Deutsche Bank: se arriva il danno, sarà una beffa

Scritto il alle 12:07 da Danilo DT

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Siamo onesti, quanto qualcuno ti addita come inferiore, reagisci con rabbia e cerchi di giustificarti, illustrando la tua NON inferiorità. Se poi questo qualcuno si dimostra lui inferiore, allora parte quasi lo sfottò.
Quanto è avvenuto con i tedeschi negli ultimi mesi è abbastanza simile a quanto vi ho descritto. Qualche esempio. La vicenda Siemens prima, Volkswagen e poi Deutsche Bank hanno dimostrato che la perfezione tedesca è ben lontana da essere impeccabile.
Quindi in questi giorni è stato fin troppo facile “sparare sulla Croce Rossa” o se preferite sul quadratino di DB. Addirittura in alcuni ambienti ho sentito frasi del tipo: “ fallissero loro e la loro banca del pettine”.
Ok, prendiamo queste affermazioni come frasi da stadio, ma vorrei ricordarvi, cari lettori, che Deutsche Bank è veramente too big to fail. E se caso mai diventasse insalvabile, allora signori, ci sarebbe ben poco da godere.

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E’ certo che DB finirebbe all’inferno, si trascinerebbe tutto il sistema bancario tedesco, e a ruota quello francese ed italiano. Una catastrofe che diventerebbe la Caporetto della finanza, un qualcosa di inimmaginabile che non permetteranno mai. Pensiamo piuttosto cosa deve succedere per “mettere in sicurezza” la banca tedesca, ma non solo lei. Tutti guardano al colosso teutonico ma non c’è solo DB, non dimentichiamolo mai. Il grande rischio è che, per salvare le banche, bisognerà di nuovo arrivare al solito metodo. Sarebbero i contribuenti a pagare. Ma quali? Solo quelli tedeschi? Temo proprio di no. DB come detto è “too big to fail” e quindi è sicuro che i rattoppi dovranno arrivare con il contributo di TUTTI i paesi membri.
Quindi non sarebbe solo il danno, ma anche la beffa che ne consegue. E allora permettetemi di fare il tifo per DB, ma non perché mi stanno particolarmente simpatici i tedeschi (anzi…) ma perché se saltano loro, saltiamo (e paghiamo) anche noi.

La replica di Deutsche Bank: SIAMO SOLIDI COME ROCCE!

PS: il fatto che la direzione della banca da lunedì abbia deciso di intensificare le comunicazioni ufficiali sulla salute di DB, non è un bel segno.

(…)  Il timore è che qualsiasi recupero del titolo potrebbe essere preso come pretesto per chiedere un altro aumento di capitale. (…)

Il comunicato sostiene che il colosso ha risorse più che sufficienti per ripagare gli interessi sui prestiti di quest’anno (350 milioni di dollari) e del prossimo, aggiungendo che nel 2017 la liquidità disponibile dovrebbe essere 7,5 volte maggiore delle cedole da pagare, senza contare i guadagni previsti quest’anno e i proventi dalle vendite di asset previsti. Tutto ciò è importante da comunicare, ora che la banca ha bisogno di vendere ancora più bond. (Source)

Ma, se la situazione di questa banca non fosse un problema, queste affermazioni non sarebbero necessarie. Ecco quindi il motivo VERO della dichiarazione, non far calare la fiducia nei confronti dell’istituto di credito tedesco. Anche perchè se il sistema chiude i rubinetti a DB, a quel punto il rischio default diventa concreto. Ma lo avete capito, spero. è un evento che non conviene proprio a nessuno.

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Danilo DT

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10 commenti Commenta
aorlansky60
Scritto il 10 Febbraio 2016 at 15:15

certo che, alla luce di quanto avviene, c’è da rimanere un poco perplessi sul fatto che i tedeschi – per primi – non hanno mai acconsentito alla creazione di un organismo unico riconosciuto a livello europeo, atto a garantire la piena solvibilità dei titoli pubbl dell’intera area euro, mentre non rifiuterebbero affatto -anzi lo richiederanno- contributi da parte di TUTTI i paesi membri a salvare la loro Deutsche Bank, nel caso necessitasse…

eh, non c’è niente da fare, questa unione europea è assai bella nello spirito e in teoria, ma di fatto e in pratica funziona a pieno regime a trazione tedesca… nessuna sorpresa : da che mondo è mondo, negli affari umani, in qualsiasi tipo di associazione grande o piccola che sia, è sempre [e sempre sarà] il socio maggioritario più FORTE a dettare le regole.

aorlansky60
Scritto il 10 Febbraio 2016 at 15:29

@ DT

“Ecco quindi il motivo VERO della dichiarazione, non far calare la fiducia nei confronti dell’istituto di credito tedesco.”

