Ululato alla luna

Scritto il alle 14:30 da Danilo DT

GUEST POST By Franco (Ottofranz). Le due M. (Mafia e Massoneria) all’interno di un sistema che non può reggere.

Tra i tanti amici del blog che commentano i miei pensieri sparsi, sommati ad altri eccellenti ragionamenti di alcuni miei compagni di ventura,  avrete sicuramente già avuto modo di leggere i ragionamenti ed anche i saltuari post di Franco, nickname Ottofranz. Lui non è un economista, ma è un commerciante che non si accontenta di subire passivamente la realtà, cerca di capire e sopratutto cerca di “difendersi” da quel mondo che ci sta, probabilmente, passo dopo passo, portando verso l’autodistruzione.

L’amico Franco, qualche giorno fa, mi ha mandato un’email molto articolata ma che mi ha fatto molto pensare. Una visione alternativa ma, credetemi, molto interessante. Ma attenzione, Franco come ho scritto prima, non si accontenta e quindi va a fondo del problema e scoprirete che…questa crisi ha basi MOLTO più radicate di quanto possiate pensare.

Grazie Franco per i tuoi brillantissimi appunti. Sono certo che i commenti e la discussione che ne scaturirà sarà accesa sicuramente.

Ciao Danilo,

proseguendo nei miei ragionamenti a voce alta mi permetto di inviarti un altro pezzo che è scaturito da una risposta (che avrebbe dovuta essere breve) al fantastico lavoro fatto da Lampo. Alla sua domanda se la crisi sia strutturale o no, mi è venuto in mente un vecchio link che avevo archiviato, datato addirittura 2003 che potrebbe permettere di avere una visione di più ampio respiro, dell’insieme del problema.

Oltre alla rilettura interessantissima di un ancora più vecchio libro ripescato dagli scaffali della mia libreria.a titolo “Soldi truccati” scritto da un certo Lombard (pseudonimo che copre un insider ) ed edito da Feltrinelli. Il sottotitolo “i segreti del sistema Sindona” chiarisce di più il titolo.
Un paio di chicche dal libro.

Cosè un impero finanziario? Una specie di licenza internazionale ad arricchirsi ai danni di chi ti crede già ricco.... La distinzione cara a Brecht, fra chi fonda una banca e chi la rapina, pur se dettata dall’apprezzabile intento di condannare il secondo atto come più grave del primo, cade irreparabilmente di fronte al fatto che si fondano o acquistano banche per svaligiarle e si svaligiano per acquistarne di nuove…

Ma le vere chicche sono altre e se riesci a trovarlo, te lo consiglio perchè assolutamente attuale. Vedrai come le uniche differenze fra l’OPA Bastogi e le vicende di Monte Paschi di Siena siano gli attori.

I metodi sempre quelli, e ti invio questo mio ennesimo ululato alla Luna, sconfortato dal fatto che il variare delle situazioni ha spostato la lancetta verso il peggio. Quelli che sembravano scandali incommensurabili, sono diventati prassi corrente ed il vedere quali complicità ad altissimo livello, anche internazionali, di primari Istituti Bancari sono rimaste del tutto impunite, ha dato l’imprimatur ad operazioni di cui noi possiamo solo vedere le conseguenze, ma che difficilmente ci indicheranno reali beneficiari e cifre. Inoltre questo sistema, che è probabilmente scaturito dall’ingordigia di singoli, si è rivelato estremamente efficace come alternativa agli strumenti di guerra per il controllo di Nazioni e di popoli., e questo non fa che aumentare la sicurezza che non ci sia volontà politica di debellalro.

Come sai sono un Commerciante prestato alla Storia ed all’Economia , e le mie lacune sono tante, quindi scuserai se qualche affermazione potrebbe peccare un po’ di ingenuità. Resta pur sempre però una visione alternativa che magari qualcuno potrebbe condividere.

Quando ho letto tutti i dati che Lampo metteva in fila con straordinaria capacità, ho cominciato a buttare giù appunti argomento per argomento . Poi mi sono venute in mente le due M e mi son reso conto che era un modo sbagliato di affrontare il problema, andando ad analizzare gli effetti senza analizzarne le cause vere.

Le due M: Mafia e Massoneria. Il fil rouge che lega e rappresenta la melassa che fa da collante alla torta intera.

