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WALL STREET: dopo il tempo dei record ora il CFTC invita alla prudenza

Scritto il alle 14:30 da Lukas

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Dopo un periodo post elezioni USA dove il quadro del COT report era fortemente bullish, ora, al raggiungimento di importanti livelli tecnici, la situazione si raffredda un po’. [Guest post]

Cari amici, nella settimana appena trascorsa, i mercati finanziari internazionali, dopo un mese di eccezionale euforia, hanno iniziato ad assumere un comportamento più morigerato e riflessivo. Forse l’incremento dei tassi deciso in settimana dalla FED, nonché il proposito di effettuare tre ulteriori aumenti nel corso del prossimo anno, hanno indotto gli investitori a più miti consigli. Ciononostante permane, comunque, il clima di fiducia e lo scenario RISK-ON indotto dell’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti d’America.

In particolare, lo scenario intermarket ha espresso alcune conferme e delle smentite ai trends delle scorse settimane. Tra le conferme troviamo la forza del dollaro index che si rivaluta di un’ulteriore 1,3 % e raggiunge quota 102,85. Di conseguenza il rapporto EURUSD scende sotto quota 1,05, ed il rapporto USDYEN raggiunge quota 117,89. Le quotazioni delle commodities, invece, segnano il passo e stornano dell’1,15 % dimostrando che l’auspicata accelerazione della crescita economica è ancora solo un proposito e non una realtà già acquisita. Maggiore fiducia è espressa, invece, dal mercato obbligazionario. I rendimenti dei bond decennali Usa, crescono infatti di altri 13 bps e raggiungono quota 2,60 %. L’estensione del QE europeo favorisce, invece, una contrazione dei rendimenti sui bond del Vecchio Continente, in particolare il bund decennale della Germania si contrae di 6 bps, e torna a quota 0,31 %. Il differenziale tra tassi Usa ed Europei raggiunge pertanto i massimi degli ultimi anni, testimoniando il diverso stato di ciclo economico fra le due aree, che potrebbe indurre un’ulteriore svalutazione del cambio EURUSD. In quest’ultima ottava sono apparsi molto più cauti anche i mercati azionari. In particolare, il nostro benchmark azionario mondiale, l’S&P 500, arretra di un impercettibile 0,06 % e si fissa a quota 2.258,07.

Ciò premesso, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : + 4.356

Large Traders : + 787

Small Traders : – 5.143

future-chart-cot-report-cftc-2016

Dopo una sola settimana, muta pertanto nuovamente la configurazione e l’assetto del mercato dei derivati azionari Usa. In quest’ultima ottava si sono registrate, comunque, variazioni minime nelle posizioni nette dei vari operatori, pari a soli 1.141 contratti. In particolare, i Commercial Traders, dopo diverse settimane di acquisti forsennati, cedono l’intero lotto dei 1.141 long, ma rimangono tuttora in posizione Net Long. I Large Traders, come al solito molto confusi, riacquistano invece 974 contratti long, e dopo una sola ottava invertono nuovamente la loro posizione tornando in posizione Net Long. Gli Small Traders, infine, pur acquistando anch’essi 167 contratti long, confermano ancora una volta tutti i loro timori e restano da soli in posizione Net Short. Il nuovo mutamento d’assetto del mercato dei derivati azionari Usa, che disegna una configurazione davvero insolita, con i soli Small Traders in posizione Net Short, ci conferma che il mercato, dopo l’euforia delle scorse settimane, è ora entrato in una fase di riflessione, in cui cercherà di capire se l’ottimismo indotto dall’elezione di Trump abbia o meno un reale fondamento. Il periodo natalizio e pre-festivo, caratterizzato solitamente da una rarefazione degli scambi, favorisce peraltro questa pausa di riflessione. Dopodichè ci sarà l’insediamento della nuova Amministrazione Usa, e lì vedremo se le promesse di avviare un nuovo ciclo di crescita economica sostenuta hanno davvero un fondamento o, se come già accaduto negli ultimi anni, il buon proposito si rivelerà, invece, ancora una volta irrealizzabile.

Futuro prossimo che si prospetta, pertanto, ancora incerto, che cercherò, tuttavia, di tradare con il mio originale trading system, fondato sullo sfruttamento e sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi e nelle ricerche dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Dopo quest’ultima settimana, il mio portafoglio, “ Azioni Italia – LTM “, registra una performance annua molto positiva, pari al + 20,88 %. Performance realizzata investendo solo sul listino di borsa italiano, che registra, a sua volta, una perdita annua, misurata dal Ftse All Share, pari all’ 11,11 %. Conseguita, pertanto, in un contesto di mercato avverso, una sovra-performance del 31,99 %, superiore alle nostre attese, che ci fornisce altre probanti conferme sulla bontà delle indicazioni operative  derivanti dalle ricerche dei due noti professori Usa. In coerenza con la mia view d’ordine generale, questa settimana, confermo l’assetto del mio portafoglio, costituito dall’80 % di posizioni long, e dal 20 % di posizioni short, ossia da una posizione Net long pari al 60 %. Chi desiderasse approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ può consultare, se vuole, direttamente il mio sito.

Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.

Lukas

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