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Flash: analisi intermarket
Petrolio, per cominciare…
Buongiorno a tutti.
Questa analisi intermarket va ad integrare il post scritto venerdì sul prezzo del petrolio. Difatti vorrei cominciare il discorso proprio da questo punto, il gran rally dell’oro nero. E rifacciamoci la solita domanda. Siamo ai massimi? Se ne avessi la certezza, sarei probabilmente collegato con qualcosa di molto mistico che sta in alto. Ma visto che di certezze non ce ne sono, ma possiamo solo fare delle ipotesi, penso di poter ribadire il fatto che area 96 $/bar sia veramente un livello di grande importanza per il WTI. So che per molto quota 100 $/bar è il target “psicologico” classico per il petrolio, però 96 $/bar rappresenta, come già scritto in passato, il 161.8% di Fibonacci e quindi rappresenta per il sottoscritto un importante livello. RSI con flag potenzialmente divergente e volumi in rallentamento. Ci sono tutti i presupposti per una correzione, con targets quantomeno ad 89 e poi…se si rientra ne vecchio canale rialzista, tutto è possibile, anche un ritorno in area 80. ma ora è presto per dirlo. Follia? Non direi. Rileggetevi il post sul petrolio di venerdì e rendetevi conto quanto pesa la speculazione sulel quotazioni dell’oro nero… Vi allego un grafico aggiornato del WTI
Petrolio massimi 2007
Dollaro a seguire…
Ed in concomitanza con un petrolio in rallentamento, è lecito quindi aspettarsi un dollaro in rafforzamento contro tutte le valute. Anche perchè (questo è un dato che può influire emotivamente sul mercato) Bernanke ha detto chiaramente che il ribasso combinato a fine ottobre potrebbe essere l’ultimo e molto dipenderà dalle condizioni del mercato. L’inflazione rischia di andare out of control (sempre se non lo è già…) e quindi se sono ci fosse lo spazio necessario, addio a futuri tagli. Dall’altra parte (sponda BCE) Trichet fa capire cha al momento si tassi rimarranno stabili. Morale: il sentiment dovrebbe girare un po’ a favore del dollaro che, visti anche i drammatici livelli del Dollar Index, potrebbe concretamente rafforzarsi. Non dimentichiamoci inoltre che, secondo la metodologia del Sequential di DeMark, il cross EUR/USD ha chiuso il countdown e quindi dovrebbe aver raggiunto il livello di massimo periodale. Anche qui vi allego un grafico, questa volta (anche per cambiare un po’…) il Dollar Index. E rendetevi conto dove diavolo è finito…
Dollar Index 2007
No news from S&P 500
Invece sul fronte azionario non ci sono grosse novità. Il benchmark SP 500 rimane (tra alti e bassi, con un VIX in forte aumento, segnale questo non positivo) all’interno del range 1555 – 1490. L’incertezza è elevatissima. E diciamolo pure, ringraziamo l’high tech se 1490 non è ancora stata violata al ribasso… Magari tornerò più tardi sull’argomento. Anche perché in molti si stanno chiedendo se sul tech c’è una nuova bolla… Bolla o non bolla, il bancario sprofonda nel limbo e la tecnologia salva capre e cavoli. Ma fino a quando? Stiamo all’erta… La crisi subprime non è assolutamente finita. La FED continua ad iniettare liquidità, (siamo a 41 miliardi !) e il sistema bancario “potrebbe” averci nascosto qualcosa…(ma che novità… qualcuno si ricorda del post sulla Fas 159 ?) . Vi allego il grafico dello S&P 500. Ultima nota sullo Yen. Non aspettatevi grosse novità. Si muoverà (come sempre) di pari passo con le borse…