M come Mafia e Massoneria

Una delle due M, la Mafia,è patrimonio nostro, ma il Sistema che ha creato è ormai diventato contiguo a tutto l’apparatik mondiale ed a tratti nella storia ( il caso Sindona ne è esempio lampante) permea grandi fette del business internazionale
Nel nostro Paese poi, la contiguità fra le due M , è ormai sfacciatamente alla luce del sole, altrimenti non potrebbero essere possibili in un momento come questo situazioni come quelle delle pensioni d’oro (VEDI QUI).

La cosa subdola è la differenza con quanto accaduto nella Storia antica , dove il Tiranno era quantomeno ben identificabile, esisteva la sicurezza che il male gli si fosse abbinabile ed attribuibile , e la sua distruzione fosse la soluzione.
Oggi manca il nemico ed il giochino è stato così ben strutturato che quando cerchi di andare a fondo, salta fuori che par di capire che tutto sommato la colpa è stata tua. Hai vissuto sopra le tue possibilità, hai votato il personaggio sbagliato , non potevi non sapere, non potevi fare diversamente , sei nato nero, non sei nato nel posto giusto,la Patria, la religione ecc. Non c’è che dire, il cervello umano è veramente una cosa sensazionale,
Certi cervelli.
Ma volendo dare una risposta alla domanda di Lampo se la crisi sia o no strutturale, forse sarebbe bene intraprendere un viaggio nella Storia americana partendo dagli esordi ed arrivando fino ai giorni nostri. Sono ormai duecento e passa anni che lo sbattere delle ali di farfalle USA determina i nostri destini, con un’accelerazione esponenziale dallo sbarco in Sicilia degli Alleati.
I Sindona ed i Gelli hanno li i loro natali.
A ben guardare si stanno verificando le situazioni , (con aspetti diversi) che portarono alla guerra d’indipendenza gli Stati Uniti,.quando gli Inglesi forzarono la colonia ad essere solo produttrice di materie prime, senza avere la possibilità di avere forza manifatturiera.
Oggi le materie prime stanno ricominciando ad essere le persone, e non è difficile intravedere in questa situazione una nuova specie di schiavismo.

Due esempio di Schiavismo

Brasile  – Cina

Rischiamo anche in Europa, vieppiù in Nazioni come Italia Grecia Portogallo ecc. che materie prime non hanno
Naturalmente nessuno lo ammetterà mai, perchè il casus belli di volta in volta cambia, l’ago della bilancia non è più il cotone, e dopo anni di petrolio con tutta probabilità sta cominciando a girare verso il gas .
Invece degli eserciti viene utilizzata la propaganda per controllare lo spirito dei sudditi. L’FMI ci viene inculcato e propinato come se fosse normale che sia così. L’orologio della Storia sta andando indietro e gli stessi USA oggi utilizzano la medicina contro la quale si erano sollevati. Ai paria di turno poi, vengono affibbiate politiche restrittive che impediscono ancor di più la crescita per mantenere dei parametri che non si capisce in base a quale motivazione vera siano stati inventati.
Andiamo con ordine.

Benjamin Franklin applicando le idee di Leibniz ( e siamo a fine 700) mise in opera il sistema economico dando mandato a Alexander Hamilton di creare la prima Banca Nazionale degli Stati Uniti.
Hamilton scriveva nel suo rapporto

…esiste la necessità di proteggersi dall’influenza straniera che potrebbe infiltrarsi nella dirigenza di una banca. Una ragionevole prudenza impedisce a tutte le persone che non siano cittadini degli Stati Uniti di diventare il governatore della Banca nazionale, o che degli stranieri non residenti possano influenzare la designazione del governatore attraverso il voto dei propri rappresentanti […].

Si deve considerare che una tale banca non è di competenza della proprietà privata, è una macchina politica della più alta importanza per lo Stato.»
Da qui ecco l’imperativo di creare in opposizione al sistema delle banche centrali private, quello di una Banca Nazionale che dia allo Stato la capacità unica di emettere del credito e, di conseguenza, di dirigere questo credito verso un’attività necessaria all’interesse generale, limitando il potere politico delle banche private.
Perchè è di questo che oggi si dovrebbe parlare. Il famoso Too Big to Fail non credo sia stato un caso e personalmente lo leggo in chiave di volontà di ribaltare quanto creato dai padri fondatori del sistema economico americano che si erano già resi conto di dove fosse il problema. E’ innegabile che oggi il potere sia delle Banche, ed era esattamente questo che si voleva evitare.

