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Wall Street e COT Report: Chart e analisi

Scritto il alle 15:50 da Danilo DT

GUEST POST: analisi dei dati del CFTC e del COT Report secondo Lukas. Mercati che frenano, come il ciclo economico.

Cari amici nell’ultima settimana, anzi per la precisione nei giorni immediatamente successivi alla rielezione di Obama, i mercati finanziari sembrano aver definitivamente sciolto gli interrogativi sottolineati nel nostro intervento di sette giorni orsono.

L’evoluzione settimanale dello scenario intermarket ha infatti delineato un chiaro  scenario RISK OFF. In particolare, il dollaro Usa ha continuato ad apprezzarsi, mitigando almeno parzialmente il pesante ribasso in termini nominali subito negli ultimi 2 mesi dalle commodities, che registrano comunque un calo, in termini reali, di quasi il 5 %. Ribasso che testimonia l’evidente rallentamento in corso del ciclo economico a livello mondiale. Inoltre si sono nuovamente materializzate le preoccupazioni e le paure circa le sorti dei debiti sovrani sia dell’Eurozona, che degli Usa. Il mercato obbligazionario ha quindi ripreso la sua inarrestabile corsa al rialzo. Del tutto coerentemente, abbiamo quindi assistito ad un storno consistente dei mercati azionari. Il nostro benchmark di riferimento, l’$&P 500, segna infatti un ribasso settimanale del 2,43 %, che porta lo storno complessivo delle ultime 8 settimane a circa il 6 % . Possiamo quindi ormai parlare di correzione in corso e non piu’ di un mercato azionario che lateralizza.

Dopo tale premessa, passo, ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti :

Commercial Traders : – 56.384

Large Traders : + 25.865

Small Traders : + 30.519

Anche questa settimana, non è dunque mutata la complessiva configurazione del Cot  Report sull’azionario Usa. Tuttavia, anche in questo caso, così come in ogni fase di correzione, registriamo una riduzione delle posizioni rialziste da parte degli Small traders, che in questa settimana hanno ridotto la loro precedente posizione Net long di ben 8.396 contratti. I Large traders, invece, hanno anch’essi ridotto la loro posizione Net long, ma solo di 328 contratti. Per contro i Commercial traders, hanno ancora diminuito la propria posizione Net short di ulteriori 8.734 contratti. Evidenzio che questi ultimi dall’inizio della correzione dei listini azionari hanno già quasi dimezzato l’entità della propria posizione Net short. In pratica, anche in questa occasione, cosi come accade in ogni correzione, i Commercial accrescono i loro acquisti man mano che i prezzi scendono.

A questa punto possiamo dunque dire di essere in presenza di una fase correttiva, e non piu’ laterale. Avendo comunque io scelto, dal 30 luglio scorso, di privilegiare lo stock picking sul listino italiano, attuato sulla base della strategia “LONG TERM MOMENTUM”, e non l’investimento sugli indici tramite ETF, nelle ultime 15 settimane registro un guadagno dell’ 8,6 %, a fronte del – 0,44 % fatto registrare nello stesso periodo dall’S&P 500. Dunque questa volta il listino nazionale ha fatto molto meglio del ben piu’ famoso benchmark mondiale del mercato azionario. Nonostante la correzione in corso, riconfermo pertanto, anche per la prossima settimana, la mia personale opzione, focalizzando ancora una volta la mia scelta solo sui titoli dei settori servizi finanziari e moda/lusso.

Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici del
blog una serena e proficua settimana.

LUKAS

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