Odyssey Dawn: in Libia è guerra

Scritto il alle 15:56 da Danilo DT

Purtroppo me lo sentivo. L’attacco alla Libia era la logica conseguenza degli incontri fatti negli ultimi giorni. E nelle ultime ore si è capito che qui si fa sul serio…

Raid su Tripoli fino all’alba; una base aerea colpita da 40 bombe sganciate dagli stealth, gli aerei Usa “invisibili” ai radar; nuove incursioni aeree francesi. Prosegue in Libia la «Odyssey Dawn», l’operazione militare della coalizione internazionale. (…)  L’offensiva della coalizione va avanti. Un aeroporto libico è stato attaccato da bombardieri stealth B-2 Spirit, aerei Usa invisibili ai radar. La tv americana Cbs ha detto che i tre velivoli hanno lanciato 40 bombe contro una non meglio precisata base aerea libica. Secondo la stampa inglese, inoltre, tra gli obiettivi colpiti nei primi raid di «Odyssey Dawn» ci sarebbe un aeroporto vicino a Tripoli usato per i voli dei fedelissimi del regime., preso di mira proprio per impedire agli uomini di Gheddafi di fuggire. (Source)

Gheddafi, come temevo, indirizza la guerra su coordinare religiose, cercando l’appoggio dell’estremismo islamico:

«La nostra terra sarà un inferno per voi». Ancora un messaggio e ancora minacce da parte di Muammar Gheddafi contro la coalizione internazionale che sta attaccando la Libia. «Tutto il mondo vede – ha detto il Raìs in un discorso trasmesso dalla tv di Stato – che è in corso una crociata contro il mondo islamico e la Libia in particolare». Gheddafi si è rivolto ai Paesi della coalizione chiamandoli «barbari». «Vi sconfiggeremo – ha promesso -, non potete nascondervi dietro i vostri missili e dietro le vostre navi, siamo aggrappati alla nostra terra». Il Colonnello ha spiegato che «tutto il popolo libico è in armi» e dunque pronto «a una guerra lunga». «Voi non ne avete la capacità, pensateci» ha avvertito il Raìs. (Source)

Credo sia sufficiente per ognuno di noi, seguire le ultime news dai canali media più classici, e anzi invito i lettori ad aggiornare direttamente nei commenti ( o anche via email, poi farò il possibile per inserire eventuali hot news direttamente in questo post) sui fatti salienti più importanti o, ancor meglio, su eventuali tematiche o discorsi che in Italia vengono un po’ trascurati, alcuni volutamente (per il quieto vivere della popolazione?).

L’attacco alla Libia

E proprio a questo proposito, un piccolo approfondimento. Un amico lettore, che spesso trovate nei commenti con nickname “Lampilux”, mi riferisce in merito ai rischi che corriamo noi italiani. Si è tanto parlato in merito alla gittata dei missili libici e sul fatto che gli stessi non sono sufficientemente “a lunga gittata”. La verità è che nessuno sa con esattezza lo stato dell’armamento libico.

Sembra infatti che la Libia abbia fatto approvigionamento negli ultimi anni da paesi come Corea del Nord e Russia, e forse Pakistan , Iran e Siria. Se andate a vedere le armi che sono a disposizione di questi paesi (Cliccate Qui !), vedrete che non c’è da stare molto tranquilli.

La cosa che deve quindi preoccupare è , per noi Italiani, il fatto che la vicinanza alla Libia potrebbe essere causa di un possibile attacco missilistico, e poi soprattutto il fatto che si possono crearsi a livello globale, dei nuovi blocchi, con paesi come Pakistan, Iran e Corea del Nord che corrono in soccorso al Colonnello e che scatenano una guerra non più localizzata solo al nord Africa.