Adam Smith

La realtà economica attuale, GENERALE, sta andando verso l’abisso a causa del liberismo e del monetarismo di cui proprio Adam Smith fu l’artefice. Sarebbe bene non dimenticare che Adam Smith lavorava per il nemico. Oggi la globalizzazione è la figlia diretta di quelle idee, e il mondo alla fin fine si è ritrovato in questo pasticcio economico da cui non sa più come uscire .

Non serve neanche più approfittare delle risorse del vicino perchè gli si sono consegnati dei boomerang economici. Ti metto in condizione di non potermi pagare, salvo poi accorgermi che quando non mi paghi ho un problema anch’io. Mi vengono in mente gli attacchi navali dei romani quando i rematori, avendo affondato il rostro nella chiglia nemica, dovevano in fretta e furia invertire la marcia per non essere trascinati a fondo.

Quelle che si sono venute a creare, sono delle vere e proprie oligarchie, non dissimili da quelle dei proprietari delle piantagioni di cotone USA di fine 700. Il pericolo che ci vedo è che paradossalmente queste grosse realtà diventino nemiche della società impedendo di fatto che si sviluppino altre idee che minerebbero in qualche modo la loro supremazia.
Un esempio per tutti.

Sono sufficientemente convinto che esistano o siano stati creati progetti alternativi all’utilizzo del petrolio come energia e che siano stati regolarmente insabbiati o distrutti per non vedere minato il proprio business
Il progresso finanziario, industriale, agricolo deve essere supervisionato dallo Stato in quanto tutto deve essere al servizio della crescita e del miglioramento della qualità della vita dell’uomo e non funzionale a creare ricchezze di singoli che a quel punto avranno tutto l’interesse a mantenere lo status quo e di fatto ad ingessare la capacità della società di progredire.

La caratteristica di questo fine secolo , a differenza di quanto successo nel passato, che ha visto nel suo progredire la creazione di beni tangibili,, è stata l’invenzione del virtuale.
La finanza creativa si è immediatamente adattata ed ha creato la finanza virtuale e l’economia virtuale.
Questo nuovo passaggio rischia di far fare la figura dei dilettanti ai Sindona, Marcinkus & Co che pure vantano il primato di aver trasformato l’etica industriale del capitalista ottocentesco,(il quale di fronte al fallimento della propria Azienda si faceva saltare le cervella),in quella del Capitano d’industria ( o Finanziere ) che si ingegna di come farla fallire traendone il maggior profitto personale possibile.

Verrà il momento in cui ci si renderà conto che il virtuale di fatto non esiste e ci si sveglierà da un sogno per vivere un incubo. Perchè lo stomaco ha una fame reale che non può essere appagata da una pagnotta virtuale. 

– Non pensi che sarebbe stato compito di uno Stato vigilare su questo perchè ciò non avvenissi?

– E non pensi che sia avvenuto proprio perchè per difendere l’interesse di pochi, una nazione intera si è impegolata in una guerra (quella del Vietnam) che poi in qualche modo ha dovuto essere finanziata?

– E non pensi che proprio per finanziarla, senza averne i mezzi, si sia cominciato a distruggere tutto quanto era stato creato proprio per difendere le basi sane di un economia?

Sono profondamente convinto che i nostri ultimi guai siano cominciati da qui. La fine degli accordi di Bretton Woods, l’abbandono del Gold standard, l’utilizzo del petrodollaro con i dollari stampabili ad libitum in seguito agli accordi del 1970 tra Kissinger e Re al Saud,( in quanto solo col dollaro si poteva acquistare petrolio.) Sganciando qualsiasi moneta dall’oro, si è perduto qualunque legame con le cose materiali e con chi le produceva .L’umanità si è emancipata dalla schiavitù del metallo per sostituirla con quella della FED.

Il passo che produce il cambiamento è costituito dal fatto che non è più la classe economica dominante che decide dei modi di funzionamento dello Stato, e sceglie i Governi, ma sono questi che nominano la loro classe economica. E come vedremo il passo ulteriore (odierno) ritorna alle origini , ma con gli attori cambiati.

