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WALL STREET: COT Report che non molla mai. Ancora scenario rialzista.
GUEST POST – malgrado gli eventi delle ultime giornate il COT Report non lascia spazio a correzioni. Continua il trend rialzista. Analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.
Cari amici, anche nella settimana appena trascorsa, i mercati finanziari internazionali, nonostante le numerose ed inquietanti vicende geopolitiche in corso, hanno confermato, ignorandole di fatto, quasi tutti i principali trends in voga negli ultimi mesi.
Lo scenario intermarket, in particolare, ha registrato sul piano valutario, solo un certo apprezzamento del dollaro Usa, lievitato dello 0,4 %, che ha, peraltro, favorito, un salutare storno del rapporto di cambio EURUSD, sceso finalmente verso quota 1,35. E’ proseguito, invece, seppur in misura attenuata, l’ingente storno delle quotazioni delle commodities, che nell’ultimo mese hanno ceduto, in termini reali, oltre il 5 % del loro valore. Storno che segnala le perduranti difficoltà di crescita, su scala globale, dell’economia reale.
Difficoltà che trovano peraltro riscontro, anche nei rendimenti espressi dal mercato obbligazionario. Il decennale Usa segna, infatti, un rendimento del 2,48 %, 4 bps in meno della scorsa settimana, e ben 55 in meno dall’inizio dell’anno. Addirittura in caduta libera i rendimenti del bund tedesco, prossimi ormai al loro minimo storico, e pari questa settimana all’1,16 %, ossia ben 77 bps in meno di quanto registrato solo ad inizio dell’anno. Scenario che, nonostante gli allarmi crescenti circa la formazione di una bolla, continua inevitabilmente a favorire la lievitazione delle quotazioni dei mercati azionari. Anche questa settimana, infatti, il nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, ha registrato una crescita dello 0,54 %, e si è riportato nuovamente a ridosso della fatidica quota dei 2.000 punti.
Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options
su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : – 29.021
Large Traders : + 5.847
Small Traders : + 23.174
Anche questa settimana continua pertanto l’assoluta incertezza circa la direzionalità del mercato dei derivati azionari Usa. Si registrano, infatti, movimentazioni dei diversi operatori, pari a 12.534 contratti, che ribaltano nuovamente l’assetto generale del mercato. In particolare, i Large Traders, continuano a danzare sul filo della parità, e non assumono una direzionalità chiara e definita. Questa settimana, riacquistano 10.005 contratti long, e tornano nuovamente in posizione Net Long. Anche gli Small Traders, si mostrano più fiduciosi, acquistano altri 2.528 contratti long, e consolidano la loro abituale posizione Net Long, che rimane comunque ancora a livelli inferiori alla loro media storica. I Commercial Traders, invece, cedono l’intero lotto di 12.534 contratti long, e possono, questa settimana, ritornare in una più tranquilla posizione di copertura Net Short. Le movimentazioni di quest’ultima settimana, che confermano, come detto, tutte le incertezze degli ultimi mesi, associate alle favorevoli evidenze dello scenario intermarket esposte in premessa, non lasciano comunque ancora intravvedere nessuna seria ipotesi di imminente correzione dei listini azionari Usa e mondiali.
Confermo, pertanto, anche per questa ottava la mia datata ed ormai ben nota vision rialzista sull’andamento dei mercati azionari.
Vision rialzista che, come ormai ben sapete, preferisco personalmente tradare mediante un originale metodo di stock picking condotto sul listino azionario italiano, che cerca di sfruttare l’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, individuato in numerosi studi e ricerche, presente peraltro in tutti mercati finanziari, ed i cui presupposti scientifici sono esposti nel mio nuovo sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Stock picking, che viene effettuato a seguito di un preliminare check-up di borsa italiana, che questa settimana, segna una perfomance annuale del suo indice globale, Ftse all Share, pari all’8,97 %. Il mio portafoglio, denominato “ Azioni Italia – LTM “, registra, invece, un incremento annuo del 17,2 %, superiore quindi di ben 8,2 punti percentuali rispetto all’incremento registrato dal nostro benchmark di riferimento, costituito dal Ftse all Share, che ci dà, anche quest’anno, piena conferma dell’esistenza, anche sul mercato azionario italiano, dell’effetto “ momentum “ posto in luce dalle ricerche a dagli studi scientifici dei professori Jegadeesh e Titman. Questa settimana riposiziono solo parzialmente il mio portafoglio LTM, attualmente costituito quasi interamente da titoli del Ftse Mib, tutti appartenenti ai settori della finanza, delle utilities e delle telecomunicazioni.
Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore una nuova proficua settimana di trading .
Lukas
per vs comodità linko il mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/