ZOMBIE TIME: è possibile una super recessione in USA?

Scritto il alle 11:47 da Danilo DT

Zombie Economy. Sapete cosa sono le società ZOMBIE? Il nome aiuta sicuramente molto l’immaginazione e quindi diventa facile immaginare cosa sono le società zombie.

Di solito ci si riferisce a quelle società che hanno più di dieci anni e non hanno pagato nessun interesse sui loro debiti per tre anni consecutivi o più. Tecnicamente queste aziende falliranno o sono già fallite. La zombie economy è nata in Giappone negli anni ’90, ma si è diffusa a livello globale dopo la crisi finanziaria del 2008 e si è accentuata con la pandemia del Covid-19.

La zombie economy ha effetti negativi sulla crescita, sulla produttività, sull’innovazione e sull’occupazione. Inoltre, crea una distorsione della concorrenza sul mercato del credito e dei prodotti, favorendo il mantenimento di attività inefficienti e obsolete. La zombie economy è sostenuta da politiche monetarie e fiscali espansive, che hanno portato a una riduzione dei tassi di interesse e a un aumento dell’indebitamento delle imprese.

Quindi “morti che camminano” tenute in piedi dal sistema. Dalle banche, dallo stato, o da chi ne aveva convenienza. Capite perfettamente che queste società, decotte di loro, con l’incremento degli interessi passivi, diventano ancora più vulnerabili. Se poi arriva la recessione… Ovviamente il sistema non le può più sostenere e a quel punto, le lascia andare. Soprattutto quando le condizioni di mercato non permettono più un sostegno e quando poi la loro quantità percentuale diventa insostenibile.
Ecco.. appunto…

Parliamo di Russell 3000, perfetto per ragionare sulla Zombie Economy. La percentuale di società “zombie” nell’indice Russell 3000 è al suo livello più alto della storia, molto più alta di quanto si sia visto durante la bolla di Internet del 2000. L’aumento dei tassi di interesse spingerà la percentuale di “zombie” ancora più in alto e alla fine produrrà un’ondata di default del debito che avrà conseguenze negative significative per l’economia e i mercati e per il sistema bancario. Senza poi dimenticare che gli effetti punitivi dell’aumento dei tassi di interesse non saranno limitati ai cosiddetti “zombie”, ma si faranno sentire in tutto il sistema finanziario globale altamente indebitato.

Chi lavora a leva, insomma, ha prospettive molto grigie. Come vi ho spiegato in passato, ci vuole del tempo per raccogliere gli effetti di un rialzo monstre come quello attuale. E gli effetti stanno arrivando.
IO mi fermo qui perché un grafico come quello che vi propongo non ha necessità di commenti ma solo di elucubrazioni da parte di ognuno di noi. Buon ragionamento.

STAY TUNED!

Danilo DT

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1 commento Commenta
pistarr
Scritto il 8 Settembre 2023 at 12:06

Quando anche i muri hanno già accettato l’errore che la tanto sventolata recessione prevista mesi fa , almeno per l’economia USA, non si è verificata , ecco l’ennesimo post che semina terrore strisciante…. mah!!!

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