa) è finito.
…e poi c’è la BCE e TLTRO
Ovviamente il mercato si fida ancora della politica monetaria che ha già salvato “capra e cavoli” più di una volta. Ci sarà il famoso lancio delle TLTRO, che rafforza la forward guidance sui tassi euro ed appiattirà ulteriormente le curve di mercato monetario in euro. Con ovvie conseguenze sui mercati.
Quindi, molto probabilmente la BCE fungerà da “effetto compensatore” alle problematiche di breve dei mercati. Sempre che la “forward guidance” e le parole di Draghi siano ancora sufficienti per tenere in piedi il satello di carta che si è costruito negli anni.
Ora, per cominciare, c’è una parola d’ordine valida per tutti, anzi due: SELEZIONE e STRATEGIA.
Grafico FTSEMIB
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NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
E cosa credevi…….che ci fosse una riedizione del 2011 ?…….Rassegnatevi…..non verrà consentito POLITICAMENTE il fallimento dell’Italia……ed il conseguente sfaldamento dell’Europa e dell’euro !!!
La defenestrazione di Berlusconi…..l’ascesa di Renzi…..e la conseguente riduzione degli spread BTP/BUND…..sono tutte operazioni pianificate a livello internazionale…….a livello alto….molto alto !!!
Ora, per continuare, ci sarebbero altre due parole d’ordine:
– LIQUIDARE TUTTI I BOND BANCARI eventualmente presenti nei propri ptf
– USCIRE DAI FONDI DI INVESTIMENTO che hanno quote importanti in bond bancari europei (bund e altri AAA e sovrannazionali dovrebbero essere ok ancora per diversi anni)
quando poi verrà ufficializzato nei prossimi mesi che il BAIIL-IN DI PRIMO SOCCORSO interesserà oltre che azionisti e obbligazionisti bancari anche i CORRENTISTI allora si apriranno nuovi scenari (in tutti i sensi)
altra scadenza importante attesa dopo le prossime elezioni politiche italiane (80% di probabilità giugno 2016) è una qualche forma di default dei ns titoli di Stato (es. blocco cedole e allungamento scadenze e conseguente crollo dei prezzi e del FTSE MIB) quindi STARE CORTI SULLE SCADENZE e NON CONSIDERARE I BTP COME ASSET DA INVESTIMENTO
dopo lo stress test i parlamenti nazionali avranno nuovi alibi/giustificazioni per socializzare le perdite del sistema bancario