Come vedete, i nostri timori espressi in tempi non sospetti, si sono avverati.
E una nuova guerra, con oggetto principale, ovviamente come con l’Irak, l’interesse per il petrolio, è ormai alle soglie. E per l’Italia, soprattutto, visto che il 25% delle esportazioni petrolifere sono fatte proprio dall’ENI.
La risoluzione ONU, come ben sapete, è stata espressa con voti variegati…

It’s quite interesting that UN resolution 1973 had 10 votes in favor, zero against it, and five abstentions. These came exactly from the four BRIC countries (Brazil, Russia, India, China), plus Germany. Brazil and Germany had voiced their deep skepticism over military action for days, preferring a diplomatic solution; but in the case of Russia, India and China, other (energy) motivations may have been at play. The top four BRICS members (the other is South Africa, which voted for resolution and formally joins the expanded group in April) tend to coordinate their voting in every major decision. (Source)

Come potete vedere, i voti tattici sono chiari, gli interessi economici sono fortissimi. Anche perché gli esiti di questa guerra possono rivoluzionare completamente l’economia libica e…non solo quella! (Vedi questo interessante articolo di Bloomberg)

(…)His threat to bring China into the energy business that Italy has enjoyed for five decades may reshape the economic map of the country holding Africa’s biggest oil reserves.
“If Qaddafi wins, Libya will look to the east for support,” said Shadi Hamid, director of research at the Brookings Institution’s Doha Center in Qatar, in a telephone interview. “Western companies won’t get back in any time soon and won’t be able to invest. The Libyan economy will be devastated for years.” (…) (Source)

http://www.youtube.com/watch?v=-6W_lgXEf48

Quindi, in conclusione, siamo solo all’inizio di una crisi che è partita dalla Tunisia, per poi passare dall’Egitto, e al Bahraine poi…chissà… Perchè non Siria e poi Iran?
Sempre l’amico Lampilux nella sua email chiude dicendo: “…in fondo che siamo? Siamo solo carne da macello…”.
Chiusura molto dura ma ahimè realistica. Carne da macello da sacrificare all’altare degli interessi economici, come ogni vera guerra che si rispetti. E questa è VERA guerra. Aspetto nei Vs. commenti pareri ed aggiornamenti sulla situazione. Un abbraccio a tutti.

Allegato: LA VIA DEL PETROLIO LIBICO

STAY TUNED!

DT

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8 commenti Commenta
wild weasel
Scritto il 20 Marzo 2011 at 16:28

La vedo difficile che paesi come Iran o Pakistan si mettono a soccorrere il Colonnello, Iran e Libia sono agli antitesi sull’islam, Pakistan è cmq un alleato Americano.

Sul pericolo di Gheddafi verso di noi, il rischio è veramente minimo, anche se lanciasse degli scud verrebbero intercettati nel mediterrano dalle forze alleate.

il vero problema che vedo io è che gheddafi è ancora troppo forte in casa sua, non c’è una reale opposizione pronto a buttarlo a gambe all’aria e lo dimostra il fatto che nella capitale non ci sono stati veri disordini e ora le zone fuori dal suo controllo sono solo a bengasi.

Non so dove vogliono andar a parare i francesi e americani ma non c’è nulla che fa presagire per il meglio e non sono certo un po’ di bombe che piovono dal cielo a spaventarlo.

E poi resta la sensazione che per noi Italiani le mosse francesi non porteranno nulla di buono per i ns interessi in loco.

Scritto il 20 Marzo 2011 at 16:35

Ohhh chi si vede… buongiorno WW!
Certo, quanto dici è condivisibile. Io però a questo punto non mi sorprendo più di nulla, visto che il conflitto sociale ed economico non è più localizzabile in un un’unica area geografica. Speriamo nel buon senso delle persone, sempre se ancora ce n’è…

vento maestrale
Scritto il 20 Marzo 2011 at 17:51

Certo è curioso che la Francia bella zeppa di nucleare si butti a pesce sulla Libia proprio adesso… al di là del fatto che Gheddafi sia una dei peggiori dittatori africani (anche se tanti altri ci sono che passano sotto silenzio o quasi), la sensazione è che i grandi occidentali in crisi cerchino qualche osso da spolpare: guarda caso ne restano fuori i BRIC e la Germania che di ossi da spolpare non hanno bisogno.
L’Italietta, con tutti i PIGS, si accoda facendo il voltafaccia all’ex amico del Trattato di pochi mesi fa.
Ma il Gheddafi gioca il tutto per tutto forse perché sa che i volenterosi non reggono a lungo, politicamente è troppo instabile la situazione mondiale.
Speriamo bene….perché se la cosa si prolunga la vedo brutta e non certo per i pericoli che possono provenire dalle forze armate libiche.

