WALL STREET: tapering limitato, trend confermato!

Scritto il alle 14:36 da Lukas

GUEST POST – Wall Street e COT Report: Chart e analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.

Cari amici, nella settimana appena trascorsa, l’avanzare di una soluzione diplomatica della crisi siriana, ha diradato, quasi per incanto, tutte le nubi che nelle settimane precedenti si erano addensate sui mercati finanziari internazionali.

Lo scenario intermarket, infatti, ha tempestivamente registrato, l’indebolimento dello 0,8 % delle quotazioni del dollaro Usa, testimoniando in tal modo che esso rappresenta, ancora oggi, nonostante tutto, la valuta rifugio per antonomasia. Registriamo, inoltre, una netta inversione delle quotazioni delle commodities, diminuite in termini reali dello 1,9%. In particolare l’oro, altro asset rifugio per eccellenza, con l’evaporare del pericolo bellico, ha ritracciato in settimana, in misura alquanto marcata.

Commodity Continuous Index: continua il downtrend

Il mercato obbligazionario, invece, a differenza di quanto accaduto negli ultimi 4 mesi, ha segnato coerentemente un decremento dei propri rendimenti ed un rimbalzo, seppur modesto, delle proprie quotazioni. In particolare, il rendimento del decennale Usa è ritornato sotto la fatidica quota del 3 %, ed il bund tedesco sotto la soglia del 2 %. Allentamento, dunque, delle tensioni, sia sul mercato delle commodities che su quello dei bond, che ha fatto da volano ad una nuova impennata delle quotazioni dei mercati azionari. In particolare, il nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, ha registrato questa settimana un rimbalzo dell’ 1,98 %, che lo ha riportato nuovamente a ridosso dei suoi massimi storici. Il nostro Ftse Mib ha fatto ancor meglio, registrando un incremento settimanale del 2,94 %.

Grafico SP 500 secondo l’analisi di DT

Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla  CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 50.822

Large Traders : + 31.222

Small Traders : + 19.600

Trova, dunque, ancora conferma, la configurazione complessiva del Cot Report, in auge ormai da ben 13,5 mesi. Questa settimana, registriamo, soltanto modeste movimentazioni da parte dei diversi operatori, complessivamente pari a 4.617 contratti. In particolare, gli Small Traders, cedono, inaspettatamente, ulteriori 4.617 contratti long, e riconducono l’entità della loro abituale posizione Net Long a livelli ben inferiori a quelli della loro media storica. I Large Traders, invece, acquistano solo 189 contratti long, mantenendo la loro ormai datata posizione Net Long, ancora al di sopra delle trentamila unità. I Commercial Traders, acquistano i restanti 4.428 contratti long, e riducono ad un livello poco sopra le cinquantamila unità la loro posizione di copertura Net Short, Le suddette movimentazioni del mercato dei derivati azionari Usa, ed in particolare l’esiguità della posizione Net Long assunta dagli Small Traders, unitamente all’allentamento delle tensioni sullo scenario intermarket, mi inducono a ritenere che i mercati non temono particolarmente le decisioni della FED del prossimo 18 settembre, in merito al tapering. Evidentemente, si ritiene che la riduzione degli stimoli monetari all’economia avverrà in maniera graduale, mediante una riduzione progressiva degli acquisti mensili di titoli. Ciò mi induce, forse ancora una volta controcorrente, a riconfermare la mia ormai nota e datata posizione long.

Per quanto riguarda, infine, la mia operatività, attuata, da quest’anno, non tramite i direzionali ETF, bensì attraverso lo stock picking condotto sul listino azionario italiano, effettuato sulla base della strategia “ LONG TERM MOMENTUM “, ossia selezionando indici, settori e titoli che presentano le migliori performance degli ultimi 6-12 mesi, registro, dall’inizio dell’anno, un guadagno del 28,8 %, a fronte di un concomitante rialzo dell’indice FTSE ALL SHARE dell’ 8,3 %. Dunque una sovra-performance di ben 20,5 punti percentuali, che ci dà piena conferma della bontà dei criteri di selezione scelti. Le risultanze del check-up settimanale di borsa italiana, mi inducono, tuttavia, dopo molti mesi, a rinnovare massicciamente il mio portafoglio titoli, che diverrà un po’ meno difensivo, costituito da 5 titoli del Ftse Mid-Cap, da 4 del Ftse Star e da 1 titolo del Ftse Mib, appartenenti tutti ai settori beni e servizi di consumo, industria, e finanza..

Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore una serena e proficua settimana.

LUKAS

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