in caricamento ...
Wall Street: COT che si sta deteriorando. In arrivo almeno una pausa.
GUEST POST – Wall Street e COT Report: Chart e analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.
Cari amici, nella settimana di ferragosto, i timori da me espressi solo sette giorni orsono, circa l’evoluzione futura dei mercati finanziari internazionali, sembrano aver già preso forma, essendosi materializzati con un’intensità ed una tempestività che ha lasciato anche noi alquanto sorpresi.
Lo scenario intermarket, infatti, ha registrato, forse in ragione dei timori indotti dal caos politico egiziano, un improvviso ed ingente rimbalzo delle quotazioni delle commodities, apprezzatesi in termini reali del 3,4 %. Al riguardo, dobbiamo segnalare altresì un generale ed evidente indebolimento delle forti correlazioni dirette, in voga da anni, tra commodities, commodity-currencies e mercati azionari. Del tutto coerentemente, il mercato obbligazionario ha registrato una nuova impennata dei rendimenti, ed un conseguente nuovo ingente storno delle quotazioni dei bond. Il rendimento del decennale Usa, infatti, ha ormai raggiunto quota 2,83%, ed il decennale tedesco dopo molti anni ha nuovamente oltrepassato quota 1,8 %, contribuendo in tal guisa al restringimento dello spread con i titoli dei paesi periferici dell’eurozona.
Anche al riguardo, ci preme segnalare che la forte correlazione inversa degli ultimi anni, tra bond ed equity, tipica delle fasi deflazionistiche, già da mesi in progressiva contrazione, sembra oggi in via di definitivo superamento. Infatti anche in quest’ultima settimana, allo storno dell’1,43 % delle quotazioni dei bond, si è associato uno storno di entità anche maggiore delle quotazioni azionarie.
In particolare, il nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, ha registrato una perdita del 2,1 %. Fa eccezione il nostro listino nazionale, ed all’interno dello stesso, i titoli del settore bancario, che, nell’ultima settimana, hanno ampiamente beneficiato del già menzionato restringimento dello spread tra BTP e BUND.
Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options
su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : – 100.014
Large Traders : + 68.385
Small Traders : + 31.629
Pertanto, anche questa settimana, trova conferma, la configurazione complessiva del Cot Report sull’azionario Usa, in auge ormai da quasi 13 mesi. Registriamo, altresì, movimentazioni modeste da parte dei diversi operatori, pari a soli 2.846 contratti, che sembrano voler stabilizzare l’attuale configurazione del mercato dei derivati azionari Usa. In particolare, i Commercial Traders, hanno ceduto 2.846 contratti long, e riportato nuovamente sopra le centomila unità la loro già ingente posizione Net Short. Per contro, i Large Traders hanno acquistato 1.368 contratti long, stabilizzando la loro ormai datata ed ancora forte posizione Net Long.. Gli Small Traders, infine, hanno anch’essi acquistato i restanti 1.478 contratti long, e consolidato la loro abituale posizione Net Long sopra le trentamila unità. A differenza del fosco scenario intermarket, sopra descritto, le ultime movimentazioni settimanali dei derivati azionari Usa, ci tranquillizzano alquanto, e non mi inducono a prefigurare un’ulteriore accelerazione del trend ribassista in via di formazione sul mercato azionario Usa, anche se ci appare saggio mantenere sempre elevato il livello d’allerta e di controllo delle posizioni azionarie aperte.
Per quanto concerne, infine, la mia personale operatività, attuata, lo ricordo, non tramite i direzionali ETF, bensì attraverso lo stock picking effettuato sul listino azionario italiano, condotto sulla base della strategia “ LONG TERM MOMENTUM “, ossia selezionando indici, settori e titoli che presentano le migliori performance degli ultimi 6-12 mesi, registro, dall’inizio dell’anno, un guadagno analogo a quello della precedente settimana, ossia pari al 25,5 %, a fronte di un concomitante rialzo dell’indice FTSE ALL SHARE pari al 9 %. Dunque una sovraperformance di 16,5 punti percentuali, in netta contrazione rispetto al + 19,3 % di sette giorni orsono, a causa della rotazione in corso sul nostro listino, indotta dalla riduzione dello spread BTP-BUND, in favore dei titoli del settore bancario, che non fanno attualmente parte del mio prudente portafoglio. Ciononostante, il settimanale check-up di borsa italiana ci porta a preferire ancora i titoli del Ftse-Mib, del Ftse Mid-Cap e del Ftse Star, appartenenti ai settori beni e servizi di consumo, industria, tecnologia e servizi finanziari.
Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore una serena e proficua settimana.
LUKAS
Il blog è in versione “estiva”… Sostenete l’iniziativa. Abbiamo bisogno del Vostro aiuto per continuare questo progetto!
Non sai come comportarti coi tuoi investimenti? BUTTA UN OCCHIO QUI | Tutti i diritti riservati © | Grafici e dati elaborati da Intermarket&more su databases professionali e news tratte dalla rete | NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
Bravo Lukas, per ora il tuo modello ci ha preso, bisogna riconoscerlo 😉
Ma noi ribassisti siamo sempre in agguato, ricordatelo…
Caro Pinco….può darsi che nelle prossime settimane anch’io sarò sulla sponda ribassista…..e ritorneremo come un tempo….. di nuovo amici per la pelle
Caro Dream, in questo caso il titolo è un pò fuorviante….e non esprime la mia personale vision
il titolo piu’ appropriato sarebbe:
WALL STREET : FOSCO SCENARIO INTERMARKET, IL COT INVECE REGGE. L’AZIONARIO TERRA’…CON FATICA.