Unione Europea: maggiore coesione? Ma neanche per sogno!

Scritto il alle 12:12 da Danilo DT

Dal punto di vista economico aumentano i divari dei paesi del Nord rispetto a quelli del Sud dell’Eurozona. Scenario insostenibile nel lungo periodo.

Ennesima conferma di quanto detto fino ad ora. Le discrepanze all’interno dell’Eurozona sono sempre più marcate, sia a livello di tassi ma anche a livello commerciale.
Questo grafico mette in evidenza un fatto.
Nell’ultimo periodo le esportazioni dell’Eurozona sono salite sensibilmente. +12% rispetto al mese di giugno del 2011, grazie soprattutto ad un Euro più debole (per la cronaca lo stesso Euro è a -13% rispetto allo stesso periodo del 2011).

Bilancia commerciale Eurozona

Praticamente l’80% del volume dell’Export è su 20 paesi, con in testa UK, USA e Cina. Ma tra i vari paesi, guardate un po’ chi più di tutti sta beneficiando dell’Euro debole? Vediamo se siete sufficientemente arguti e capite di chi sto parlando…

 

Ovviamente lei , la Germania. Per i paesi che già ora sono in difficoltà, non sarà facile vedere nuoversi in modo attivo il commercio. E il risultato sarà più che mai ovvio. L’Eurozona sarà sempre più qualitativamente e quantitativamente eterogenea.

Guardate ad esempio al costo del nostro debito sovrano, che si riflette su quello del credito all’economia. I titoli  Italici costano al Bel Paese circa tre volte in più di quello praticato in Germania ( con volumi un po’ superiori per questaultima), e il nostro sviluppo non potrà registrare inversioni e giovarne e, di conseguenza,  la disoccupazione aumenterà. Ne consegue, a rigor di logica che per mantenere il pareggio di bilancio pubblico la pressione fiscale devrà mantenersi alta e probabilmente salirà a causa degli impegni presi (il termine FISCAL COMPACT vi ricorda qualcosa?).

Alla faccia della definizione di Unione Europea. E questi squilibri finanziari, che non sono sostenibili nel lungo periodo, non solo logoreranno ma creeranno grandi problemi.
PS: notare la Francia, please…

STAY TUNED!

DT

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13 commenti Commenta
sturmer
Scritto il 29 Agosto 2012 at 14:11

Ciao…

Ottimo articolo, come al solito…

Direi che noi come Italia non siamo messi così male… poco più di due piccini economici come Cipro e Lussemburgo, e meno di altre economie non certo gigantesche come Austria e Portogallo…

Dici che Sarkozy ha ancora qualcosa da ridere???

ferrariferrari
Scritto il 29 Agosto 2012 at 15:27

occorre uscire dall’euro, solo con una “sana svalutazione” potremmo riprendere a crescere.
come uscire dall’euro? guarda il video sotto
http://www.youtube.com/watch?v=fhzwE1oNA30

lampo
Scritto il 29 Agosto 2012 at 15:59

interessante…
Oggi ci sono 2 notizie che “confermano” tale coesione:
La Merkel che esclude una licenza bancaria all’ESM, in maniera scontata…
http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/radiocor/economia/dettaglio/nRC_29082012_1522_204138575.html
In Grecia sebbene stiano cadendo nel baratro… ancora non si mettono d’accordo sui tagli:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2012/08/29/Grecia-e-accordo-tagli_7392414.html
Se infine aggiungiamo il record di fuoriuscita di capitali in luglio in Spagna…
dovremmo capire quanta europa esiste ancora.

schwefelwolf
Scritto il 29 Agosto 2012 at 19:11

lampo,

Stando agli esperti (che mi limito a richiamare), il MES non ha assolutamente bisogno di una licenza bancaraia, per fare quello che vuole.

Vedasi il trattato costitutivo:

“Art. 32 – Comma 9.
Il MES è esente da obblighi di autorizzazione o di licenza applicabili agli enti creditizi, ai prestatori di servizi di investimento o ad altre entità soggette ad autorizzazione o licenza o regolamentate secondo la legislazione applicabile in ciascuno dei suoi membri.”

La discussione per la licenza è solo una cortina fumogena: se verrà approvato, il MES diventerà un’inarrestabile macchina stampa-Euro. C’è chi lo vuole cosí (ma non ha il coraggio di dirlo).

Spero solo che, alla fine, in mezzo alle rovine fumanti di quella che è stata l’economia europea, ci sia ancora qualcuno capace di andare a prenderli e impiccarli – magari sulla splendida piazza di Bruxelles!

idleproc
Scritto il 29 Agosto 2012 at 19:47

schwefelwolf@finanza,

Se vai ad impiccarli non lo puoi fare a rigor di legge. Parrebbe che si siano dati un’immunità anche post-mortem. Arguisco dalla tua osservazione che, diciamo così, il MES non ti convince.
Anche lo scrivente, diciamo così, ha qualche limitatissima e marginale perplessità sulla valenza democratica della faccenda e sul fatto, banale, che qualsiasi politica economico-finanziaria verrebbe espropriata nella sostanza al livello decisionale sia degli stati ex nazionali che di quello che chiamano pomposamente parlamento europeo.

lampo
Scritto il 29 Agosto 2012 at 21:27

schwefelwolf@finanza,

Sì anch’io tempo fa mi ero posto il problema… chiedendomi perché ci fosse tale discussione sulla licenza bancaria, quando in realtà era già prevista, visto che è scritto a chiare lettere nel comma che hai citato che può agire come un normale istituto di credito.

