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Ora è ufficiale. La Banca di Spagna nazionalizza BANKIA

Scritto il alle 22:00 da Danilo DT

Crisi Spagna: necessario l’intervento governativo che salva Bankia dal default

Quanto sta avvenendo in Spagna è sicuramente preoccupante e molto importante per le dinamiche del credito nell’Eurozona.

Dopo tanti rumors smentiti, è arrivata la conferma direttamente dalla banca di Spagna. Bankia è stata nazionalizzata.
E pensa che proprio oggi, il Governo “pregava” gli istituti di credito di essere il più possibile trasparenti nei confronti del mercato e progettava una richiesta alle banche di creare un fondo di accantonamento per i mutui che definire “carta straccia” è limitativo per un importo pari a € 35 miliardi. Ennesima valanga di denaro in un momento dove le banche, malgrado l’intervento BCE con l’LTRO non hanno liquidità da regalare.

(Reuters) – Spain stepped up efforts to save its troubled banks with a plan to make them recognise huge losses from a property crash, but uncertainty over the final cost of a rescue hit the euro, Spanish debt and global stock markets on Wednesday.

Chiaramente tutto questo era un progetto che sarebbe stato propedeutico per un successivo salvataggio di Bankia. Ma poi qualcosa è andato storto ed è stato necessario un intervento urgentissimo della Banca di Spagna. Domanda: ma con quali soldi si nazionalizza? Non mi sembra che il governo ratoj abbia molta liquidità da spendere. E non dimentichiamo che Bankia detiene da sola il 10% dei depositi del paese e quindi non è proprio una banca di secondo livello.

The Board of Finance and Savings Bank (BFA) announced today the Bank of Spain its decision not to buy in the terms and conditions agreed to the securities issued in the amount of € 4.465m who signed the FROB (Bank Restructuring Fund). BFA has concluded that the most desirable to strengthen the soundness of the business project that began with the appointment of Jose Ignacio Goirigolzarri as president is to request the conversion of these titles in stock ordinary. This conversion must be authorized by the Bank of Spain and the other authorities Spanish authorities and community and will be conducted in accordance with the valuation process established in the indenture securities.
The Bank of Spain has worked hard in recent months with the group address BFA-Bankia to specify the measures to ensure compliance with the provisions of the RD-l 2/2012 for the sanitation Spanish financial system. BFA-Bankia late March presented a restructuring plan and restructuring that included measures that would comply with the RD-l, and standardize its financial position.
After analyzing this reorganization plan, the Bank of Spain also ordered the entity measures complementary to streamline and strengthen management structures and management, increasing professionalization and a divestment program. These additional actions should serve to enhance the soundness of the institution and restore market confidence. The events of the past weeks and the growing uncertainty about the future of the company has made it advisable to go further and raise the providing resources to accelerate and increase public sanitation.
The changes in the presidency of BFA-Bankia is precisely oriented in the direction shown in professional management and allow the group to boost its restructuring program. The new address of the entity must submit in the shortest possible plan of reorganization strengthened that places BFA-Bankia able to cope with a full guarantee its future. (Bank of Spain) 

Quindi si comincia con le nazionalizzazioni. Un processo che diventa necessario quando la situazione diventa insostenibile e non si riesce più ad effettuare all’interno del sistema una serie di aggregazione “salva tutto”.

Ma…che ne faremo noi di MPS?

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DT

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6 commenti Commenta
lampo
Scritto il 9 Maggio 2012 at 22:16

E pensare che tutto questo è dovuto principalmente agli effetti dell’LTRO. Invece di aiutare, i Paesi che ha fatto più ricorso a tale strumento, sono stati più penalizzati con la fuoriuscita di capitali per un importo superiore.
Cioè abbiamo un debito da rimborsare (ricordiamocelo sempre che si tratta di un finanziamento da restituire) e un contemporaneo deflusso di capitali, soprattutto dal sistema bancario.
Non ditemi stavolta che il (molto prossimo) futuro declassamento delle banche di queste nazioni, da parte delle agenzie di rating, sia fuori luogo! Stavolta c’entra eccome!

Complimenti alla BCE e all’effetto fiducia che ha diffuso.

Più passa il tempo… e più mi rendo conto che, senza riforma finanziaria e senza unione fiscale, il rigore (oramai troppo tardi da realizzare) della Bundesbank era la soluzione più adatta.

Ma ormai è troppo tardi… e gli avvoltoi dall’alto stanno già monitorando le prede… da attaccare e poi mangiare (acquisire).

Avremo l’economia e le banche di molti Paesi che veramente cambieranno di nazionalità, a prezzi di saldo.

L’Europa periferica oramai si è trasformata in terreno di conquista.

kry
Scritto il 9 Maggio 2012 at 22:44

lampo,

Io non me la prenderei con la BCE. Bisognerebbe prendersela con le banche che hanno aprofittato per l’ennesima volta di fare utili facili senza svolgere il loro compito di finanziare aziende e privati. Alcune banche di interesse nazionale non sono capaci di erogare finanziamenti per un impianto fotovoltaico con garanzia del GSE. Io questo lo chiamo negligenza,menefreghismo e incapacità lavorativa.

moneys
Scritto il 10 Maggio 2012 at 07:20

Meglio che non finanzino il fotovoltaico che non si sostiene da solo, crea altro debito pubblico e mette in crisi la produzione termoelettrica

kry
Scritto il 10 Maggio 2012 at 08:47

moneys@finanzaonline,

Sui problemi che può creare non mi pronuncio non conoscendo bene la materia. Era un esempio,e tra il fare e non fare personalmente accetto più volentieri un debito pubblico che aumenta per investimento nel fotovoltaico rispetto a tutta l’inefficienza esistente.

sturmer
Scritto il 10 Maggio 2012 at 10:29

moneys@finanzaonline,

Ciao…

Che non si sostenga da solo siamo tutti purtroppo d’accordo… io solo spero che a luglio riducano di molto gli incentivi, tolgano del tutto la possibilità di mettere pannelli sui terreni agricoli (sono un obbrobrio economico e logico!) e che permettano però di aumentare il limite di scambio sul posto… così mi faccio sul tetto l’impianto che mi serve senza chiedere incentivi a nessuno e senza dover rispettare le assurde regole del gsee…

E così se dovesse capitare come in Spagna (dove dalla sera alla mattina hanno ridotto/tolto gli incentivi!) mi sono parato i ciapet!

Ciao!!!

gainhunter
Scritto il 10 Maggio 2012 at 18:31

lampo,

Bisognerebbe sapere cosa sarebbe successo se non fosse intervenuta la BCE.
Una cosa è certa: grazie al LTRO gli stati (e quindi noi cittadini) hanno risparmiato un bel po’ di soldi in interessi. A meno che si vuole credere alla barzelletta che lo spread si è ridotto per merito del governo tecnico.
D’altronde, Draghi l’aveva detto: “ora la palla passa ai governi”… (6 mesi fa) 🙄

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