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WALL STREET: il toro ha il fiato corto e vuole una pausa
GUEST POST – Malgrado tutto una settimana scorsa positiva per le borse USA, ma il rialzo non convince. Analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.
Cari amici, nella trascorsa settimana, i mercati finanziari hanno assecondato, come succede ormai da lungo tempo, più le dichiarazioni rassicuranti delle autorità monetarie, che non le indicazioni ed i dati non esaltanti provenienti, invece, dall’economia reale.
Lo scenario intermarket, infatti, ha registrato, dal punto di vista valutario, una nuova svalutazione delle quotazioni del dollaro Usa, deprezzatosi in settimana di un ulteriore 0,7 %. Una pausa, invece, si registra nelle quotazioni delle commodities, stornate in termini reali dello 0,5 %, che riduce l’apprezzamento complessivo delle ultime 7 settimane ad un comunque sostanzioso + 7,2 %. Tornano, invece, a calare i rendimenti del mercato obbligazionario. Il decennale Usa segna, infatti, un rendimento del 2,65 %, 8 bps in meno di sette giorni orsono, e ben 38 bps in meno dall’inizio dell’anno. Analogamente, il bund tedesco registra 4 bps in meno della scorsa settimana, e ben 31 bps in meno dall’inizio dell’anno. Ancor maggiori i cali registrati dal decennale italiano, 12 bps in quest’ultima settimana, e ben 65 bps in meno nei primi 2 mesi del 2014, con un rendimento sceso ormai al 3,48 %, e con uno spread btp – bund ridottosi a 186 bps. I mercati azionari, infine, hanno assecondato le concilianti e rassicuranti dichiarazioni della Yellen, ed ignorato le revisioni al ribasso del Pil Usa, e stabilito, con mia sorpresa, il nuovo record storico delle quotazioni del nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, lievitato in settimana di un ulteriore 1,26 %, anche se dall’inizio dell’anno il rialzo è ancora limitato ad uno striminzito + 0,6 %.
Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : – 57.346
Large Traders : + 19.656
Small Traders : + 37.690
Dopo solo qualche settimana d’incertezza, sembra, dunque, riproporsi con forza la configurazione complessiva del Cot Report sui derivati azionari Usa, che aveva accompagnato il rally azionario per ben 18 mesi. Questa settimana, registriamo, infatti, ulteriori movimentazioni nelle posizioni dei diversi operatori, pari a a ben 24.407 contratti. In particolare, i Large Traders, acquistano altri 18.179 contratti long, e consolidano nuovamente la loro precedente incerta ed esigua posizione Net Long. Anche gli Small Traders, sembrano più ottimisti della scorsa settimana ed incrementano di ulteriori 6.228 contratti long la loro del tutto abituale posizione Net Long. Per contro i Commercial Traders, cedono 24.407 contratti long, e consolidano di nuovo la loro posizione Net Short, che si era notevolmente ridotta nelle precedenti settimane. Dopo solo 2 mesi d’incertezza, tutto sembra, dunque, indicare e prospettare una ripresa del trend rialzista dei mercati azionari, ma personalmente mantengo ancora delle perplessità, ed attendo ulteriori conferme, prima di mutare nuovamente la mia attuale vision di un andamento laterale dei mercati azionari Usa e mondiali, che riconfermo anche per questa settimana.
Vision laterale, certamente più difficile da tradare, nella quale, come ben sapete, lo stock picking riveste un’importanza decisiva. Il mio di stock picking, come noto, è condotto sul listino azionario italiano, sulla base della strategia “LONG TERM MOMENTUM“, previo un check-up settimanale, che individua e seleziona indici, settori e titoli che presentano le migliori performance negli ultimi 6-12 mesi. Check-up che, in quest’ultima settimana, riconferma, per borsa italiana, la situazione di sette giorni orsono. L’indice Ftse all Share registra, infatti, dall’inizio dell’anno un guadagno del 7,9 %, confermandosi ancora il migliore degli indici occidentali, ma risulta esser trainato soprattutto dagli indici a media e piccola capitalizzazione. Il mio portafoglio, dopo un’altra eccellente settimana, registra, invece, un guadagno del 17,5 %, ossia ben il 9,6 % in più dell’incremento registrato dall’indice globale di borsa italiana. Questa settimana, tuttavia, modifico 2 dei 10 titoli che compongono il mio portafoglio, che sarà ora focalizzato sui settori dei servizi al consumo e dei servizi finanziari, e sugli indici Ftse Small Cap, 7 titoli, del Ftse Micro Cap, 2 titoli, e del Ftse Mid Cap, 1 titolo.
Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, e formulo a TUTTI gli amici di Intermarketandmore i miei auguri per una nuova proficua settimana di trading .
Lukas
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Caro Lucianom. questo toro sembra così forte che, come testimoniano i dati di oggi, fa fatica pure la guerra a frenarlo
Lukas,
Purtroppo penso che tu abbia ragione, il toro vorrebbe riposare ma continuano a drogarlo sempre con dosi crescenti:mrgreen: , quando scoppierà?…
Come il toro anch’ io ho bisogno di una pausa per leccarmi le ferite.Ciao
😉 😉 😉