Infatti;
quello che stanno facendo -tramite le loro dichiarazioni tese a calmierare gli umori- gli alti vertici tedeschi (l’ad di DB e il min dell’economia tedesco Schauble) corsi al capezzale della corazzata tedesca in cattive acque, è anche l’unica cosa che possono fare [dall’alto della loro posizione ritenuta autorevole e quindi credibile] perchè non solo loro, ma piano piano il mondo intero inizia a prendere coscienza di una situazione tutt’altro che tranquilla in fatto di cartaccia varia inserita a bilancio che questa banca si porta dentro in pancia, quindi proprio per questo devono cercare in tutti i modi di tranquillizzare operatori e mainstream, finchè riescono…

in realtà è buffo, perchè [quasi]tutto il mondo sa che siamo seduti sopra una micidiale polveriera di debiti e di derivati, eppure periodicamente le parole che escono dalla bocca di questi personaggi -draghi yellen & c- costituiscono un “tocca-sana” con effetto placebo che vale più di qualsiasi dato [buono o cattivo che sia] che esce dall’economia reale, questa è ormai la situazione in cui viviamo e alla quale dobbiamo abituarci.

Attenzione comunque : al tempo, tutti gli abitanti locali davano per scontato, raccontandosela e scherzandoci sopra gli uni con gli altri, che la diga del Vajont era destinata a “venire giù”; finchè accadde per davvero (non venne giù la diga, ma qualcos’altro di ancora più devastante per gli effetti letali che causò).

Date le cifre e le stime in gioco sul volume di derivati sparsi per il mondo, c’è da sperare che il sistema abbia approntato le sue brave “contromisure”, nel caso “la diga venga giù per davvero” improvvisamente…

Scritto il 10 Febbraio 2016 at 15:52

Chissà se tutto quanto sta accadendo riesce a far capire ai governanti di Bruxelles quanto è ancora debole questa UE sotto tutti gli aspetti, portando a qualche intervento più concreto… ne dubito…

idleproc
Scritto il 10 Febbraio 2016 at 17:29

Coraggio, oil e risorse permettendo, prima o poi ripartirà un altro ciclo lungo (forse l’ultimo di questo sistema).
I russi hanno detto no, i cinesi anche ma ci sta tutta l’Africa e il Sud America ancora da devastare, oltre che a casa ovviamente.
Per cui… se prendono ancora per un po’ a calci il barattolo riassorbono col ripartire del ciclo un po’ di spazzatura… senza produrne altra… e il “sistema” economico reale riesce a ristrutturarsi nonostante le banche centrali… il gioco continua.
In effetti in linea teorica e pure pratica, per chi li vuol fare, è questo il monmento dei buoni affari.
… e per chi non ne ha voglia, di godersi la vita.

gainhunter
Scritto il 10 Febbraio 2016 at 19:04

Lehman Brothers è fallita, e siamo ancora tutti vivi, a parte quelli che si sono suicidati per l’austerità montiana made in Germany (R.I.P.).

L’Europa guidata dai Tedeschi ha voluto il bail in, e che bail in sia: se la salvino loro la loro bella banchetta, così come i Francesi le loro banche “modello” (secondo Renzi), che noi ci salviamo le nostre. Quanto pesano le sofferenze nette italiane e quanto pesano le porcate nette del trio F/D/UK?

Dopo aver preso i nostri soldi per farsi pagare i loro crediti verso Grecia e Portogallo, dopo aver preso i soldi degli Americani con il TARP, ora vorrebbero che tutti noi pagassimo ancora per salvare le loro TBTF? Non hanno voluto gli eurobond per non pagare per gli altri e per evitare il moral hazard? E il moral hazard per loro non vale? Chi garantisce che una volta salvate non continueranno a fare quello che hanno sempre fatto, e che hanno dimostrato di aver già continuato a fare dopo il 2008?

