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Fuga di capitali: la Germania tiene il banco

Scritto il alle 09:45 da Danilo DT

Il banco vince sempre.
Questa massima la rubiamo al mondo dei casinò ma calza a pennello con quello che è l’Eurozona oggi.

Il tavolo è la Germania. Chi perde siamo noi.

E questo grafico, più di qualunque altro, mette a nudo le grandi diversità ed incongruità oggi presenti all’interno dell’Eurozona.
Torno a parlare del grafico del TARGET 2.
Cosa sia il TARGET 2, beh, lo abbiamo già detto mille volte. Per chi ancora non conosceva I&M, il sistema di pagamenti TARGET 2, nato dalle ceneri del sistema di pagamenti TARGET, doveva essere ciò che ci aiutava nell’integrazione, quello che avrebbe fatto vera l’Unione Europea.
E’ in sintesi una piattaforma nata soprattutto per la gestione della liquidità, nel nome dell’efficienza e della dinamicità.
Questa piattaforma ci fa vedere oggi un paese, la Germania, che è diventato enorme creditore, quasi una cassaforte nell’UE, a scapito di quei paesi che invece possono rappresentare un pericolo, da cui i capitali sono fuggiti.
Ecco, guardate il grafico PRIMA del 2007, quando la bolla subprime e scoppiata e la percezione del rischio finanziario ha preso quei connotati che ancora oggi sono visibili all’interno dell’Eurozona.

Target 2: the chart

La situazione, grazie all’intervento BCE, è leggermente rientrata, ma resta evidente il “gap” tra nord e sud. Ma le diversità sono ancora evidenti. Segno ulteriore che questa Disunione Europea così com’è non ha più ragine di esistere. Occorre intervenire e cambiare i patti. Prima che sia la fine.
E sia BEN chiaro. Semplicemente “uscire” dall’Euro non è la soluzione. Occorrono sempre e comunque radicali riforme. E la “Euro Exit” sarebbe sempre e comunque un evento traumatico che nemmeno si può immaginare.
Se invece riuscissimo a portare dei cambiamenti rivoluzionari nel Bel Paese e nei Patti UE, vedreste che…sarebbe tutta un’altra cosa.

Intanto per la cronaca, non solo noi la vediamo così. Anche la Commissione Europea vuole vederci chiaro:

(…) la Commissione europea deciderà se mettere la Germania sotto osservazione a causa di un attivo delle partite correnti che negli ultimi anni è stato molto elevato, tale forse da creare un pericoloso squilibrio macroeconomico in Europa. Nel 2012, il surplus è stato del 7% del prodotto interno lordo. La previsione per il 2013 è simile. Il dato è globale: riflette il rapporto tra import ed export di beni e servizi della Germania nei confronti del resto del mondo, e ha scatenato nuove polemiche nei confronti del vicino tedesco, accusato di esportare senza importare, di vendere senza consumare, e così facendo contribuire alla recessione nei suoi vicini della moneta unica. (…) (Source)

Forse è il caso di indagare…

STAY TUNED!

Danilo DT

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1 commento Commenta
Vincent Vega
Scritto il 14 Novembre 2013 at 15:58

I debitori uniti possono fare una discreta minaccia credibile, magari a porte chiuse 😉 , che ne pensi?

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