Ma come sai gli articoli delle leggi non valgono così come sono, ma vanno “interpretati”. 😕

Ecco che allora è nato il caso che, tra l’altro è oggetto di contrapposizione fra BCE e Buba, e tra paesi formiche e cicale (o virtuosi o meno virtuosi se preferisci).

In particolare il dilemma è se alla Bce è permesso scambiare prestiti e crediti con il nuovo ESM (se mai ci sarà).
Se non sbaglio il vecchio governatore della BCE, diceva che non era possibile, in quanto rappresentava di fatto un finanziamento diretto agli stati (in difficoltà), interpretazione come noti ripresa attualmente dalla Buba (che fa capire anche quanta differenza ci sia tra l’attuale governatore e il precedente).
D’altra parte la BCE svolge già una collaborazione (scambio di crediti e debiti) con il FMI, del tutto simile alle perplessità sollevate. Per cui non si capisce perché la BCE non possa farlo con l’ESM.

In realtà l’aspetto che più preoccupa la Germania, almeno secondo me, è quanto sia la effettiva responsabilità della Germania, in termini di capitale. Infatti all’art. 8 (comma 2 e 5 si tratta) di “responsabilità limitata al solo capitale (che per la Germania equivarebbe a 190 miliardi), MA al PREZZO DI EMISSIONE del capitale…

Quindi se abbiamo un superamento del valore nominale (come previsto dal comma 2), deciso magari per sopperire ad una improvvisa mancanza o necessità di fondi, ecco che la responsabilità della Germania aumenterebbe di colpo, sulla base di una semplice decisione dei governatori… senza alcuna ratifica da parte del Parlamento tedesco. In pratica rischierebbero di pagare molto di più, senza avere di fatto voce in capitolo!

“Le quote di capitale autorizzato inizialmente sottoscritte sono emesse alla pari. Le altre quote sono emesse alla pari, salvo se in particolari circostanze il consiglio dei governatori decida di emetterle a
differenti condizioni. ”

http://www.european-council.europa.eu/media/582889/08-tesm2.it12.pdf

Quindi capisci che se per caso la BCE decida di concedere prestiti al FMI per aiutare, a titolo di esempio, Spagna e Italia, e dall’altra parte il “consiglio dei governatori” dell’ESM decide di emettere quote ad un valore nominale superiore… la Germania si troverebbe di fatto a sborsare una marea di soldi… senza che il suo Parlamento (leggi tedeschi) abbia avuto alcuna consultazione in merito. Tocca pagare punto e basta!

Mi rendo conto che l’argomento è complesso e di lana caprina… per cui non vorrei annoiare altri lettori.
Poi potrei anche interpretare male io… 😯

Vedremo le considerazioni della Corte costituzionale il 12 settembre, salvo rinvii.

schwefelwolf
Scritto il 30 Agosto 2012 at 00:34

idleproc@finanza,

A questo punto devo confessare una mia natura profondamente criminale: sono d’accordo che abbiano tutte le immunità del mondo, ma io – a quel punto – penso che sarei disposto a violare, consapevolmente e ripetutamente, il diritto. Magari con una legge retroattiva… i precedenti non mancano.

Ti offendi se ti dico che mi sembri poter essere complice di tale misfatto?

schwefelwolf
Scritto il 30 Agosto 2012 at 01:05

lampo,

Lampo, devo farti i miei piú sentiti complimenti. Sei uno dei primi italiani che affrontano il tema con quella che mi sembra una seria conoscenza del tema. Trattandosi di materia giuridico-finanziaria abbastanza complessa devo ammettere, purtroppo, di non capirne abbastanza, ma seguendo le analisi critiche di parte tedesca posso solo confermare in toto quanto dici. Ci sono poi anche diverse altre perplessità (appunto oggetto dei vari ricorsi presentati alla Corte di Karlsruhe) ma preferirei parlarne – eventualmente – dopo essermi documentato un po’ meglio.

Quello che sorprende – data la natura finanziariamente omnicomprensiva e giuridicamente autoassolutiva di quel trattato (con tali guartentigie anche Bin Laden – anzi: Al Queida nel suo complesso – ne uscirebbero senza noie legali) – è come possa uno Stato normale sottoscrivere un tale trattato (che costituisce potenzialmente un assegno in bianco da X-migliaia di miliardi, messo in mano ad una ventina di persone che devono rispondere solo a Dio, ammesso che esista) senza valutarne la compatibilità costituzionale. Possibile che solo la Germania abbia una Corte Costituzionale (o qualcuno disposto a chiamarla in causa)? Possibile che nessuno, in Italia, Francia, Austria etc. abbia letto il trattato che stava firmando? E che nessuno ne abbia compresa la portata?

