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500.000.000.000 di Euro
Una manovra che non ha eguali nella giovane storia della BCE. Un aiuto al sistema bancario pari al PIL di uno stato di medie dimensioni. La cifra che la BCE ha offerto in asta al sistema bancario nella giornata di ieri ha un sapore dolceamaro. Dolce perché mette in evidenza il fatto che, se vuole, la BCE ha i mezzi e la forza per far “vedere i muscoli” e per prendere fortemente posizione a sostegno del sistema bancario. Amaro, perché fotografa la gravità della situazione che stiamo vivendo. La reazione dell’Euribor è stata immediata e le borse tutto subito hanno reagito con un impennata degli indici. Rally però destinato ad esaurirsi con la velocità di un cerino. In un amen le borse si rimangiano la performance e l’aspetto “amaro” prende il sopravvento. A poco servono le buone news che arrivano oltreoceano sugli utili di alcune società .
L’intervento per molti era sembrato risolutivo e definitivo e faceva parte di quell’accordo storico tra istituti centrali nato qualche giorni fa, in cui si ribadiva l’impegno a sostegno del sistema finanziario.
E invece….
BCE: ancora altri 150 miliardi
E’ notizia di poco fa. La BCE non si ferma, e continua nelle sue iniezioni di liquidità. Questa volta l’asta ha per oggetto denaro per un controvalore di 150 miliardi di Euro. Un altro grosso importo, che va ad aggiungersi alla cifra destinata ieri al sistema bancario pari a 349 miliardi. In tutto siamo a circa 500 miliardi di euro in soli 2 giorni.
Il motivo sarà anche tecnico (a fine anno aumenta il fabbisogno di liquidità delle banche) però la cifra raggiunta è veramente da record. E non dimentichiamo che non c’è solo la BCE che si sta muovendo. FED e BOE non sono da meno. Morale: c’è una valanga di liquidità che è stata iniettata nel sistema. Secondo voi è tutto normale?
De Benedetti: verità?
A rincarare la dose ci ha pensato ieri una vecchia volpe, l’Ing. De benedetti. Dice che da fonti affidabili è venuto a sapere di un’esposizione a sofferenze dovute ai subprime (non ancora dichiarate) pari a 340 miliardi di euro. Quindi secondo il buon Carlo siamo alla vigilia di un periodo nerissimo per il sistema bancario europeo.
Nelle sue parole poi si leggono , come sempre , valutazioni un po’ azzardate ed aggressive. E come sempre non è facile credere al 100% alle parole di un personaggio come De Benedetti. Resta il fatto che su una cosa concordo con lui. Il problema è stato sottovalutato dal sistema. Ed ora in modo disperato si sta cercando di ricorrere ai ripari. Ma forse ora è troppo tardi. Ai posteri l’ardua sentenza.