WALL STREET: il rally non convince, il COT report suggerisce prudenza

Scritto il alle 14:27 da Lukas


La borsa USA continua ad essere tonica, malgrado tutto però ci sono segnali che ci lasciano intravvedere un futuro non così roseo come in passato. Se fino ad adesso sembrava chiara a forza del mercato, oggi tutto sembra diverso. E il COT Report della CFTC (Commodity Futures Trading Commission), conferma tale scenario.  [Guest post]

Cari amici, nella settimana appena trascorsa, i mercati finanziari internazionali, hanno cercato di raffreddare e stabilizzare i tanti motivi di preoccupazione emersi nel corso di questi ultimi, terribili, 18 mesi. Mesi caratterizzati da una terribile pandemia, che ha investito, e colpito, l’intero pianeta. Dopo lo scoppio dell’evento, è stata una vera e propria corsa contro il tempo. Innanzitutto nel campo medico-scientifico, ossia nella ricerca di vaccini efficaci che consentissero d’arrestare la pandemia e salvare quante più vite possibili. E dobbiamo dire che i risultati sono stati davvero sorprendenti ed eccezionali. In poche mesi sono stati infatti individuati, prodotti, e somministrati, miliardi di dosi di vaccini altamente efficaci contro la pandemia, salvando dalla morte milioni di persone.

Un doveroso plauso di eterna gratitudine va quindi indirizzato a tutti coloro, ricercatori medici ed infermieri, che hanno lavorato sino allo stremo delle forze, per realizzare l’obiettivo più nobile dell’umanità, ossia la tutela e la difesa della nostra vita. Anche in campo economico si sono dovuti affrontare grandi ed improvvisi problemi. La repentina diffusione dell’infezione da covid-19, ha infatti obbligato ed imposto prolungati periodi di lockdown, con fermo e chiusura di quasi tutte le attività produttive e commerciali. Per evitare l’inevitabile default di molte di esse, tutti gli Stati sono stati costretti ad intervenire, elargendo loro ammontari ingenti di sussidi e contributi.

Le Banche Centrali non sono state da meno, anzi tutt’altro. Sono state infatti loro a finanziare, senza alcun limite, tutte le richieste di liquidità aggiuntiva, proveniente dai Governi, dalle imprese, e dai singoli cittadini. Superata la fase acuta dell’emergenza, tuttora in corso, bisognerà ora gestire il difficile dopo. Un dopo che si presenta, al momento, ancora molto incerto, e quasi del tutto indecifrabile. Sul piano economico, ossia del recupero dei precedenti livelli di produzione, e del PIL in genere, i risultati sembrano, a prima vista, davvero molto incoraggianti. Basti pensare che anche l’Italia registrerà quest’anno un recupero del PIL inatteso, dell’ordine del 6 o 7 %.

Ma quanto di questo ingente recupero è frutto delle iper-espansive politiche fiscali e monetarie adottate ? A mio avviso, quasi del tutto. Sappiamo però bene che in economia non esistono cosiddetti “ pasti gratis “. Le necessitate politiche ultra espansive adottate, presenteranno quindi, prima o poi, il conto da pagare. Anzi qualche accenno di tale conto lo vediamo già ora. Basta osservare gli impressionanti prezzi raggiunti dalle materie prime, ed in particolare di petrolio e gas.

E che dire del livello raggiunto dal tasso generale d’inflazione ? Negli Usa l’ultimo dato del CPI è pari al + 5,4 %, mentre il PPI è pari a ben l’8,6 %.Alcuni dicono che trattasi d’inflazione transitoria e non strutturale. Vedremo se costoro avranno o meno ragione. Se però così non fosse gli attuali rendimenti infimi dei bond non sarebbero più giustificati, e ci toccherà presto assistere ad un loro repentino rialzo.

Ed in quest’ultimo caso sarebbe del tutto naturale registrare effetti non proprio benevoli anche sulle quotazioni dei mercati azionari. Insomma è una situazione, quella contingente, del tutto anomala ed eccezionale, ed è davvero difficile immaginare e prevederne gli ulteriori sviluppi.