Le poltiche inflazioniste ed un supergoverno monetario mondiale usando l’arma del ricatto, prima con i cambi, ed oggi con le politiche dello spread e delle agenzie di rating, limita le autonomie nazionali, condiziona le scelte economiche e di fatto nomina i governi.
Difficile pensare che l’andamento dello spread di questi giorni non sia un segnale ben preciso tendente ad inviare messaggi trasversali in puro stile mafioso. A chi deve mettersi il cuore in pace e capire una volta per tutte che è finita, ed a chi vorrebbe cambiamenti epocali che sconvolgerebbero lo status quo.

Non siamo mai andati così male, non abbiamo mai rischiato la bancarotta delle nostre Banche come ora ,stiamo surclassando tutti i record storici negativi e ci vediamo premiati come se fossimo un Paese virtuoso .

Ecco quindi la risposta alla domanda di Lampo.
Qualsiasi crisi futura potrà essere scongiurata solo dalla scelta consapevole e condivisa, che è ormai indispensabile il cambio della valuta di riferimento mondiale. Anche questo problema era già stato individuato, ed il Bancor aveva visto la luce, ma le oligarchie con le famose due M si misero subito all’opera. A tratti fanno a capolino nella Storia tentativi di rimettere a posto le cose,sempre affossati dai soliti noti.

E qui la seconda risposta possibile. Solo l’etica potrebbe determinare se le crisi siano o no struttutturali, ma la Storia ci dice che Macchiavelli aveva capito in anticipo un sacco di cose
I governanti USA sono probabilmente terrorizzati dalla possibilità che cambino i rapporti con cui le Banche Centrali detengono valuta estera (. Ancora a inizio 2012 la percentuale era : 62% Dollaro Usa e 25% Euro.), ben sapendo che se qualcuno passasse all’incasso dei cambialoni FED, metterrebbe in ginocchio l’impero.
Ed in un Paese dove 9 persone su dieci posseggono un ‘arma da fuoco, diventa del tutto evidente quale potrebbero essere gli esiti di un forte turbamento dell’ordine pubblico nei confronti di un governo che non garantisca più il benessere di cui si è goduto, e che viene ormai ritenuto acquisito. Paradossalmente gli USA per garantirsi la loro pace sociale stanno mettendo il Mondo intero in condizione di vederla minata. Quello che sembrano non capire è che non sarebbero comunque indenni dagli eventi negativi che ne scaturirebbero.

La strutturalità o meno di una crisi non può quindi prescindere dai dogmi che sono alla base delle scelte che l’hanno causata. Il New Deal di Roosevelt ebbe la sua genesi nella capacità di un Presidente di far passare leggi antispeculative che infransero il potere delle Banche e delle Oligarchie, permettendo l’organizzazione di una politica di crediti pubblici che finanziarono grandi progetti infrastrutturali nel Paese .

E’ probabile che quando ci si accorgerà che i crediti vantati non potranno essere soddisfatti, e diventerà evidente che la conquista di nuovi territori necessita di una pace sociale che solo una sana economia può fornire, si ritornerà a pensare a soluzioni che già erano state adottate e che solo per biechi disegni oligarcici erano state messe nel dimenticatoio dopo averle rimosse .

Tornando al nostro piccolo cortile , le famose due M , dovranno per forza fare i conti con una non sostenibilità di un sistema che aveva funzionato quando tutto filava liscio. Questo nuovo secolo ha decretato la fine delle certezze economiche così come erano state conosciute, e i nuovi orizzonti che si sono aperti obbligheranno anche le due M a confrontarcisi. E’ possibile, me lo auguro, che proprio da questa nuova situazione nasca il seme che decreti la loro fine .
Per approfondire l’argomento segnalo questo link che mi ero conservato , e da cui ho attinto le informazioni che hanno generato il mio ragionamento.

Ciao , buona settimana

Franco

 

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13 commenti Commenta
dfumagalli
Scritto il 21 Agosto 2013 at 15:02

Sono 4 anni che vado dicendo queste stesse cose ai miei conoscenti e parenti ma loro pensano che siano farneticazioni.

In ogni caso concordo con molte cose, eccetto con la tua seppur appena ventilata possibilità di cambiare e/o migliorare la situazione.

