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Anomalie tra borse, spread, Titoli di Stato e Corporate
Che sia un mercato anomalo, beh, credo lo abbiate capito.
Tutti i giorni arriva qualche conferma che mi mette il sospetto che, purtroppo, la realtà espressa dai mercati finanziari non rispecchia la realtà vista con l’occhio dell’analisi macroeconomica.
Mettiamo da parte per un attimo i vari dati macro tradizionali.
Vi presento invece questo grafico che ho creato e che considero alternativo e interessante.
SP 500, spread 10yr-2yr, spread BAA-TNote 10 yr
Come potete vedere, il grafico è composto da tre sub-grafici:
1) Indice S&P 500 (bianco)
2) Spread tasso governativo USA 10yr-2yr (arancio)
3) Spread rendimento titolo 10 Yr Rating Moody’s BAA vs T-Note USA 10 yr
Prima di capire il grafico , notiamo il suo comportamento.
E’ evidente che fino ad un certo punto, c’era una sorta di correlazione tra questi indici.
Periodo 2003-2006: ci trovavamo con la borsa positiva egli altri due grafici erano in discesa. Il tutto rientra in una situazione di logica. Se la borsa va bene, significa che c’è maggiore solidità finanziaria e quindi i titoli corporate sono apparentemente più sicuri (e quindi si giustifica la discesa de grafico verde).
Inoltre lo sprea 10-2 scende in quanto migliora la situazione, migliora lo stato della liquidità e quindi scende lo spread perché i tassi a breve tendono ad alzarsi.
Periodo 2007-2008: primi segnali di allarme. Vedete che, con una borsa positiva, i due indicatori verde e arancio virano di brutto. Morale: il mercato obbligazionario sente puzza di bruciato (intermarket, baby!) e la curva si impenna. Nello stesso tempo gli spread corporate-governativi lievita e quindi notiamo che la borsa va da una parte e il resto…dalla stessa parte! Una correlazione che poi si rompe col crollo delle borse del 2008 e quindi tutto torna nella normalità. Gli indicato spread hanno anticipato il mercato e sono stati degli ottimi indicatori.
Periodo 2009-2010: e qui viene il bello. Guardate che succede nel 2009. Crollo delle borse, i due grafici prima descritti che si muovono in senso opposto. E poi i mercati azionari rimbalzano. Ma attenzione. Mentre lo spread corporate-governativo torna a scendere alla grande (grazie alle misure di sostegno dei governi) lo spread 10yr-2yr dei Bond Governativi USA continua a crescere.
Come mai?
Se ci ragioniamo ci possiamo arrivare. Sarebbe più corretto chiedersi, secondo me, come mai NON è sceso.
Per far scendere questo indicatore ci vogliono degli aumenti dei tassi a breve, che segnalerebbero un aumento dell’inflazione ed una ripartenza dell’economia. E invece? Sta succedendo tutto l’opposto. Lo spread sale perché non solo i tassi a breve non salgono, ma addirittura i tassi a lungo aumentano, anche a causa dei timori sul debito degli Stati.
Trovo questo scenario enormemente anomalo. Mi sta bene che questa crisi sia profondamente diversa rispetto al passato, ma ci sono delle incongruenze che porteranno, nel tempo, a necessari aggiustamenti. E se la curva “spread corporate-governativo” (verde) è comunque più legata all’equity, l’altra invece è più legata alla massa monetaria e alla liquidità presente sul mercato.
Conclusioni personali
Secondo me il grafico qui sopra parla chiaro ed in futuro questa situazione non è sostenibile. O succede il miracolo e lo spread 10yr-2yr scende di brutto, preannunciando la VERA crescita economica, oppure il mercato azionario dovrà adeguarsi e correggere in modo deciso. Sul comportamento dell’altra linea, molto dipenderà dall’ stato dell’economia, dal sentiment del mercato nei confronti dei governativi (oggi ci considera più sicuro a livello settoriale, il corporate anzichè i Titoli di Stato) e dall’andamento delle borse. Diverse variabili che, comunque sia, non lasciano troppo tranquilli per investimenti “long only” su obbligazioni corporate a lunga scadenza.
STAY TUNED!
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