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WALL STREET: mani forti sempre più prudenti

Scritto il alle 15:22 da Lukas


Il quadro del CFTC di Chicago continua ad illustrare i Commercials che aumentano le coperture e gli small traders (mani deboli) che addirittura tornano Net Long. E la situazione economica non potrà che logorarsi ulteriormente se la geopolitica non porterà miglioramenti. [Guest  post]

Cari amici, anche nella settimana appena trascorsa, nessuna novità dal fronte di guerra tra Russia ed Ucraina. Al momento non s’intravvede alcuna soluzione, ed il conflitto sembra destinato a durare ancora a lungo. Speriamo che non si trascenda ulteriormente e che si riesca a circoscrivere la contesa militare al solo territorio ucraino.

Ciò che non si potrà comunque più circoscrivere è il clima di sfiducia geopolitico ed economico, che si è purtroppo già ampiamente diffuso in tutto il Mondo, ed in particolar modo nella nostra Europa. I prossimi anni saranno credo molto difficili, soprattutto per noi europei. In solo due mesi abbiamo infatti letteralmente distrutto decenni di buone relazioni economiche e di pacifica convivenza civile con la Russia.

Siamo improvvisamente costretti a riprogrammare, in maniera precipitosa e convulsa, il nostro sistema di approvvigionamento energetico. Un compito davvero molto difficile e complesso, e di carattere strategico. Che si compie sulla base all’emotività del momento, e che necessiterebbe, invece, di ben più serie considerazioni e valutazioni. Mi chiedo, sono state valutate appieno le conseguenze economiche di tali sciagurate ed impulsive decisioni ? Quali saranno, in particolare, i nuovi costi d’approvvigionamento, da Paesi diversi dalla Russia, delle fonti di energia a noi necessarie ?

Non credo che saranno inferiori ai precedenti, anzi tutt’altro, altrimenti l’avremmo già attuata la sostituzione delle nostre fonti di energia. E non c’è bisogno d’attendere, per ottenere delle risposte ai miei interrogativi. Già ora, basta leggere gli importi delle ultime bollette di gas ed energia elettrica, recapitate alle famiglie ed alle imprese italiane, per capire che s’annuncia e ci attende un immane disastro. E’ mai possibile che si debba subire passivamente tutto ciò, e dissestare definitivamente la nostra già claudicante economia, per ottemperare agli insensati bellicisti diktat anglo-americani ?

L’Europa continentale, e l’Italia in primis, dovrebbe opporsi a tutto ciò, ed adoperarsi per ricercare una soluzione pacifica all’attuale conflitto. E’ nel suo interesse spegnere, e non alimentare l’attuale conflitto, e ripristinare buone relazioni con la Russia. Ma sono alquanto realista, e sò bene che ciò, purtroppo, non accadrà. Troppo succubi i nostri governanti europei, per sperare che essi, dopo 80 anni di sudditanza, battano finalmente un colpo, e difendano con forza i nostri preminenti interessi economici e geopolitici.

Ma anche gli anglo-americani potrebbero aver fatto male i propri conti, perché se favoriranno il dissesto delle economie europee, l’instabilità sociale e politica andrà ben oltre l’Ucraina, ed investirà ben presto anche altri Paesi del Vecchio Continente.

Dopo le sopra esposte considerazioni, prettamente personali, andiamo ad esaminare cosa ci dice, al momento, il sistema intermarket. Il dollar index continua inesorabilmente a lievitare, cresce infatti di un altro 1,72 %, e raggiunge quota 102,95. Segnalo inoltre, a supporto di quanto detto sopra, il crollo progressivo del valore dell’Euro sceso a quota 1,05 nei confronti del dollaro Usa.

I prezzi delle commodities, continuano anch’essi a lievitare, crescono infatti di un altro 2,07 % in termini reali. Una miscela esplosiva per l’Europa, deprezzamento dell’euro associato ad una crescita esplosiva dei prezzi delle commodities. Tensioni e preoccupazioni, che trovano crescente riscontro anche nel mercato obbligazionario. Il rendimento del bond decennale Usa, lievita infatti di altri 4 bps e raggiunge quota 2,94 %.

