ZEW: bene ma poi alla fine non benissimo
Non è che mi diverta particolarmente di fare l’avvocato del Diavolo, ma mi piace cercare la visione alternativa, quella che magari ai media e al lettore ordinario sfugge.
Oggi quando ho letto i dati dello ZEW, che resta una cartina tornasole per l’Eurozona, si intravvedeva un certo entusiasmo.
BERLINO, 8 giugno (Reuters) – La fiducia degli investitori tedeschi è scesa a giugno, restando comunque a livelli alti, con le attese di una forte ripresa dell’economia nei prossimi sei mesi che si mantengono intatte. L’indice economic sentiment a cura dell’istituto di ricerca economica Zew mostra una flessione a 79,8 punti dagli 84,4 di maggio. Un sondaggio Reuters aveva stimato un incremento a 86,0. Un indicatore Zew separato che monitora le condizioni economiche attuali è avanzato a -9,1 punti dai -40,1 del mese precedente.
Il consensus delle stime prevedeva una rilevazione pari a -27,8 punti. “La ripresa economica progredisce”, dice in una nota Achim Wambach, presidente dell’istituto Zew. “Il calo delle attese è probabilmente dovuto in gran parte a valutazioni decisamente migliori della situazione economica, che è tornata ora ai livelli pre-crisi”. “Gli esperti del mercato finanziario continuano dunque ad aspettarsi una forte ripresa economica nei prossimi sei mesi”, ha aggiunto Wambach.
Quindi leggero calo ma ancora tanta positività. Il che ci può stare, però vi propongo una visione alternativa. Ho preso lo ZEW corrente e l’ho messo a confronto delle aspettative. La cosa che un po’ preoccupa è quando il gap tra i due inizia a chiudersi.
Il fatto è che il sentiment è sui massimi, quindi il recupero della situazione corrente porta ad una chiusura del GAP, ma attenzione, la cosa che non deve succedere è che il sentiment inizi a perdere terreno. E, lo ribadisco, è proprio su questo aspetto che tutti stanno lavorando per tenere alto il morale della truppa.
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