paolo41
Scritto il 20 Marzo 2011 at 21:09

Non ho capito tanto bene chi sono i cosidetti “ribelli” che confrontano Gheddafi; a parte qualche vecchio fuoristrada munito di mitragliatrice e due o tre contraeree che sparano in aria per farsi riprendere dalle TV, finora abbiamo visto qualche sparuto “beduino” che definire buzzurro è quasi un complimento , ma non mi sembra che ci sia un chiaro gruppo politico che si qualifica come l’antagonista del rais (solo nella Cirenaica ci sono una dozzina di tribù che non si sopportano l’una con l’altra). In compenso Al-Jazera continua la sua campagna mediatica parlando di stragi di migliaia di civili che…. non siamo riusciti a vedere nei servizi TV (nonostante Bengasi sia in mano ai ribelli), cosi come ha sostenuto (e molto probabilmente aiutato a coordinare) tutti i moti “para-rivoluzionari” che hanno toccato ultimamente nord-africa e medio-oriente.
In compenso abbiamo avuto occasione di vedere, tramite la TV italiana, giovani virgulti libici, che invece di combattere il despota, hanno preso l’occasione al balzo e se la sono svignata dalla amata patria per cercare vitto e alloggio e magari lavoro (inesistente) in Italia; ma, oltre a tutto, si sono fatti passare per tunisini perché avevano paura a qualificarsi come libici!!!! Questi sono i “carbonari” del …risorgimento libico….
Sia ben chiaro, lungi dal difendere Gheddafi , che è uno dei più viscidi e abietti despoti che sono proliferati nell’ultimo trentennio, ma non possono raccontarci che questa volta il beduino per eccellenza non sia cascato nella più bella trappola tesagli dalla “realpolitik” occidentale, con Sarkozy e inglesi in testa (e l’Italia deve stare attenta a non fare la fine di …Mattei, per quanto riguarda il futuro approvvigionamento del petrolio).
Il timore che la “no-fly-zone” si tramuti in un’altra palude tipo Iraq o Afganistan è molto elevato:
già si sollevano obiezioni che per difendere i civili di Bengasi le forze occidentali stanno uccidendo …..i civili di Tripoli. Forse sarebbe meglio che Sarkozy e Cameron rivedano la loro voglia di protagonismo (per nascondere le loro mancanze politiche interne) e si apra un dialogo per trovare soluzioni diverse, perché l’intervento militare trova contrari la maggior parte delle nazioni e tutti coloro che, in questo mondo, hanno ancora un minimo di buon senso.

Scritto il 20 Marzo 2011 at 21:55

Paolo, quando dici “i cosidetti “ribelli” che confrontano Gheddafi; a parte qualche vecchio fuoristrada munito di mitragliatrice … ” sintetizzi esattamente come stanno le cose. Questo è un nuovo Irak…. 🙄

lampo
Scritto il 20 Marzo 2011 at 22:03

Per chi vuole esaminare gli armamenti missilistici della Libia la seguente pagina… è di nuovo disponibile:
http://www.globalsecurity.org/wmd/world/libya/missile.htm
Troverete anche qualche informazione sui vari Paesi che hanno… collaborato al loro arsenale militare…

lampo
Scritto il 20 Marzo 2011 at 22:14

Aggiungo che mi sembra non casuale l’intervento “frettoloso” in Libia… proprio poco dopo il terremoto in Giappone ma sopratutto dopo la ridiscussione del nucleare come fonte di energia a livello mondiale.
Guardate le tabelle riportate in queste pagine… e capirete che probabilmente una motivazione è la necessità di sostituire nei prossimi anni la mancata produzione di energia elettrica dal nucleare con altre fonti: tra le quali si inizia con il petrolio.
http://www.world-nuclear.org/info/inf01.html
pensate solo a come l’incidente giapponese cambierà i dati di questa tabella previsionale (c’è anche l’Italia):
http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html

lampo
Scritto il 20 Marzo 2011 at 22:18

Alla fine i veri fautori della guerra… siamo anche noi…che abbiamo bisogno di tali risorse energetiche per mantenere il nostro tenore di vita, assieme al sistema economico attuale.
Mi rendo conto che sono parole forti…ma è così purtroppo 😕

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