Dopo le sopra esposte considerazioni, di carattere generale, andiamo ad esaminare, cosa ci dice, al momento, lo scenario intermarket. Il dollar index, anche nell’ultima ottava, registra un buon rimbalzo (+ 0,51 % ) e quota oggi 94,12. Le commodities, invece, si prendono una pausa, solo + 0,13 % in termini reali, e fanno un po’ respirare i preoccupati investitori. Divergente, invece, l’andamento del mercato obbligazionario. Il rendimento del bond decennale Usa, arretra infatti di 8 bps, e retrocede quota 1,56 %.

Il rendimento del bond a 2 anni, invece, lievita di altri 4 bps, e raggiunge quota 0,50 %. L’inclinazione della yield curve Usa, pertanto, si contrae sino a 106 punti, e ciò fa dubitare sulla tenuta del ritmo di crescita futura dell’economia. I mercati azionari, invece, appaiono ancora molto ottimisti, ed aggiornano nuovamente i loro massimi storici. In particolare l’S&P 500, guadagna un ulteriore 1,33 % e supera, per la prima volta nella storia, quota 4.600 punti.  .

Tanto premesso, passo ad esaminare gli ultimi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 26.168

Large Traders :  + 19.459

Small Traders : + 6.709

Si riconferma, pertanto, nuovamente l’incerta e volatile configurazione del Cot Report sui derivati azionari Usa. Nella scorsa settimana le variazioni, nelle posizioni dei vari operatori, sono state pari a 7.998 contratti. In particolare, i Commercial Traders, ovvero le MANI FORTI di questo mercato, cedono l’intero lotto dei 7.998 contratti long, ed accentuano l’entità della loro abituale posizione di copertura, Net Short.

I Large Traders, invece, acquistano 4.751 contratti long, e rafforzano la loro esposizione, Net Long. Gli Small Traders, infine, acquistano i residui 3.247 contratti long, e consolidano la loro attuale, e non esuberante, posizione Net Long. Le movimentazioni di quest’ultima ottava, confermano e rafforzano l’incerto quadro di mercato in voga negli ultimi 5 mesi.

A dire il vero il mercato primario s’è dimostrato sinora più benevolo ed ottimista rispetto a quanto lascia presagire il corrispondente mercato dei derivati azionari. Io, come ben sapete, mi fido molto delle indicazioni provenienti da quest’ultimo. Ed è per questo motivo, nonché per le considerazioni  esposte in premessa, che non vedo, dopo molti anni, spazi per ulteriori apprezzabili incrementi dei valori azionari. Con ciò non voglio dire che intravvedo all’orizzonte una consistente correzione degli stessi.

Dico solo che oggi non si giustifica più un atteggiamento operativo ultra bullish, come quello che ho tenuto testardamente, per oltre un decennio. Coerentemente, riconfermo, pertanto, la mia cauta e morigerata esposizione sull’equity, e resto in attesa di ulteriori e più significative indicazioni provenienti dall’economia e dai mercati.

Mercato, dunque, in attesa di nuove certezze, che cercherò di tradare con il mio originale trading system, fondato sull’analisi del Cot Report, nonchè sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi dei due professori Usa, Jegadeesh e Titman, ed illustrato nel mio sito https://longtermmomentum.wordpress.com/. Nel corso dell’anno 2021, il mio portafoglio, denominato “ AZIONI ITALIA – LTM “, ha conseguito un guadagno del 6,61 %.

Nel contempo, il nostro benchmark di riferimento, il Ftse All Share, ha registrato un guadagno del 21,8 %. Conseguita pertanto, sinora, una sotto-performance del 15,91 %, causata dalla nostra forse eccesiva prudenza, nonché da un evidente deficit di momentum, sul nostro listino, nei primi mesi dell’anno. Nei precedenti 8 anni, invece, il mio trading system ha  conseguito una sovra-performance media annua del 9,9 %, e presenta un’equity line in progresso del 175 %.

Questa settimana non muto l’assetto del mio portafoglio, riconfermo cioè il 65 % delle mie posizioni long, ed il 35  % delle mie posizioni short, ossia una posizione Net Long, pari al1 solo 30 % del mio portafoglio. Chi desiderasse approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ AZIONI ITALIA – LTM “ può, se vuole, consultare direttamente il mio sito.

Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di intermarketandmore buon trading.

LUKAS

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