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WALL STREET: “mani forti” in azione. Ma qualcosa non quadra

Scritto il alle 15:35 da Lukas

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Movimento rialzista deciso della corsa USA ma suona strano il fatto che le mani forti stiano ratrellando azioni, anche se all’apparenza queste ultime sostenevano la Clinton. Quindi attendiamo sviluppi. Che siano solo ricoperture? [Guest post]

Cari amici, nella settimana appena trascorsa, i mercati finanziari internazionali hanno, di fatto, riconfermato la loro fiducia nella neo-eletta amministrazione Trump. La positiva accoglienza del tycoon di New York, ed il clima estremamente RISK-ON, costituisce, visti i timori serpeggiati negli scorsi mesi, un’autentica sorpresa. In realtà, vista la reazione, i mercati probabilmente temevano di più una stanca prosecuzione delle politiche economiche di questi ultimi anni.

Lo scenario intermarket, come detto, esprime un orientamento estremamente fiducioso ed ottimistico. In particolare, la speranza di un maggior tasso di crescita dell’economia Usa alimenta le quotazioni del dollar index che sfonda quota 100 e raggiunge le massime quotazioni dell’ultimo decennio. Di conseguenza il rapporto di cambio EURUSD scende sotto quota 1,06 ed il rapporto di cambio USDYEN risale vertiginosamente nei pressi di quota 111. Il mercato delle commodities appare, invece, meno entusiasta. Le loro quotazioni appaiono infatti stabili, ma i paesi produttori si godono comunque la maggior forza del dollaro Usa. Il credito maggiore alla nuova amministrazione Usa, è espresso dal mercato obbligazionario. Anche questa settimana, i rendimenti dei bond Usa registrano, infatti, consistenti incrementi. In particolare, i tassi sul decennale Usa sono cresciuti di ulteriori 19 basic points, ed hanno raggiunto quota 2,34 %. I mercati azionari Usa, invece, appaiono più moderati, recuperano tutte le perdite delle settimane precedenti, ma il nostro benchmark azionario mondiale, l’S&P 500, pur crescendo di un’ulteriore 0,8 %, non stabilisce i suoi nuovi record storici.

Ciò premesso, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 19.651

Large Traders : + 28.916

Small Traders : – 9.265

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Nonostante il clima di grande fiducia, non si modifica la configurazione del mercato dei derivati azionari Usa, in auge ormai da oltre 6 mesi. Rispetto alla scorsa ottava, si sono comunque registrate significative variazioni nelle posizioni nette dei vari operatori, pari complessivamente a 17.089 contratti. In particolare, i Large Traders cedono ben 14.637 contratti long ed alleggeriscono alquanto la loro ancora solida posizione Net Long.

Gli Small Traders, invece, ribadiscono ancora una volta tutta la loro diffidenza, cedono infatti altri 2.452 contratti long e consolidano ulteriormente la loro prudente posizione di copertura, Net Short. I Commercial Traders, ossia le cosiddette “ Mani Forti “, acquistano invece l’intero lotto dei 17.089 contratti long, e quasi dimezzano l’entità della loro posizione Net Short. Le movimentazioni di quest’ultima ottava rendono molto evidente chi siano i compratori di questi ultimi giorni. Poiché le “Mani Forti” erano ritenute tutte schierate per la Clinton, gli acquisti degli ultimi giorni sono effettuati solo per evitare pericolosi crash dei mercati ? Lo scopriremo presto, credo. Se infatti gli acquisti dovessero ulteriormente proseguire, e gli indici Usa stabiliranno nuovi record, sarà evidente che l’assunto, così come accaduto per la gran parte dei sondaggi pre-elettorali, si rivelerà infondato e falso. Attendiamo pertanto ulteriori risposte e chiarimenti dai mercati, nell’attesa manteniamo un atteggiamento operativo cauto e prudente, poichè crediamo che non sia tutto oro ciò che luccica in questi prima giorni dell’era Trump.

Futuro che si prospetta, quindi, ancora molto incerto, che cercherò, tuttavia, di tradare, con il mio originale trading system, fondato sullo sfruttamento e sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi e nelle ricerche dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Dopo quest’ultima settimana, il mio portafoglio, “ Azioni Italia – LTM “, registra una performance annua ampiamente positiva, pari al + 15,56 %. Performance più che soddisfacente, realizzata, peraltro, investendo solo sul listino di borsa italiano, che registra, a sua volta, una perdita annua, misurata dal Ftse All Share, pari al 23,11 %. Conseguita, pertanto, in un contesto di mercato molto avverso, una sovra-performance del 38,67 %, ben superiore alle nostre attese, che ci fornisce altre probanti conferme sulla bontà delle indicazioni operative derivanti dalle ricerche dei due noti professori Usa. In attesa, come detto, di nuove indicazioni provenienti dai mercati, questa settimana, riconfermo l’assetto del mio portafoglio, costituito dal 70 % di posizioni long, e dal 30 % di posizioni short, ossia da una moderata posizione Net long pari al 40 % del mio portafoglio. Chi desiderasse approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ può consultare, se vuole, direttamente il mio sito.

Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.

Lukas

2 commenti Commenta
PORTELLO
Scritto il 21 Novembre 2016 at 16:22

complimenti Lukas
era da qualche mese che non leggevo i tuoi post, ho visto adesso che hai cancellato le perdite e sei in forte guadagno
complimenti

Lukas
Scritto il 21 Novembre 2016 at 20:03

POR­TEL­LO,

Grazie.
Sai, per me vale la massima di Buffett secondo cui ” I MERCATI FINANZIARI SONO UNO STRUMENTO PER TRASFERIRE DENARO DAGLI IMPAZIENTI AI PAZIENTI.”

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