Il rendimento dei bonds a 2 anni, invece cresce di 5 bps e raggiunge quota 2,73 %. L’inclinazione della yield curve Usa, pertanto si contrae a soli 21 bps, e cioè mantiene sempre alte le probabilità di una futura e forse imminente recessione. I mercati azionari Usa, sembrano esserne ogni giorno più coscienti, e cominciano anch’essi a stornare con forza. Il nostro benchmark azionario mondiale, l’$&P 500, cede infatti un ulteriore 3,27 %, e retrocede sino a quota 4.131,93 punti.           .

Tanto premesso, passo ad esaminare gli ultimi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 18.742

Large Traders :  + 18.795

Small Traders : – 53

Si riconferma, seppur a fatica, il nuovo recente assetto del Cot Report sui derivati azionari Usa. Rispetto alla scorsa ottava, le variazioni nelle posizioni dei vari operatori sono state pari a 13.109 contratti. In particolare, i Commercial Traders, ovvero le MANI FORTI di questo mercato, cedono l’intero lotto dei 13.109 contratti long, e consolidano di molto la loro abituale posizione di copertura, Net Short.

I Large Traders, invece, acquistano altri 7.553 contratti long, e consolidano la loro attuale posizione,Net Long. Gli Small Traders, infine, acquistano i residui 5.556 contratti long, e quasi invertono la loro rassicurante posizione, Net Short. Le movimentazioni di quest’ultima ottava, pur non modificando il precedente assetto, lo indeboliscono alquanto ed ulteriormente. Molto significativa è la vendita di tante posizioni long ad opera dei Commercial Traders, ovvero delle MANI FORTI di quest’importante mercato.

Evidentemente anche negli ambienti finanziari Usa non apprezzano affatto i comportanti bellicisti dell’Amministrazione Biden. Temono, credo sensatamente, che il conflitto bellico possa durare ancora a lungo. Temono, credo, anche loro, che lo stesso possa minare la stabilità economica dei loro maggior partner europei. E che ciò possa poi avere delle innegabili conseguenze anche sull’economia Usa. Altro aspetto preoccupante è la quasi inversione degli Small Traders, operatori notoriamente contrarian.

Se nelle prossime ottave, anche loro, tornano Net Long, la situazione per i mercati azionari peggiorerà ulteriormente. Insomma, non giungono affatto buone nuove dal mercato dei derivati azionari Usa, anzi tutt’altro. E ciò confligge alquanto con la spavalderia politica e militare dell’asse anglo-americano. Molto probabile che ben presto il loro Deep State economico- finanziario, li costringa a tornare sui propri passi, ed a trovare una soluzione accettabile al conflitto in corso. In attesa che ciò accada, riconfermo, per il momento, la mia sfiducia e la mia vision negativa sulle prospettive dei mercati azionari internazionali..

Mercato, dunque, ancora in attesa di buone nuove dal fronte bellico, che cercherò tuttavia di tradare con il mio originale trading system, fondato sull’analisi del Cot Report, nonchè sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi dei due professori Usa, Jegadeesh e Titman, ed illustrato nel mio sito https://longtermmomentum.wordpress.com/. Da inizio d’anno, il mio portafoglio, denominato “ AZIONI ITALIA – LTM “, ha conseguito una perdita del 2,90 %. Il nostro benchmark di riferimento, il Ftse All Share, invece, ha registrato nel contempo una perdita dell’11,45 %. Conseguita pertanto, sinora, una sovra-performance dell’ 8,55 %.

Nei precedenti 9 anni, il mio trading system ha, invece, conseguito una sovra-performance media annua del 7,1 %, e presenta un’equity line in progresso del 175 %. Questa settimana, non modifico l’assetto del mio portafoglio, riconfermo cioè il 32,5 % delle mie posizioni long, ed il 67,5 % delle mie posizioni short, ossia una posizione operativa Net Short pari al 35 % del mio portafoglio.

Chi desiderasse approfondire, e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ AZIONI ITALIA – LTM “ può,se vuole, consultare direttamente il mio sito.

Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di intermarketandmore buon trading.

LUKAS

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