Non capiterà. Di questi tempi non puoi più nemmeno fare una rivoluzione (l’unica cosa che probabilmente sarebbe complessivamente inutile, ma almeno cambierebbe i nomi di quelli al potere) in quanto contro chi la fai? Contro gli omini della troika? Contro le banche virtuali? Ma dove stanno? Dove le vai a prendere?

Il mondo è schiacciato sotto il dominio del denaro e questa volta hanno persino rubato la speranza ed il futuro.

caval donato
Scritto il 21 Agosto 2013 at 15:20

Solo chi saprà diversificare e convertire il risparmio potrà sopravvivere in questa giungla di castelli di carta straccia.

Scritto il 21 Agosto 2013 at 15:28

…non basterà diversificare… 🙄

caval donato
Scritto il 21 Agosto 2013 at 16:27

Dream Theater:
…non basterà diversificare…

dici di nò ? ci dovrà pur’essere un’ancora di salvezza,mica può finire il mondo. (forse)

luigiza
Scritto il 21 Agosto 2013 at 16:58

caval donato@finanzaonline,

Caval Donato ha ragione Dream Theater.
No il mondo non finirà ma é meglio seguire i consigli dati dal lettore John_Ludd in un suo comento in un post precedente qui su i&M e che riporto qui sotto:

,,,,Probabilmente piccolo (ma non troppo piccolo) è il meglio, autosufficienza agricola ed energetica, assenza di proprietà privata al di fuori dei beni personali.

Questa è al momento l’ancora di salvezza più sicura, meglio se piazzata in luogo a bassa pressione demografica e dove la natura é generosa.

Scritto il 21 Agosto 2013 at 18:51

ALLEGRIAAAAAAAAAAAA :mrgreen:

buf
Scritto il 21 Agosto 2013 at 21:18

…ed intanto anche stasera un po’ di fanta parole hanno spinto un po’ più in la l’asticella…allegria! 😆

lampo
Scritto il 21 Agosto 2013 at 22:13

Caro Ottofranz mentre scrivevo il post che ha trattato dell’economia sommersa e disperatamente cercavo e… cercavo dei dati attendibili (nel senso che incrociati fra loro fornissero un risultato vicino alla realtà) mi sono chiesto come mai sia così difficile trovare tali dati. Inoltre perché un’analisi così eccellente, come quella condotta dagli studiosi della Banca d’Italia (che credetemi mi sono letto tutta d’un fiato all’una di notte mentre scrivevo la prima parte del post!) non avesse avuto un seguito, anche dal punto di vista procedimentale per continuare a quantificare tale settore in modo da intervenire nel modo migliore.
Il sunto dello studio lo potete trovare qui (altrimenti andate alla nota n. 54 del post, puntata n. 7):
http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/temidi/td12/td864_12/td864/sintesi_864.pdf

Certo la risposta la conosci (e la conoscono oramai gran parte degli italiani) e per certi aspetti l’hai descritta bene in questo post.

L’unica aggiunta che mi permetto di fare… e che l’attuale crisi finanziaria non fa che agevolare ancora di più le due M, che così, grazie al bisogno di credito (perché manca dalle banche che sono impegnate a comprare titoli di stato come spiegato da DT e grazie anche a Draghi e ai suoi LTRO) riescono ad creare sempre maggiori intrecci nell’economia reale (li avevano anche prima), aumentando il giro d’affari, di dipendenza e di conoscenze… fino a condizionare l’operato di sempre più importanti (dal punto del ruolo istituzionale, economico, politico, ecc.).
Tanto a loro interessa non essere in prima linea, ma semplicemente giocare con i fili del teatrino e muovere a loro piacimento i fili, generando ogni volta una tragedia o commedia diversa, che allieti gli spettatori (i contribuenti italiani).

Non per niente mi ricordo anni fa, ancora prima del 2007 ci fu qualche illuminato amministratore europeo che si preoccupò proprio del fatto che, una potenziale crisi economica, avrebbe agevolato tale processo, portando flusso di capitali “nuovi” all’interno dell’economia reale.

Ecco che in questa luce si può descrivere la situazione italiana (e non solo), a cui, forse per nostra mancanza culturale, non riusciamo a ribellarci e accettiamo più o meno impassibili, finché non vanno a toccare il nostro portafoglio (oltre un certo limite… sempre che ce ne accorgiamo, visto che la stragrande maggioranza degli italiani non si crea un budget annuale… altrimenti sarebbe già scoppiata la rivoluzione).

