Divergenze anomale
Molti di voi avranno sentito parlare dei cosiddetti “indicatori macroeconomici”.
Io li divido (per comodità) in 3 categorie:
- Indicatori anticipatori: sono quelli che aiutano a far capire la futura tendenza del mercato
- Indicatori coincidenti: sono quelli che invece dovrebbero rispecchiarsi nelle attuali quotazioni del mercato
- Indicatori di conferma: sono quelli che “confermano” un trend attualmente in atto
L’indice Consumer Sentiment del Michigan
Tra i più importanti indicatori anticipatori, vorrei parlare dell’indice di fiducia dei consumatori, stilato dall’Università del Michigan. Ritengo questo indice molto importante in quanto ci fa capire quale potrebbe essere la dinamica dei consumi del popolo americano, che come ben sappiamo, sorregge non solo l’economia USA ma un’importanza strategica anche a livello globale. Per la cronaca proprio ieri, è stato comunicata l’ultima rilevazione di tale indice. Le previsioni erano per 82, e la rilevazione è stata pari a 80.9, inferiore alle attese. E questo va a confermare il ragionamento che vado a fare.
Bene, guardate il grafico che vi propongo. Noterete una situazione anomala che dovrebbe farci preoccupare. Non dimentichiamo che l’indice del Michigan è “anticipatore” e quindi anticipa il mercato. Dal grafico però si nota che, ultimamente questo indice, non ha fatto che scendere, Invece la borsa USA (qui prendo come riferimento il solito S&P 500) è risalita. C’è qualcosa che non funziona. Il grafico è stato costruito prendendo in considerazione un periodo abbastanza ampio, ovvero gli ultimi 10 anni. E solamente negli ultimi anni la situazione è cambiata. Forse è un’anomalia che vuol dirci qualcosa. O forse sto sopravvalutando la cosa. Certo è che se il “famoso” Mr. Smith, perde la fiducia e non consuma più, a rimetterci non è solo l’economia USA, ma quella globale.
L’indice NAHB
Ringrazio il lettore Ferra che mi ha segnalato questo indice. Ed io ne approfitto per approfondire l’argomento. Cosa diavolo è l’indice NAHB? E’ un indice che ha perso delle batoste cosmiche. Il motivo? Sentite qui: è l’indice U.S. Homebuilder Confidence, ovvero l’indice delle costruzioni residenziali USA. E può essere considerato a tutti gli effetti un “Indice anticipatore”. L’indice è stilato da Wells Fargo, una società leader nel settore. Eccovi il grafico. Non notate una certa “divergenza” tra i due indici? Qui ho preso una base dati ancora più ampia,ovvero dal 1991 ad oggi. Notate, all’inizio l’andamento è molto similare, ma poi, booom, ognuno per la sua strada. Dove sta la mia paura? Sta nel fatto che nella storia le crisi immobiliari hanno avuto effetti sul mercato non nel breve termine, ma ne medio lungo, un po’ come se si volesse dire: signori, il campanello d’allarme suona molto prima, ma molto prima. Però suona. Ognuno faccia le sue valutazioni. Ripeto, il mercato continua a non convincermi, e più vado avanti, più trovo elementi che mi mettono dei dubbi.