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Strategie: la FED si prepara ad uscire. “#Sapevatelo”.

Scritto il alle 14:30 da Danilo DT

Quando la FED deciderà di tagliare il suo programma espansivo (quantitative easing), di certo non scriverà dei cartelloni pubblicitari sulle Autostrade: sarà un uscita molto progressiva, con una serie di comunicazioni che prepareranno il mercato.

Prima un rallentamento della pioggia monetaria, e poi una chiusura dei rubinetti. E poi…chissà quando, un intervento sui tassi di interesse. Ma per quello c’è tempo. Intanto però è evidente che qualcosa sta cambiando.

La FED inizia a “lanciare” il discorso, ma poi subito frena… intanto il mercato inizia ad abituarsi… Ecco, la FED vuole abituare il mercato, cercando quindi l’impasso meno pesante possibile. Una exit strategy che dovrà essere il più possibile soft.

Ma ormai il mercato lo conosciamo. Non è necessario aspettare il Via di Bernanke. Ormai si sconta tutto con estremo anticipo e con grande velocità.

Mercato obbligazionario in movimento

RENDIMENTO GOVERNATIVO USA A 10YR

Il movimento di questi giorni del mercato obbligazionario potrebbe essere visto NON solo come una presa di profitto più che lecita, ma come una vera e propria “nuova fase” che porterà ad una progressiva exit strategy.
Si è tenuto alto il mercato finchè si è potuto, si è drogato tutto il drogabile, si sono sostenuti occupazione, si sono tenuti i tassi a zero, il deficit spending ha raggiunto livelli enormi. E per certi versi i motivi per partire con la exit strategy non mancherebbero SE la FED è coerente con se stessa. Ovvio, noi tutti sappiamo che la crescita economia è stata drogata da questa politica monetaria. Ma la FED questo non lo ha mai ammesso (ovviamente) e quindi per lei questa è effettivamente CRESCITA ECONOMICA. Quindi se vi fate due conti, ipotizzando che la FED sia una banca centrale orba (ma non lo è perché loro sanno benissimo com’è la situazione), possiamo dire che:

a) le banche sono state risanate e ora funzionano perfettamente (talmente perfettamente che ora la leva finanziaria è tornata regina ed i derivati sono a livelli pre Lehman Brothers)
b) il mercato immobiliare è ripartito, magari non proprio come intendiamo noi, ma qualcosa si è mosso
c) la disoccupazione non sarà ancora al 6.5% però ora è al 7.5%, in evidente miglioramento. Lasciamo perdere l’effettiva percentuale di occupati tra quelli che sono effettiva forza lavoro

Questi sono ovviamente solo alcuni aspetti di questo scenario che rappresentano quella che definirei l‘ILLUSIONE della FED, visto che nella realtà le cose non stanno proprio così, come più volte spiegato su questo blog.
Il mercato intanto inizia a scontare il rallentamento del QE3 a fine anno, una chiusura di rubinetti nella seconda parte del 2015 e il primo inasprimento dei tassi a inizio 2016, ma occorre fare attenzione perché se il mercato di occupazione ed immobili dovesse sorprendere, ci potrebbe stare anche un anticipo sui tempi. E il mercato…intanto inizia a muoversi.

Fine del rally?

Troppo forte il rally degli ultimi mesi, per non approfittare e prendere profitto. Ma questa è la partenza della correzione definitiva?
in realtà non mi aspetto questo. La FED vuol creare incertezza e volatilità sugli eventi. E quindi ritengo innanzitutto folle che venga lasciato andare tutto a ramengo. Sarebbe un errore imperdonabile! Inoltre, non dimentichiamo che sarà un’operazione progressiva. Morale: per chi ha cavalcato il rally e vuole uscire, sappia che il mercato potrebbe ancora fornire dei momenti di positività e quindi degli altri rimbalzi. Ma attenzione, certi mercati (come quello obbligazionario USA) certi massimi difficilmente riuscirà ancora a raggiungerli.

Resta ancora da capire cosa faranno le altre banche centrali. La Boj, si sa, continuerà con l’operazione kamikaze e la BCE…si trova appesa al filo decisionale della COrte Costituzionale Tedesca. E credeteci o no, il suo responso potrebbe essere molto importante. Ma di questo parlerò prossimamente in un post dedicato.

E’ tutta una questione di strategie. Ognuno si adatti di conseguenza.
Ovviamente questè è la chiave di lettura che stiamo ormai difendendo da mesi ed è personale (non rispondendo a verità assolute): però merita secondo me una certa considerazione. Pensateci, potrebbe tornarvi utile

PS: PRIMA

STAY TUNED!

DT

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17 commenti Commenta
bergasim
Scritto il 11 Giugno 2013 at 14:37

a) le banche sono state risanate e ora funzionano perfettamente (talmente perfettamente che ora la leva finanziaria è tornata regina ed i derivati sono a livelli pre Lehman Brothers)
b) il mercato immobiliare è ripartito, magari non proprio come intendiamo noi, ma qualcosa si è mosso
c) la disoccupazione non sarà ancora al 6.5% però ora è al 7.5%, in evidente miglioramento. Lasciamo perdere l’effettiva percentuale di occupati tra quelli che sono effettiva forza lavoro

Su tre punti ne hai cannati tre, il 100% un vero record.