D’altronde tanti anni fa qualcuno affermò (lascio ai curiosi capire chi è anche se la frase è molto celebre):
È un bene che il popolo non comprenda il nostro sistema economico e monetario, perché se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina

C’è qualche speranza di cambiamento?
Secondo me sì… ma bisogna crearla, aumentando la conoscenza “reale”, aiutando le persone a ragionare con la propria testa (in modo da favorire un nuovo boom economico con nuove innovazioni) e non con quella dei mass-media. Ovvio che come sostenevo tempo da in un commento, tale compito deve essere svolto oggi, in piena crisi… perché domani quando molte persone saranno più stremate ed impoverite… non facciano l’errore di scegliere le solite persone che si presenteranno come salvatori (la storia di questi ultimi anni sull’Egitto credo spieghi bene il concetto, senza nominare altri Paesi che dovevano possedere armi di distruzione di massa…).

idleproc
Scritto il 21 Agosto 2013 at 22:38

Mi piace l’ ALLEGRIAAAAA di DT…
Su di una cosa non concordo con JL, la visione neo-pauperistica…
Sono uno di quelli che è ancora convinto che il futro dell’umanità sia l’espansione razionale delle forze produttive liberate dai vari gioghi… quello attuale, ed è solo una fase storica, è il dominio dell’usura finanziaria su tutto il corpo sociale… e che blocca il processo. E’ un sistema oligarchico-mafioso. Inventeremo nuove tecnolgie, modalità di produrre energia, se avremo bisogno di altre risorse ce le cercheremo fuori dalla terra…

Bellissimo post e la risposta di Lampo, l’informazione e il far comprendere è la “chiave”.
No ho mai avuto dubbi sulla capacità degli Italiani, di tutto il popolo italiano, di reagire.
Vedete, gli Italiani sono quel tipo di gente che quando cominciano a prendere bastonate da tutte le parti diventano sempre più duri… di solito tirano a campà e hanno ragione e se ne fregano ma credo che stiano sbagliando un po’ i conti. Angli antichi romani non piaceva fare la guerra, non avevano l’ideologia della guerra fine a se stessa, era gente pratica… ma…
Per la verità conto molto anche sul popolo US, che se li stanno prendendo per i fondelli da un bel po’ di tempo e li hanno mandati a morire in giro per tutto il globo per gli interessi di quelli citati nel post del “commerciante”.
Non è ancora finita, è appena cominciata.

lampo
Scritto il 21 Agosto 2013 at 23:46

Voglio aggiungere che oggi c’è tanta disoccupazione in Italia anche perché c’è poca curiosità, voglia di imparare, probabilmente indotta da vari fenomeni, compreso l’uso ingente dei mass-media per massimizzare i profitti dell’era del consumismo nei Paesi industrializzati (parlo di “era” perché si è conclusa).

Spesso si descrive l’attuale periodo come l’era della conoscenza. Sono perfettamente d’accordo, perché non è mai avvenuto a livello storico che la gran parte della popolazione mondiale disponesse di una miriade di conoscenza a portata di clic, immediatamente fruibile e disponibile (ogni tanto mi chiedo a cosa servano ancora le scuole, visto che per certi versi le considero anacronistiche se rapportate a certi potenti mezzi di cui disponiamo… chissà per quanto).

Voglio essere più pratico e realista: pochi giorni fa molti mass-media hanno parlato del blackout di qualche minuto dei servizi di Google, riportando le cifre del 40% di traffico in meno in rete (durante tale periodo). Ma vi rendete conto della rivoluzione che tale società è riuscita a portare nelle nostre case, rendendo fruibile “gratuitamente” (anche se ad un costo in termini di profilazione dell’utente per meglio fornire sia i servizi, sia la pubblicità che diventa così “mirata”).
No, neanche quei due minuti molta gente si è resa conto… tutti a parlare delle conseguenze, della sicurezza, della privacy, del pilu nell’uovo….

Eppure a pochi è venuto in mente di imparare ad usare adeguatamente tale motore di ricerca (vero DT…). Nell’era della conoscenza è FONDAMENTALE!

