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LTRO: le banche restituiscono parte del finanziamento. Come mai?
Il denaro della BCE è stato usato per sistemare i bilanci, per crearsi una “polizza assicurativa”, oppure per fare carry trade e sfruttare il differenziale tasso. Ma chi restituisce l’LTRO?
Non è passato molto tempo da quando le banche dell’Eurozona avevano goduto della valanga di liquidità ottenuta con quell’operazione, sviluppata in 3 puntate, conosciuta come LTRO, le operazioni di rifinanziamento a lungo termine lanciata dalla Bce tra dicembre 2011 e febbraio 2012.
La durata di tali operazioni era di 3 anni. Ma molte banche hanno deciso già di rimborsare l’importo ottenuto con l’LTRO.
Ci sarebbe da festeggiare, in quanto la restituzione di un prestito è sempre un segnale importante e positivo. E in realtà questo segnale ci porta a pensare ad un mercato quantomeno più “normale” di quanto abbiamo visto ad inizio 2012.
Però non cantiamo vittoria tropppo presto. E vi spiego perché.
Andiamo con ordine. E’ di ieri l’annuncio di un rimborso pari a 137.2 miliardi di Euro da parte di 278 banche. E’ pari al 28% dei 489 miliardi ricevuti (da 523 istituti) nella prima delle due operazioni Ltro. In totale si tratta di circa 1.000 miliardi di Euro in tre tranches.
Complice sicuramente un mercato interbancario molto migliorato. Non dimentichiamo mai che l’Ltro è stato concesso al tasso dello 0.75% (tasso BCE), un tasso che allora era eccellente ma che oggi diventa persin caro se valutiamo il tasso Euribor. Senza poi dimenticare che molte banche avevano chiesto il denaro SOLO a scopo precauzionale. O speculativo. E oggi soprattutto quelle banche possono fare bella figura, rimborsando in anticipo la cifra e facendo vedere un apparente stato di uscita dalla crisi. E di certo le banche che invece NON restituiranno, saranno considerate in condizioni più pericolose.
Inoltre non dimentichiamo mai una cosa.
L’LTRO era nato per fornire denaro alle banche e, come conseguenza, fornire quella liquidità per finanziare le imprese e la crescita economica.
Ma quanto di quel denaro è finito realmente nell’economia reale e quante sono state le imprese sostenute grazie all’LTRO? E quanto invece è stato solo un effetto “psicologico” che ha rassicurato il mercato? E quanto di questo denaro è poi invece stato lasciato addirittura in BCE (a scopo precauzionale) oppure utilizzato per speculare in BTP e sfruttare il differenziale di tasso?
Un giochino fin troppo facile. Mi indebito allo 0.75% e poi investo ad un tasso molto superiore comprando dei titoli obbligazionari sempre a tre anni, usando quindi capitali NON miei….
Ecco quindi le vere motivazioni della restituzione dell’LTRO.
– Un mercato che oggi offre condizioni anche più vantaggiose dell’LTRO.
– Un sistema finanziario Europeo che è migliorato e che quindi permette a chi aveva chiesto soldi a livello precauzionale, di restituire il tutto e di fare bella figura.
– Un mercato dove i titoli acquistati con l’LTRO hanno avuto una forte rivalutazione. Quale occasione migliore per vendere con forti plusvalenze, portare a casa utili e di fare bella figura?
Anche perché tanto, come detto, l’LTRO è stato indirizzato non all’economia reale ma alla finanza, alla speculazione, alla macchina da utili del sistema bancario.
E state pur certi che la restituzione dell’LTRO non cambierà certo le condizioni dei finanziamenti alle imprese. Le banche, i soldi alle aziende, continueranno a darli col contagocce.
PS: ovviamente chi ha preso l’LTRO per sistemare alcune poste contabili, restituirà solo se la situazione di bilancio è realmente migliorata. Ma temo che saranno molto poche le banche in queste condizioni. E per la cronaca le banche italiane sono state soprattutto protagoniste per un’operazione di “carry trade” proprio per speculare sul differenziale di tasso.
Ora, per meglio capire cosa capiterà in futuro, occorrerà monitorare il bilancio della BCE (qui ritratto con il bilancio FED)
STAY TUNED!
DT
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Poi caro dream non hai risposto per nulla a miei ultimi commenti ai post di venerdì
Bergasim Scrive:
25 gennaio 2013 alle 14:49
Dream Theater,
Si ma non quelli che usate voi comuni mortali, se o potreste fare come jpm in un trimestre nessun giorno di perdita sul trading, normale no?
