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WALL STREET: sprazzi di positività ma l’allerta deve restare alta
Continua il momento positivo per la borsa USA e il COT conferma una tendenza positiva. Ma l’intermarket non sembra così allineato. Analisi dal CFTC di Chicago. [Guest post]
Cari amici, nella settimana appena trascorsa, i mercati finanziari internazionali hanno goduto di un sentiment estremamente positivo. Il nostro benchmark azionario mondiale, l’S&P 500, cresce infatti di un altro 1,5 % e si riporta sopra quota 2.800 punti. Ancor meglio fa il Nasdaq, ossia il listino delle imprese tecnologiche, che continua a stabilire nuovi record. Un sentiment probabilmente esagerato ed eccessivo, che contrasta con quanto vi vede sul più ampio scenario intermarket. Quest’ultimo, evidenzia, più di un fattore di rallentamento dell’economia reale, ma il mercato azionario, per ora, sembra ignorarli. Non c’è da meravigliarsi, da anni le cattive notizie, ossia un economia reale in rallentamento, che viaggia ad un ritmo molto moderato, è vista con favore dai mercati dell’equity. Non si producono, infatti, tensioni sui più importanti fattori produttivi, il cui costorimane moderato e sotto controllo, mentre ricavi ed utili aziendali continuano a crescere.
Come accennato, lo scenario intermarket testimonia, da qualche mese, un’economia reale in rallentamento.In particolare, il dollar index, si mantiene tonico, questa settimana raggiunge quota infatti 94,72, il 5,6 % in più di quattro mesi orsono. Le commodities mostrano, invece, sempre più la corda. In quest’ultima ottava perdono un ulteriore 2 % in termini reali. Negli ultimi due mesi la perdita è di circa il 5 %. Non certo un dato che indica salute per l’economia reale. Pesano credo anche i dazi imposti di recente dagli Usa.
Anche dal mercato obbligazionario non giungono segnali incoraggianti. I rendimenti dei bond decennali Usa, dopo aver superato il 3 %, sono infatti retrocessi a quota 2,83 %. I rendimenti dei bond a 2 anni, invece, continuano lentamente a crescere, ed hanno raggiunto quota 2,59 %, la quota più alta degli ultimi anni. L’inclinazione della yield curve Usa, si è pertanto ridotta di molto, ed oggi è pari a soli 24 bps. Il prossimo annunciato rialzo dei tassi, ad opera della Fed, potrebbe pertanto determinare l’inversione della curva. Inversione che annuncia, com’è noto, con circa 6 mesi d’anticipo, l’arrivo della recessione. Nonostante ciò, si afferma che la Fed potrebbe addirittura farne altri 2 rialzi dei tassi. Vedremo. I mercati azionari Usa, infine, dopo circa 6 mesi di sostanziale ed erratica lateralizzazione, da alcune settimane sembrano voler tornare a crescere. Aspettiamo conferme, potrebbecomunque essere questa la fase finale dell’ormai storico bull market iniziato il 9 marzo del lontano 2009.
Ciò premesso, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : – 97.450
Large Traders : + 80.480
Small Traders : + 16.970
Si conferma, pertanto, la configurazione del mercato dei derivati azionari Usa in voga ormai da oltre 7 mesi. In quest’ultima ottava, registriamo variazioni, nelle posizioni dei diversi operatori, ancora significative ed ingenti, pari a ben 33.244 contratti, opposte a quelle della settimana precedente. In particolare, questa volta sono i Large Traders che riacquistano l’intero lotto dei 33.244 contratti long, e che riportano la loro posizione Net Long sopra le ottantamila unità. Gli Small Traders, invece, denotano ancora scetticismo e qualche paura,cedono infatti 7.054 contratti long, e riducono a livelli non certamente esuberanti la loro attuale posizione Net Long. I Commercial Traders, infine, prendono atto dell’estrema fiducia dei large traders, a cui cedono ben 26.190 contratti long. Riportano quindi la loro abituale posizione di copertura Net Short, a ridosso delle centomila unità.
Le movimentazioni di quest’ultima settimana riportano, dopo gli ultimi rialzi, il mercato dei derivati azionari Usa, ad una situazione con qualche eccesso di ottimismo. Ottimismo testimoniato dall’ingente dotazione long dei Large traders, notoriamente operatori trend following. A mio avviso ai livelli attuali le opportunità di crescita ulteriore delle quotazioni azionarie sono davvero molto limitate. Aldilà dei recenti movimenti di breve termine, non dimentichiamo infatti che siamo ormai da mesi in un estenuante ed improduttivo movimento di lateralizzazione. Lateralizzazione di natura distributiva, visto che, dopo oltre 9 anni, siamo nella fase finale di un interminabile ed ormai storico bull market. Mantengo quindi, anzi accresco, il mio atteggiamento operativo cauto e prudente.
Nel frattempo spero che questa improduttiva fase di lateralizzazione volga al più presto al termine. Forse durerà meno di quanto temevo, e la Fed potrebbe darci una mano, rialzando incautamente 1 o 2 volte i tassi, entro la fine dell’anno. Futuro che si prospetta, quindi, ancora incerto per i mercati azionari, che cercherò, comunque, di tradare con il mio originale trading system, fondato sullo sfruttamento e sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi e nelle ricerche dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. In questi prima parte dell’anno, il mio portafoglio, denominato “ Azioni Italia – LTM “, ha conseguito un guadagno del 2,03 %, performance superiore a quella registrata, nel contempo, dal nostro Ftse All Share, pari al – 0,37 %. Conseguita pertanto una sovra-performance del 2,4 %, che conferma le prerogative del mio trading system, che negli ultimi 5 anni ha conseguito una sovra- performance media annua pari al 16 %, ma che ci lascia comunque insoddisfatti. Ciò premesso, in coerenza con quanto in precedenza esposto, questa settimana modifico l’assetto del mio portafoglio, riduco cioè dal 75 al 65 % le mie posizioni long, ed innalzo nel contempo dal 25 al 35 % le mie posizioni short, assumendo di conseguenza una posizione Net Long, circoscritta al 30 % del mio portafoglio. Chi desiderasse approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ può consultare, se vuole, direttamente il mio sito.
Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.
Lukas