Provo a essere ancora più esplicito.
Oggi c’è una miriade di disoccupati. Certo… ma c’è anche una miriade di disoccupati che non hanno voglia di imparare un nuovo mestiere! O anche semplicemente ad arrangiarsi a farsi da soli qualche cosa in maniera da valorizzare le poche risorse a disposizione. Perché vi chiederete voi?
Semplice… con tutto il sapere messo a disposizione in rete dai vari appassionati in ogni materia, compresi video che spiegano in ogni dettaglio come fare una certa cosa, dalla cucina alla sartoria, dal falegname alle riparazioni, dalla programmazione… ai plus (sia per lui che per lei) delle varie posizioni per fare l’amore, ecc.

Non c’è neanche più bisogno di conoscere un’altra lingua, visto che traduce abbastanza bene quasi tutto (io spesso leggo notizie in cinesi, svedese, greco (ci ho fatto pure un post!)… senza conoscere tali lingue!).

Un esempio pratico.
Qualche mese fa mia moglie mi dice che la lavatrice non funziona più, visto che si è bloccata mentre faceva la centrifuga (in pratica non girava il motore).
Mi chiedo? Chiamo il tecnico oppure provo ad informarmi su internet, possedendo un minimo di manualità e voglia di fare?. Era sera quando è successo… quindi provo a documentarmi su quali possono essere gli inconvenienti che bloccano la lavatrice in quel sistema. Le alternative più probabili erano: cinghia di trasmissione, scheda elettronica oppure le spazzole del motore (sono dei blocchetti di grafite con una molla).
Bene: vado in cantina, scollego dalla corrente e dall’acqua la lavatrice e ne smonto l’involucro: cinghia ok (buono stato), scheda non so (non possiedo un tester e non mi intendo molto di elettronica se non di computer, poi costa e sicuramente mi conviene cambiare la lavatrice dato che ha 8 anni) quindi mi rimane da vedere le spazzole del motore (che non sapevo neanche dov’erano o com’erano fatte).

Cerco su internet come sono fatte… e tra le varie ricerche trovo un video (per l’assistenza) che spiega come smontarle e sostituirle (tra l’altro della stessa marca della mia lavatrice, ma non il modello).
Ok… proviamo. Smonto il motore, estraggo le spazzole (ho dovuto rivedere tre volte il video per capire bene), effettivamente sono consumati e sembra che il problema sia quello.
Provo a cercare dove si comprano e quanto costano. Ho impiegato tutta la sera per capire quale sia il codice del prodotto per poi cercarlo su internet… trovato! L’indomani vado da un centro ricambi e chiedo quanto costano (5 volte il prezzo che avevo trovato su internet). Ma siete sicuri? Sì. Mia risposta: ci penso (in realtà mentalmente impreco).
Mi decido: ordino su internet (dall’Irlanda) le due spazzole. Dopo una settimana mi arrivano per posta. Le monto (rivedendo nuovamente 2 volte il video, visto che hanno un verso), rimonto il resto, controllo bene la tensione della cinghia.
Ricollego tutto e con mia moglie in parte (che mi ha dato una mano in tutta la vicenda descritta) proviamo ad azionarla e a far partire un ciclo: FUNZIONA! La presidiamo attentamente due giorni mentre funziona. Tutto ok, nessun rumore insolito. Sono passati 6 mesi ancora funziona.
Costo totale riparazione: 12€ incluse spese di spedizione.
Produce meno PIL… ma mi rende meno povero. Ho imparato una cosa nuova. Sto meglio.
Scusate se vi ho annoiato.

La macchinetta espresso per fare il caffè l’ho scelta guardando diversi video su internet per capire quale lo facesse meglio, oltre a vedere varie recensioni. Questa ricerca su internet produce più PIL…

Quindi a chi è disoccupato: inventatevi un lavoro. Ne avete tutti i mezzi! Aiutatevi fra voi e lasciate da parte l’orgoglio di dire all’altro di avere bisogno del suo aiuto. Ricordo che è finita l’era del consumismo sfrenato… e siamo entrati in quella di “sostentamento” (almeno nei Paesi industrializzati. Quindi chi si adegua vivrà meglio). Usate le vostre idee… e se non le avete… documentatevi, leggete, chiedete, incuriositevi… alla fine ne avrete tante. Scegliete quella più adatta e fate un piano di sviluppo aiutandovi con altri. Poi se ci credete veramente… non fermatevi più finché non l’avete realizzata (e saltate tutti gli ostacoli… anche chi vi dirà che è impossibile).

