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Petrolio: segnali per il futuro

Scritto il alle 13:30 da Danilo DT

La stagione estiva, quella degli uragani, generalmente porta positività sul petrolio.

Ma fino ad ora le cose stanno un po’ diversamente. Complice anche la tragedia della Louisiana, complice una crescita economica che non c’è, complice la correlazione con le altre asset class, complice la fuga dal rischio (ricordiamo infatti che il petrolio è la commodity con più contratti speculativi aperti), oggi il petrolio sta vivendo una fase di difficoltà. E non potrebbe essere diversamente.

Ad incrementare poi la negatività sull’oro nero è la nuova normativa sui futures che, secondo alcuni, potrebbe limitare la liquidità sul mercato. Soliti ragionamenti e solite scuse. Non è certo questo l’elemento destabilizzante che farà crollare il WTI. Certamente più seria e difendibile la giustificazione legata alla crescita economica. E di questo abbiamo già parlato 1000 volte in passato.
Però in questa sede volevo portare alla vostra attenzione alcuni dati, che reputo molto interessanti, non solo per analizzare il petrolio, ma per considerare al situazione macroeconomica mondiale.

Parte 1 – Grafico Petrolio WTI

Il grafico è abbastanza evidente.
Trend ribassista in atto, assistiamo al cosiddetto death cross o devil cross (incrocio di una media mobile a 50 giorni con quella a 200 giorni) ed i corsi sono sotto a tutte le medie mobili. Classico scenario che non può che dirci una cosa. Ribasso.

Parte 2 – Grafico COT

E qui le cose iniziano a farsi interessanti. Il grafico cosa illustra? Innanzitutto guardate la linea arancio. Sono gli open interest sul WTI. Sono letteralmente crollati nelle ultime settimane. Una fuga dal rischio che è certificata dalla chiusura degli open interest.
I Net long seguono invece la tendenza e commercial e non commerciall risultano abbastanza stabili. Quindi, in sintesi, risulta chiara la fuga dal rischio.

Parte 3 – Petrolio Forward

 E qui viene il bello. Guardate la curva forward per il petrolio. Ovviamente sempre in contango, ma in evidente appiattimento, tanto che oggi il mercato vede, a lungo periodo, le quotazioni basse come mai si erano previste negli ultimi 12 mesi.
Cosa significa? Che la fiducia sulla ripresa è svanita.
Il fatto che la curva si sia appiattita significa che sta per tendere alla backwardation, scenario che generalmente accompagna le grandi crisi.

Conclusioni

 

Il petrolio anticipa con il suo grafico il rallentamento economico, che finalmente da più parti, inizia ad affiorare, con ammissioni anche dei politicanti che per mesi hanno avuto il coraggio di raccontare a miliardi di persone un sacco di palle solo per cercare di tenere alto il morale della truppa. Ma le bugie hanno le gambe (abbastanza) corte e l’evidenza non si poteva celare all’infinito.

Ma la realtà, noi, l’avevamo già capita da tempo.

STAY TUNED!

DT

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