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Wall Street: niente inversione, solo una necessaria correzione
GUEST POST – Wall Street e COT Report: Chart e analisi dei dati del CFTC secondo Lukas.
Cari amici, nella settimana trascorsa, i mercati finanziari, dopo mesi contrassegnati da uno scenario palesemente RISK ON, hanno manifestato un diverso andamento, ancora embrionale e contraddittorio, che ha finalmente dato qualche soddisfazione a coloro che da tempo auspicano e prefigurano uno scenario correttivo.
Lo scenario intermarket, in particolare, ha registrato un improvviso storno delle quotazioni del dollaro Usa, che ha favorito la ripresa del downtrend delle quotazioni, in termini reali, delle commodities, che dura ormai da oltre 2 anni. Rinnovata debolezza delle commodities che non ha coerentemente avuto riflessi ribassisti sull’andamento dei rendimenti obbligazionari, che invece hanno continuato a lievitare, seppur in misura modesta. Qualcuno attribuisce lo storno settimanale delle quotazioni dei bond alla possibilità di una fine, o quantomeno di una riduzione, anticipata del QE da parte della Fed. In realtà è ormai un anno che il mercato obbligazionario registra un andamento lateral-ribassista, che ha favorito ed alimentato, del tutto coerentemente, l’impetuoso rally del mercato azionario. Questa settimana invece anche il nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, ha registrato uno storno settimanale dell’ 1,07 %. Evento, quest’ultimo, a mio avviso, da non enfatizzare, poiché lo stesso avviene dopo un rialzo annuale di circa il 24 %.
Dopo tale premessa, passo, ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : – 94.241
Large Traders : + 70.205
Small Traders : + 24.036
Si riconferma, pertanto, la configurazione complessiva del Cot Report sull’azionario Usa, in voga ormai da ben 10 mesi. In quest’ultima settimana, registriamo movimentazioni dei diversi operatori pari a 6.297 contratti, che indeboliscono lievemente, ma ulteriormente, l’assetto del mercato dei derivati azionari, che ci ha fatto prefigurare il rally azionario degli ultimi mesi. In particolare, i Large Traders, vendono altri 6.297 contratti long, e riducono a circa settantamila unità la loro posizione Net Long. Per contro, i Commercial traders acquistano 2,254 contratti long, e riducono seppur di poco la loro ancora ingente posizione di copertura Net Short. Gli Small Traders, infine, acquistano i residui 4.043 contratti long, e riportano la loro abituale posizione Net Long ad un livello al di sopra delle 20.000 unità, ancora inferiore, comunque, a quello della loro media storica. Le movimentazioni di quest’ultima settimana, confermano, dunque, l’indebolimento della forza e dell’intensità del trend rialzista, tuttora in corso, sul mercato azionario Usa, e fanno intravvedere e presagire una correzione che al momento si prefigura però del tutto fisiologica, ordinata e contenuta. .
Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore una serena e proficua settimana.
LUKAS