E nato il PageRank. Viva il PageRank! 😯

lampo
Scritto il 22 Agosto 2013 at 00:04

Dimenticavo: avete capito qual è l’ancora di salvezza?
E’ vicino a noi, fa parte di noi, siamo noi stessi, la nostra mente… e tutto ciò che può creare… nel bene e nel male, durante la sua esistenza. Poi… non conta più, forse solo per chi rimane…

ottofranz
Scritto il 22 Agosto 2013 at 00:35

lampo,

Sempre nel famoso libercolo che se trovi ti consiglio davvero di comprare, ieri leggevo in riferimento alle pensioni…

settembre 1979 elenco di enti pubblici che hanno depositato soldi presso Banca Privata Finanziaria (Sindona) già sede di Credicomin (in liquidazione coatta Presidente Junio Valerio Borghese)

INPS CC 1/31679
INA CC 1/30540
INAIL CC 1/31671
INPDAI CC 1/31675

poi Istituto Previdenziale giornalisti ecc. ecc. anche la mia ENASARCO (all’epoca facevo il Rappresentante e mi son visto rubare tutto – ed erano tanti ! ) ha fatto parte dei giochini del Prestigiatore e dei suoi depositi fiduciari che speculavano in valute

beh per una nota di speranza ( non per le prossime generazioni 🙂 )

http://www.blitzquotidiano.it/rassegna-stampa/financial-times-capitalismo-italiano-finita-salotto-buono-1647431/

oppure anche

dai su …s’è scherzato

http://www.blitzquotidiano.it/economia/derivati-comuni-italiani-autotutela-contratti-876847/

Ps

Anch’io ho usato la rete per la soluzione di un problema.

La nostra femmina di Pastore Tedesco doveva partorire e ho trovato un filmato .Con mia moglie ci siamo attrezzati tipo piccolo chirurgo e quando ci siamo presentati abbiamo trovato ad aspettarci 7 cuccioli allineati e perfettamente pulti 😀 :mrgreen: 😀

ottofranz
Scritto il 22 Agosto 2013 at 07:22

mi ha fatto molto pensare questa notizia.

http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/in-ospedale-per-una-pompa-doppia-una-17-enne-fa-sesso-orale-a-un-61477.htm

Il paradosso è che sembrerebbe venire indicato come colpevole il diffusore della foto (addirittura per materiale pedo – pornografico) mentre la cosa più logica e cioè l’incriminazione dei due per atti osceni in luogo pubblico,non viene neanche menzionata.

Non può non venirmi in mente un vecchio pezzo che potete trovare a questo link

http://www.nexusedizioni.it/geopolitica/i-piani-del-nuovo-ordine-mondiale/

andando a leggere la voce “Contenuti”

Da approfondimenti fatti devo dirvi che sono giunto alla conclusione che nel tutto ci siano alcune forzature, è tuttavia interessante leggere i punti alla luce di quanto un famoso”Spin Doctor” come Daniel Boorstein già nel 1967 spiegava su Fortune che la democrazia politica doveva essere cambiata in una «democrazia dei consumi».

Egli spiegava come

«Una comunità di consumi è fatta di gente che sente di avere comuni interessi e comuni preoccupazioni che vengono dal consumare lo stesso genere di oggetti ». La comunità dei consumi è democratica.,è la Grande Democrazia del denaro». Le comunità dei consumi accettano volentieri gente di qualunque razza, provenienza, occupazione e livello di reddito,purchè possa pagarsene l’accesso».

In questo senso le battaglie del 68 possono essere lette non in chiave politica, ma in chiave sociologica, nel senso che la rivoluzione non fu volta alla presa di potere , ma al cambio di mentalità.

Sembrerebbe che tutto questo sia distante dall’economia, ma se ci fate caso il passo è breve.

La mia sensazione è che se non ritorniamo ai vecchi valori che hanno regolato in modo sano la società andremo incontro all’implosione

Questo cambio di mentalità che ci viene propinato ogni giorno ci farà fare la fine della rana bollita

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