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Wall Street domina Main Street: e la FED deve adeguarsi

Scritto il alle 08:24 da Danilo DT

Chi mi segue da più tempo sa benissimo cosa penso del sistema economico e quali siano gli elementi che più lo hanno condizionato negli ultimi anni. E sa anche che non bisogna MAI sottovalutare il potere delle banche centrali, le quali però richiedono, per poter agire come da previsione, la collaborazione di tutto il sistema e delle principali banche centrali.
Quanto è accaduto nel mese di dicembre è stato, nell’assurdo, ancora più assurdo. Per una volta Main Street è dimostrata qualitativamente migliore di Wall Street, ma non è riuscita a far prevalere la sua forza. Sembra quasi uno scherzo. Abbiamo passato per anni dei momenti dove Wall Street, pompata da politiche monetarie extra espansive, dominava su Main Street e anche se tutto sembrava assurdo, le borse salivano. E poi, ovviamente, abbiamo capito cosa stava accadendo e, COME DICO DA ANNI (avanti haters, dite che non è vero!) è inutile intestardirsi e andare contro mercato. Bisogna invece assecondarlo, il mercato… E in queste ultime settimane non si doveva fare altrimenti. Ma tutto suonava strano. Dati macro contrastanti ma di certo non così negativi da giustificare una debacle così impressionante che ha fatto il mese di dicembre il peggior fine anno che io riesca a ricordare.
E poi è arrivato il rimbalzo di questi giorni. Importante e intenso. E attenzione, accade tutto il contrario di tutto.

Gran Bretagna nel caos per la Brexit, Germania che sfiora la recessione tecnica, utili aziendali contrastanti, con rallentamento globale che sembra oggi più evidente.

Un bel mix che potrebbe abbattere i mercati. E invece…via! Rally di Wall Street. Ma cosa è successo? La risposta in realtà è molto più semplice di quanto possiate immaginare.
Si sconta il raggiungimento dell’accordo commerciale tra USA e Cina? No, in realtà non è cambiato nulla nelle ultime settimane. E’ scemato il rischio recessione? No, tutto è uguale a prima. E allora cosa?
La verità sta proprio nel discorso che vi facevo all’inizio. Fino a pochi mesi fa, c’era un intento comune tra le varie banche centrali ed il sistema in generale, nel voler seguire, tutti insieme, una strada, un percorso.
Powell, con difetti comunicativi imbarazzanti, ha rischiato di fare la frittata e il suo cambiamento di “mood” è stato il vero motivo del rimbalzo.
Ovvio, ora la palla passa alle trimestrali, a Trump e a tutto il resto. Ma fintanto che la rete protettiva del sistema e delle banche centrali resta in piedi, abbiamo una rete di salvataggio che cerca di funzionare. Finchè un qualche granellino entrerà negli ingranaggi e farà saltare il giochino. Ma, credetemi, si farà il possibile per far si che questo momento arrivi il più tardi possibile. Ma arriverà.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

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2 commenti Commenta
jesselivermore
Scritto il 18 Gennaio 2019 at 10:30

Devo dire che mi meraviglia sempre molto notare come la maggior parte degli operatori finanziari (e quindi coloro che dovrebbero conoscere profondamente le dinamiche dei mercati finanziari) tendono sempre a cadere nel solito “cliché” che non riesce a spiegare come mai a fronte di determinate notizie ( positive o negative) o determinati dati economici ( positivi o negativi) il mercato prenda una direzione apparentemente priva di logica. Questo modo di descrivere i mercati finanziari è tipico dei media finanziari o di chi non conosce o segue i mercati finanziari, ma ripeto non capisco come possa ancora ingannare il 50 % e più degli operatori professionali. Una notizia negativa o un dato economico negativo non è mai la causa di un movimento ( strutturale ) del mercato ma può al massimo causare volatilità-rumore, che non intacca il trend di medio lungo. Le notizie o i dati economici non sono altro che il riconoscimento TARDIVO di forze già in essere da diverso tempo all ‘interno del mercato. Quindi ad esempio quello che dice e afferma Powell in un minuto o Trump non sarà mai la causa di un vero Trend, il trend era già in essere da prima, tali notizie/ affermazioni creeranno solo rumore e volatilità di brevissimo periodo. In fatti ad esempio molti rimangono sempre molto meravigliati del fatto che quando scoppia una guerra il mercato inverte il trend al rialzo, QUAL è LA LOGICA? LA GUERRA FA BENE AL MONDO E ALL ECONOMIA?SI ALLE INDUSTRIE BELLICHE MA A TUTTE LE ALTRE INDUSTRIE? POI i media finanziari sono veramente ridicoli riescono a dare due spiegazioni logiche opposte di fronte alla stessa notizia esempio lo s&p 500 oggi è in forte ribasso ,la causa è da attribuire al forte rialzo del petrolio che far salire i costi e quindi deprimerà gli utili. UN anno dopo, lo s&p 500 è in forte rialzo, la causa è da attribuire SEMPRE al forte rialzo del petrolio che sconta un forte aumento della domanda causata da una forte ripresa economica. Non avete mai letto cose del genere? io sempre. La verità è che al trend del mercato non interessa nulla delle notizie e dei dati economici o di quello che dice warren buffet. IL MERCATO è LA SOMMA DI MILIONI DI menti-cervelli-elaboratori ” umani” che stanno tutti insieme attribuendo dei valori agli asset finanzari il cui calcolo elaborato finale è il trend del mercato e il valore attribuito nel complesso espresso dalle quotazioni. A dimostrazione di ciò, molti trade professionisti e che battono sistematicamente il mercato, NOTIZIE – DATI ECONOMICI E COMMENTI DI TRUMP O POWELL NON li seguono minimamente, LORO SEGUONO IL TREND, PUNTO. QUINDI VOLER ATTRIBUIRE la causa di certi movimenti- trend dei mercati alle notizie o ai dati economici è un inutile perdita di tempo Priva di ogni fondamento logico.

Scritto il 18 Gennaio 2019 at 14:59

Esatto, il mercato il realtà è FIDUCIA. E i media commentano le cose in modo tale da renderle buttate in pasto al popolo bue.

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