in caricamento ...
Crescita economica: è presente ma inferiore alle attese
CESI (Citigroup Economic Surprice Index) a confront tra le varie aree globali.
Tranquilli! La crescita economica c’è, è tangibile e non ci abbandonerà.
Anche se vista con gli occhi di noi italiani resta una questione oserei dire utopica, visto che tutti ne parlano ma in modo sempre poco convinto, già sapendo dell’insuccesso della previsione, secondo un’analisi del Credit Suisse emerge la conferma di come il mondo stia riprendendo a correre e, per una volta, non solo in Asia. Anzi è proprio l’Europa (concorco) con il Giappone (ehm…) a comandare le fila della ripresa, proprio le due economie “meno emergenti” e sotterrate dal debito e, permettetemi dalla “debt deflation”.
Anche se quest’analisi mi trova abbastanza d’accordo soprattutto quando cita l’Europa, occorre però notare che qualcosa ancora non torna. Ad illustrarci il tutto è l’indice CESI, a cui spesso faccio ricorso, acronimo di Citigroup Economic Surprice Index, dove praticamente viene calcolato lo scostamento tra le attese degli analisti ed i dati poi effettivi. Il grafico è molto chiaro.
Citigroup Economic Surprice Index
Come potete vedere, il CESI di USA (in bianco), Eurozona (giallo), Cina (viola) ha intrapreso una tendenza negativa. Significa che i dati economici sono in miglioramento, certo, ma inferiri alle attese, quindi crescita meno tonica di quanto si pensava. E di quanto forse il mercato GIA’ stava scontando. Sugli USA vi rimando al post di stamattina sul NO TAPER. E da lì si capisce che le cose non vanno come dovrebbero.
In miglioramento invece i paesi emergenti e…ehm..il Giappone. Mentre invece la media (G-10) è in evidente peggioramento.
Questo ovviamente è valido in un mondo dove i fondamentali hanno ancora un senso. Ritengo però che in ambito di asset allocation tattica queste indicazioni possano ancora essere molto interessanti.
STAY TUNED!