ITALIA e il taglio del rating di MOODY’S: il downgrade, la minaccia, la ricetta

Scritto il alle 16:13 da Danilo DT

Il rating per l’Italia è cambiato per Moody’s. Restiamo però investment grade e l’outlook ci viene lasciato neutrale. Nel male, credetemi, poteva andarci molto peggio. Quanto ha fatto Moody’s è probabilmente il minimo sindacale, probabilmente perché il DEF è ancora in fase di “elaborazione” e potrebbe essere rivisto.
Ora lunedi sarà il giorno dello spread. Tutti con gli occhi puntati sul differenziale tra il BTP italiano e il Bund tedesco, il più comune indicatore che rappresenta, infatti, la percezione che gli investitori hanno sulla solvibilità di un Paese.
Per la cronaca vi ricordo che se le agenzie di rating abbassano ancora di un altro livello la valutazione del nostro Paese la BCE non può più acquistare titoli di Stato. Ma non solo. Pensate a tutti quei prodotti finanziari che sarebbero costretti di liquidare tutti gli asset italiani, diventati in un amen dei “titoli spazzatura” (junk bond).
Ma tutto questo lo vedremo nelle prossime ore. Intanto però vi consiglio di leggere con attenzione le motivazioni di Moody’s.

(…) Due i fattori chiave: la manovra di governo, che punta a decifit di bilancio più elevati nei prossimi rapporto debito pubblico/pil che secondo i tecnici dell’agenzia probabilmente si stabilizzerà sempre nei prossimi anni attorno al 130%, contrariamente alle ipotesi previste di riduzione. Ma non solo: con l’andamento del debito pubblico soggetto a prospettive di crescita deboli, il rapporto debito/pil potrebbe ulteriormente aumentare. (…) [Source] 

Ma questo era intuibile. Ma ecco l’elemento più importante.

(…) Quanto all’outlook stabile, secondo Moody’s riflette i punti di forza del Paese: dal’economia ampia e diversificata agli ingenti avanzi delle partite correnti, agli investimenti internazionali nel Paese, all’alto livello di ricchezza delle famiglie italiane potenziale cuscinetto e fonte di possibile finanziamento per il governo. (…)

Avete letto bene il motivo per cui l’outlook è al momento stabile? Il perché lo raccontavo qualche giorno fa in questo post (CLICK HERE):

Ma non solo. Perchè Moody’s non parla dei CIR ma di un’altra cosa che sicuramente avrete già indovinato. Ora credo sia chiaro a tutti che il Governo, su invito delle grandi istituzioni internazionali, già sta pensando a qualcosa di invasivo. No, non pensate ai CIR. Ma a qualcosa di molto più strong.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

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10 commenti Commenta
pdf79
Scritto il 20 Ottobre 2018 at 16:46

Lo dico io Patrimoniale.
Detto questo caro Danilo che facciamo ristrutturiamo come la Grecia e poi rimaniamo nell’ euro? Usciamo e paghiamo così ci leviamo il leggendario vincolo esterno e riprendiamo le leve valutarie monetarie e fiscale.
Perché per me uno shock è salutare fossimo rimasti in anestesia fra qualche tempo ci avrebbero fatto fare lo stesso la patrimoniale abbettevamo per qualche anno il debito e poi non crescendo sarebbe aumentato nuovamente. Al governo saranno incompenti ma per me i “competenti” sono dei liquidatori prezzolati che di noi se ne fregano.
Sono dell’ idea che il secondo scenario è quello voluto e più probabile . Saluti

perplessa
Scritto il 20 Ottobre 2018 at 18:18

ma è attendibile quello che dice questa Castelli? adesso pare pure sia il capro espiatorio della manina, leggendo qua e là, e il curriculum?quello che c’è scritto su wikipedia è tutto un programma. sti “cittadini” han fatto carriere fulminanti e poi..https://it.wikipedia.org/wiki/Laura_Castelli

Scritto il 20 Ottobre 2018 at 21:40

Non ricordo dove lo lessi ma a quanto pare se fosse rimasto lo status quo, quindi, senza puntando ad un rapporto debito/pil del 1,6, l’italia nel 2023 sarebbe arrivata ad un 117 % contro un 132 % attuale. In pratica nel 2023 saremmo diventati un paese “quasi normale”. È questo che mi fa rabbia. Qualche altra anno e saremmo rientrati in gioco.

draziz
Scritto il 21 Ottobre 2018 at 08:18

La scorsa settimana ti ho scritto a proposito di…acquisto forzoso di titoli di Stato, i “nostri” BTP, dalla sera alla mattina.
Una volta che lasci il tuo denaro sul c/c di banca… tecnicamente non è più tuo; lo hai prestato al sistema ed il sistema ne fa uso.
E poi, un giorno, te lo renderà, forse…
Già oggi devi motivare sia il motivo del versamento che quello del prelievo.

Comunque, non saranno veri e propri BOT o BTP ma qualcosa di affine che potrai anche utilizzare per fare la spesa ed acquisti in generale, come se fosse denaro liquido.
Ti ricordi i mini assegni degli anni ’70?
Prova a pensarci…due piccioni con una fava…

draziz
Scritto il 21 Ottobre 2018 at 08:19

pig_org@fi­nan­za,

Siamo ancora in gioco: al tavolo da poker ci vuole sempre un pollo da spennare…

alplet
Scritto il 21 Ottobre 2018 at 10:05

Lo sbocco più naturale è obbligare i soggetti ad acquistare titoli di stato italiani in una percentuale (chessoio il 10%, per esempio) in proporzione alla propria ricchezza finanziaria. Non dovrebbe essere un esborso enorme, credo.
Il mercato potrebbe rimbalzare.

ben
Scritto il 21 Ottobre 2018 at 14:58

È perché non stampare 80-100 miliardi di crediti fiscali così ripartirebbe l’economia senza problemi con la Bce

kociss01
Scritto il 21 Ottobre 2018 at 17:11

per­ples­sa@fi­nan­za,

se vuoi sapere cosa pensa e dice costei ascolta questo sproloquio….

YOUTUBE.COM
I deliri di Laura Castelli (M5S)
Laura Castelli ad Agorà spiega, a modo suo, come funzionerà il reddito di cittadinanza.
PURTROPPO ERA COSI’ INTELLIGENTE CHE HANNO PENSATO BENE DI RIMUOVERE IL VIDEO !!! accidenti a me potevo scaricarlo te lo avrei inviato volentieri…

ndf
Scritto il 22 Ottobre 2018 at 11:53

Provate ad immaginarvi questo governo che mette una tassa patrimoniale!!! Ma fammi il piacere, sarebbe come suicidarsi, buttare via anni di lavoro che hanno portato ad un consenso di oltre il 60%. Siete fuori dal mondo, Sig. Danilo sta facendo del terrorismo psicologico. Concordo con Aplet invece che in qualche modo sarebbe possibile impiego percentuale del risparmio in titoli di stato, ma questo dovrebbe essere inserito in un contesto di equità fiscale e di cambiamento. Se si vede un po’ di giustizia e di orgoglio nazionale contro questi stronzoni tipo MoscoWC io sono pronto a fare la mia parte ma non sono più disponibile a farmi prendere per il culo da gente tipo il Bomba che va alla Leopolda a sparare cazzate.

Scritto il 28 Ottobre 2018 at 00:29

A proposito di PATRIMONIALE…
I CRUCCHI sono in vena di buoni consigli.
“Patrimoniale” al 20%, il piano della Bundesbank per dimezzare il debito italiano

http://amp.ilsole24ore.com/pagina/AECNJyWG

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