Le persone che tu conosci fanno questi numeri?
Bergasim Scrive:
25 gennaio 2013 alle 16:58
Gentilmente qualcuno mi potrebbe spiegare questo grafico
economia usa in recessione, anche se i dati tarocchi dicono diversamente e utili sistema finanziario alle stelle
Cari Sottoposti o Sig.ri e Sig.re Fantocci e pina,
Oggi dovremmo porci la seguente domanda:
Quando arriverà il prossimo 2008 e arriverà, come potremmo difendere i nostri portafogli?
In pochi sanno maneggiare options, derivati e compagnia bella e gli altri 999, come dice Zalone che fine fanno?
Questa volta la crisi potrebbe essere duplice equity+bond, allora cosa fare?
Io sinceramente non lo so, ma e da tempo che ci penso, cerco di informarmi, ma le persone affidabili e preparate ( e non in conflitto di interessi ), a cui posso rivolgermi sono veramente poche.
Avete un idea di cosa vorrebbe dire un Austerity all’europea per l’a America? ovviamente no,
Il 2008 sarebbe a confronto una piccola correzione, solo il piccolo fiscal cliff ha creato e tanta paura sui mercati, ma se gli Usa seriamente dovessero prendere in considerazione di ridurre il rapporto deficit/pil e ridurre ilo debito pubblico, ai consumi cosa succederebbe? e con un economia in contrazione i tassi sul mega debito dove andrebbero?
La Fed e la Bce non potranno intervenire all’infinito
LA crisi sarà sicuramente duplice. O meglio il safe haven potrebbe non più esserlo…
Innanzitutto grazie per il brillante voto che hai dato all’articolo!
In merito ai commenti, non ho risposto perchè volevo cercare di rispondere con calma. E poi non è che posso proprio rispondere a tutto e tutti, si fa quel che si può!
icebergfinanza:
Magistrale Dream…magistrale!
Addirittura! Grazie!
Il voto brillante e per le non risposte, se non puoi rispondere a tutti, perché pubblichi post a raffica?
Ammettere che il mercato è finto e cercare di aiutare i tanti a proteggersi da un nuovo 2008, potrebbe essere la mission finanziaria del 2013.
Al contrario se vogliamo ancora parlare di funzionalità del mercato per poter poi inserirvi anche l’analisi tecnica, altrimenti in estinzione, lo scenario cambia.
ALERT PERICOLO DI CADUTA MERCATI, INVESTIRE CON PRUDENZA 🙄
scusatemi se mi inserisco nella discussione esprimendo il mio parere: innanzitutto ho alleggerito il portafiglio sia nella parte obbligazionaria (dove ero più esposto) sia in quella azionaria. Ho spostato molta liquidità su conti deposito a 12 mesi e pct a sei mesi.
Questo a dimostrazione che non mi fido assolutamente della situazione attuale, però devo ammettere che, come sempre succede in casi analoghi, mi rimane il dubbio di aver operato correttamente, tanto più che, in questo momento, non si riesce a vedere un “fatto”, voglio dire un evento che potrebbe innescare un più o meno rapido turnaround negativo, come avvenne con i subprime.
Concordo con quanto dice Paolo41, anch’io ho alleggerito portafoglio obbligazionario e azionario per spostarmi sui depositi, ma mi sento come chi durante la guerra fredda si costruiva un bunker tutto suo per paura dell’atomica, mi sembra che nessuno dubiti di un florido 2013 per l’azionario tranne pochi sconsiderato come il sottoscritto, sbaglio qualcosa ? Consigli ?
Grazie
Anch’io ho alleggerito i titoli quotati in bisca (pardon, borsa) e gli obbligazionari.
Buona parte é ora su conti deposito: se non altro, rendono di più.
In ogni caso ho anch’io l’impressione di aver messo buona parte dei risparmi in un bunker atomico: quando scoppierà (e dovrà scoppiare, prima o poi) probabilmente non ci sarò più io.
Forse bisognerebbe tornare a pensare al mattone…….
bisogna poi vedere cosa si riesce a spuntare sui conti deposito :)))
Intanto per domani ho preparato un bel post che…forse piacerà persino a Bergasim! E’ un post super bearish? In realtà no, ma mette a nudo alcune cosette molto carine che dovrebbero essere conosciute da chi oggi investe in borsa…
Una miriade di post, ma pochissimi commenti, tranne quando si toccano argomenti che parlano di politica o della drammatica situazione italiana.