Scritto il 11 Giugno 2013 at 15:10

HAHAHA vedi che non hai capito?????
CERTO che sono tre punti cannati, ma questa è l’ILLUSIONE della FED!!!!
Dai Berga, non mi deludere così!!!

massimo84
Scritto il 11 Giugno 2013 at 15:16

in effetti
3 panzanate così ravvicinate era difficile immaginarle
😀 😀

marmaf
Scritto il 11 Giugno 2013 at 15:25

Questi sono ovviamente solo alcuni aspetti di questo scenario che rappresentano quella che definirei l‘ILLUSIONE della FED,
A me sembrava chiaramente scritto anche in maiuscolo!

john_ludd
Scritto il 11 Giugno 2013 at 15:30

Il mercato si muove sempre allo stesso modo, impiega anni per portare gli indici su poi per qualche ragione si prende paura e vende tutto e in un mese si perde il guadagno di due anni. Quindi ? Bisognerebbe nei limiti del possibile vedere cosa è cambiato nei trend secolari di fondo e vedere dove c’è valore e a quale rischio (che c’è sempre). Oggi il premio al rischio sull’equity è elevatissimo, il decennale USA è 80 bp sopra l’inflazione (in calo e non il contrario), il trentennale è 120 bp oltre il rendimento dello S&P 500, il tutto alla faccia della repressione finanziaria. I bond high yeld sono scesi ma non abbastanza per i miei gusti, gli EM non hanno un supporto e i trading system a questo punto li possono spedire più giù di 7-8% ancora senza neanche un rimbalzino. Poi però uno guarda e vede che oggi il JPMorgan Emerging Market Bond rende oltre il 5% e con una duration media di 6-7 anni se cala ancora come potrebbe, arriverebbe a proporre un 6%. E quei paesi sono meglio messi dei nostri da tanti punti di vista. Mah ! Per ora sono liquido al 50%, quasi ci spero in un qualche altra settimana di bear market su questa roba. Se proprio devo escludere un mercato, quello dei bond gov e corporate Europa il più sopravalutato del pianeta, deve scendere un bel pò per meritare attenzione.

gremlin
Scritto il 11 Giugno 2013 at 15:35

inizio dell’exit strategy da quest’anno molto difficile,

Shalom Bernanke mette le mani avanti in attesa di dati più convincenti dal mercato del lavoro e dai consumi e rintuzza gli attacchi politici repubblicani intanto evita di far crescere in modo insensato l’azionario

della bolla dei bond se ne era già parlato anche in tempi non sospetti e quindi ben venga una risalita dei rendimenti, tuttavia il trentennale sarà un sorvegliato speciale

ihavenodream
Scritto il 11 Giugno 2013 at 15:49

Gli affari in America andranno bene nel corso degli anni a venire. E le azioni quasi certamente faranno bene esattamente allo stesso modo, essendo il loro destino intrinsecamente connesso alle performance delle imprese. Ci saranno certamente delle periodiche battute d’arresto, questo è ovvio, ma gli investitori e i manager stanno sostanzialmente all’interno di un gioco che è pesantemente dalla loro parte in termini di probabilità. (Il Dow Jones Industrials è avanzato da 66 a 11.497 nel ventesimo secolo, un impressionante incremento del 17.320% che si è materializzato nonostante 4 guerre rovinose, una Grande Depressione e molte recessioni. E non dimentichiamo che gli azionisti hanno anche ricevuto dividendi importanti nel corso del secolo.)

Siccome il gioco vale la candela, è un grave errore cercare di ballare dentro e fuori da questo gioco, in base alle carte che il mazzo di tarocchi ci presenta di volta in volta o le previsioni di “esperti”, o i flussi e i riflussi delle attività di business. I rischi di rimanere fuori dal gioco sono enormi se comparate coi rischi di star dentro.

bergasim
Scritto il 11 Giugno 2013 at 15:55

gremlin,

Che ridere che fai della bolla dei bond, quella dell’equity continui a non vederla, che birbante.

Lukas
Scritto il 11 Giugno 2013 at 16:11

Tranquilli….non è ancora il momento della correzione…..come già detto… solo aumento della volatilità :mrgreen:

bergasim
Scritto il 11 Giugno 2013 at 16:16

Lukas,

Se lo dici tu allora vado al mare, incomincia anche a far caldo e grazie al pilota automatico posso abbronzarmi senza rischi di SCOTTATURE
😆 😆

Lukas
Scritto il 11 Giugno 2013 at 16:33

bergasim,

Berga….io già ci sono al mare…e guarda in che posto

nervifrank
Scritto il 11 Giugno 2013 at 16:42

A momentary lack of Reading Comprehension
🙄

bergasim
Scritto il 11 Giugno 2013 at 17:09

Lukas,

La tua barca qual’è? c’è posto per un povero macro/micro analista?

Lukas
Scritto il 11 Giugno 2013 at 17:35

bergasim,

eppoi guarda che protezione che abbiamo……. altro che stop loss

Lukas
Scritto il 11 Giugno 2013 at 17:50

bergasim,

sai solo a Rio c’è ne un altro così…..

idleproc
Scritto il 11 Giugno 2013 at 19:38

Guardate che DT lo aveva detto sui “tre punti” che erano più virtuali che reali.
Sempre che oggi come oggi il reale esista ancora.
Vi capita di ascoltare la “propaganda” in tv?
E’ asfissiante, ripetitiva, con finte contrapposizioni, stupida, “omissis” spettacolari sull’interno e soprattutto sull’estero.
Arridatece la “guerra fredda”, almeno quella volta le cose sembravano più intelligenti e con attori più intelligenti.

faustino
Scritto il 11 Giugno 2013 at 22:17

Arridatece la “guerra fredda”, almeno quella volta le cose sembravano più intelligenti e con attori più intelligenti.

Stupenda battuta. :mrgreen:

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