Ma che muoia Deutsche Bank con tutti i filotedeschi, quelli che “tanto io ho i soldi in Deutsche Bank, mica in una banca italiana”!

In Italia c’è troppo risparmio e troppo debito pubblico? Questo è il nostro equilibrio (era, vista la diminuzione dei risparmi), che piaccia o no, non possiamo permetterci di bailouttare, un’altra volta, le banche degli altri.

E allora, fallirà Deutsche Bank? No, hanno fatto il bail in apposta. Evviva il loro bail-in!

I wanna see Deutsche Bank Run in Italy!

Scritto il 10 Febbraio 2016 at 23:15

Deutsche Bank non fallirà, tranquilli….

kry
Scritto il 11 Febbraio 2016 at 00:28

gai­n­hun­ter:
Leh­man Bro­thers è fal­li­ta, e siamo an­co­ra tutti vivi, a parte quel­li che si sono sui­ci­da­ti per l’au­ste­ri­tà mon­tia­na made in Ger­ma­ny (R.I.P.).

L’Eu­ro­pa gui­da­ta dai Te­de­schi ha vo­lu­to il bail in, e che bail in sia: se la sal­vi­no loro la loro bella ban­chet­ta, così come i Fran­ce­si le loro ban­che “mo­del­lo” (se­con­do Renzi), che noi ci sal­via­mo le no­stre. Quan­to pe­sa­no le sof­fe­ren­ze nette ita­lia­ne e quan­to pe­sa­no le por­ca­te nette del trio F/D/UK?

Dopo aver preso i no­stri soldi per farsi pa­ga­re i loro cre­di­ti verso Gre­cia e Por­to­gal­lo, dopo aver preso i soldi degli Ame­ri­ca­ni con il TARP, ora vor­reb­be­ro che tutti noi pa­gas­si­mo an­co­ra per sal­va­re le loro TBTF? Non hanno vo­lu­to gli eu­ro­bond per non pa­ga­re per gli altri e per evi­ta­re il moral ha­zard? E il moral ha­zard per loro non vale? Chi ga­ran­ti­sce che una volta sal­va­te non con­ti­nue­ran­no a fare quel­lo che hanno sem­pre fatto, e che hanno di­mo­stra­to di aver già con­ti­nua­to a fare dopo il 2008?

Ma che muoia Deu­tsche Bank con tutti i fi­lo­te­de­schi, quel­li che “tanto io ho i soldi in Deu­tsche Bank, mica in una banca ita­lia­na”!

In Ita­lia c’è trop­po ri­spar­mio e trop­po de­bi­to pub­bli­co? Que­sto è il no­stro equi­li­brio (era, vista la di­mi­nu­zio­ne dei ri­spar­mi), che piac­cia o no, non pos­sia­mo per­met­ter­ci di bai­lout­ta­re, un’al­tra volta, le ban­che degli altri.

E al­lo­ra, fal­li­rà Deu­tsche Bank? No, hanno fatto il bail in ap­po­sta. Ev­vi­va il loro bail-in!

CONCORDO

kry
Scritto il 11 Febbraio 2016 at 00:31

Da­ni­lo DT:
Deu­tsche Bank non fal­li­rà, tran­quil­li….

Fallisce son tranquillo lo stesso.
Per caso sono quelli che avevano e avendo venduto miliardi di euro di titoli di stato italiani nel 2011 ci siamo ritrovati Monti ???

icebergfinanza
Scritto il 11 Febbraio 2016 at 07:52

E se si trattasse del debito pubblico italiano a chi conviene? Nulla conviene ma è auspicabile che certi criminali vengano spazzati via e Deutsche Bank ha dimostrato di essere quello che è…

Scritto il 11 Febbraio 2016 at 09:39

icebergfinanza,

Il problema è di tipo sistemico. In un mondo ormai cosi correlato diventa impossibile pensare che un default di tali dimensioni non diventi destabilizzante ( e non poco) nei confronti di tutti.
Lehman insegna, ma qui sarebbe MOOOOOOLTO peggio e tu sai di che numeri parliamo. Sarebbe la fine di un’era.
Un modo per rimettere ordine, smaltire gli eccessi e ripartire sul pulito? Si, certo, ma in quali condizioni? Altro che “grande crisi”…

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