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2018: annus horribilis per gli investimenti!

Scritto il alle 14:53 da Danilo DT

Il 2018 è stato un anno molto difficile per gli investimenti. Lo sanno molto bene gli investitori e lo sanno anche molto bene i consulenti finanziari. Una cosa che mi ha sempre incuriosito, è il fatto che la maggior parte dei lettori di questo blog siano proprio dei professionisti, ovvero persone che di lavoro si prodighino nella consulenza finanziaria. Un mestiere che sta diventando sempre più complesso e che, con Mifid2 subirà un’ulteriore evoluzione.
Dobbiamo essere obiettivi (e la cosa mi è confermata da diverse email che ricevo), per i consulenti finanziari il 2018 è un anno molto difficile, attenzione, per TUTTA la categoria, in quanto quest’anno ha confermato quanto vado dicendo da…quanto tempo? Non lo so nemmeno più.

Ricordate? Grazie alla valanga di liquidità generata dalle banche centrali abbiamo vissuto la “bolla della liquidità” con un aumento dei prezzi di tutte le asset class. I bond (grazie al crollo dei tassi di interesse) e le azioni ( sia per reflazione, sia per multipli rispetto alle cedole dei bond molto più interessanti e sia perché da qualche parte si doveva investire e la speculazione ha fatto il resto…) hanno vissuto anni di gloria. Con un problema: se arrivava la più che fisiologica correzione dell’equity, se iniziano ad aumentare i tassi di interesse, se c’è un processo di “take profit” in atto…cosa proteggerà i portafogli?

Alla fine solo una cosa ha dimostrato di proteggere. Wall Street e Dollaro USA a parte, restava solo un’asset class che da tempo ho definito tale per motivi sia tattici che strategici. Ovvero la liquidità.
Quindi, amici consulenti (ma anche amici investitori), guardate questo grafico.

(…) Today’s sketch looks at a chart from Deutsche Bank showing that year-to-date, a whopping 89% of 70 different asset classes have realized negative returns in US dollar terms. According to Deutsche Bank, that is the highest percentage since 1901. I have two comments to make about this very interesting chart. First, this has without doubt been a challenging year for investors, which has a lot to do with the fact that the buffer against negative returns from less risky assets, like government bonds, remains minimal as a result of the very low interest rates. Second, because of the renewed strength of the US dollar, this year’s asset class returns are exceptionally depressed from a US dollar perspective. For example, when measured in euros the MSCI World Index is still up for the year, whereas it is down in dollar terms. (…) [Source]

Da inizio anno, ben l’89% degli asset hanno performance negativa. Un risultato così disastroso ed anomalo non si vedeva dal…ehm…non si era MAI visto! Come non si era mai visto che fino a qualche mese fa la stessa percentuale era pari ad un imbarazzante 1% (ovvero qualsiasi cosa compravate, si trasformava in soldi grazie alla formula “ti piace vincere facile?”)
Mal comune, mezzo gaudio?
In realtà questa cosa deve far pensare tutti e creare anche qualche proiezione per il futuro, perché in realtà tutto può ancora succedere. E certi eccessi probabilmente rientreranno ma vogliono anche dirci qualcosa.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

1 commento Commenta
perplessa
Scritto il 8 Novembre 2018 at 11:46

a proposito di liquidità, tutte queste banche che regalano buoni acquisto per l’apertura di un conto corrente o conto deposito, cosa nasconde?sono un po sospettosa..un cliente per esempio a fronte di un vincolo di 1000 euro, potrebbe ricevere un buono del valore 120, il 12% dell’importo che vincola,mah

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