Tutti continuano a parlare delle perplessità della Germania – che, in realtà, sarebbe coinvolta (almeno inizialmente) al 27%. Ma 100 – 27 fa 73: il 73% che dovrebbe essere sostenuto dagli altri – possibile che non si preoccupino? Alla fine gli ultimi rimasti nella barca si troveranno a pagare per tutti: e non saranno solamente i tedeschi. Non riesco a capire… mi dispiace. Mi deve sfuggire qualcosa di decisivo….

Per quanto concerne l’Italia la leggerezza, l’inconsapevolezza, il menefreghismo/pressapochismo non possono – ovviamente – sorprendermi: penso che i tre quarti del Parlamento non sarebbero neanche in grado di portare le pecore al pascolo – per cui non mi sorprende niente. Probabilmente non sanno neanche di cosa si stia parlando (telefoniamo alle Iene?). Ma per gli altri Stati? Come si spiega? Incredibile…

schwefelwolf
Scritto il 30 Agosto 2012 at 01:29

lampo,

Permettimi un accenno in risposta ad una tua altra osservazione: quella relativa al fatto che la BCE abbia già un giro di prestiti e crediti con il FMI. Mi sembra che i tedeschi si fidino dell’FMI – mentre non si fidano della BCE (e ancor meno del ESM). Il FMI gode fama di non ammettere deroghe: se ti presta qualcosa, lo fa a rigide condizioni e pretende impietosamente il rispetto degli impegni. BCE e UE (e quindi anche ESM) sono invece condizionati – secondo i tedeschi – da ottiche politiche e ipotizzano quindi che una maggioranza “mediterranea” (in BCE e ESM) possa portare ad un meccanismo di finanziamento illimitato dell’area sud. L’ESM compra titoli italiani, spagnoli etc., li riconverte in fondi (in qualità di istituto di credito) depositandoli come garanzia presso la BCE. Con i nuovi fondi comprerebbe nuovi titoli che ridepositerebbe … e cosí via. Una libera monetarizzazione del debito statale dei Paesi in crisi.

I tedeschi (ovviamente parlo di quelli critici, non della coppietta Merkel & Schäuble) non pensano che il FMI farebbe un “giro” di questo genere – ma temono che l’idea dell’EMS (di Hollande, Monti etc.) sia proprio questa – e che Draghi, nel caso, sia disposto (come italiano) a fare la sua parte (visto che nella BCE la Buba è in netta minoranza e non può bloccarlo). Oltretutto sembra che il governo tedesco sia persino d’accordo – al di la delle parole – e che forse preferisca questa forma “indiretta” di Eurobonds (che non andrebbe ad incidere sul credito politico della Merkel, ma resterebbe anzi sempre imputabile a Draghi). La cosa è complessa…

gainhunter
Scritto il 30 Agosto 2012 at 08:03

Stando a quanto ci racconta wikipedia, non è che negli altri paesi non ci siano state opposizioni, semplicemente l’ESM è stato giudicato compatibile con le rispettive costituzioni:
https://en.wikipedia.org/wiki/European_Stability_Mechanism

Sulla questione che l’ESM è tendenzialmente fascista, credo che sia vero, la compatibilità con le costituzioni dei vari paesi è quello che mi sorprende…

Per quanto riguarda il fatto che la Germania dovrà pagare per gli altri, è vero che la Germania dovrà pagare di più di ogni singolo altro stato, avendo le maggiori quote, ma se aumenta il capitale tutti dovranno pagare di più, mica solo la Germania, e quindi non è vero che la Germania pagherà e gli altri prenderanno, perchè l’aumento di capitale verrà pagato per il 73% dagli “altri”.
E il fatto che oggi la Germania non ha bisogno del contributo degli altri non significa che in futuro le cose non possano essere diverse (vedi 2002-2003).

lampo
Scritto il 30 Agosto 2012 at 10:53

schwefelwolf@finanza,

Grazie per la discussione… mi consola e mi fa capire di non essere l’unica “mosca bianca”.

In merito all’ESM spero che la Corte Costituzionale, visto anche la contemporaneità delle elezioni olandesi, subordini la piena esecuzione del trattato ad un referendum popolare (anche per scaricarsi il barile 🙄 ). Dopo il resto degli eventi… darebbero automatici… come un domino.

In merito all’FMI concordo… infatti, come dicevo in un post… alla fine i soldi per l’Europa… non li ha ancora trovati, ma eventualmente, li prenderà dalla BCE. Il che la dice lunga su quanto tali soldi… siano effettivamente restituibili. 😉

In fin dei conti concordo con la tua semplificazione: l’approvazione da parte dei rispettivi Parlamenti di quel trattato è veramente FIRMARE UN ASSEGNO IN BIANCO!

schwefelwolf
Scritto il 30 Agosto 2012 at 12:07

lampo,

Ricambio i ringraziamenti. Purtroppo non posso condividere il tuo ottimismo in merito alla Corte di Karlsruhe. Da (molto) tempo Karlsruhe NON è piú realmente autonoma. Tutte le sue ultime sentenze in materia di integrazione europea (a cominciare da quelle espresse, a suo tempo, sull’introduzione dell’Euro) sono state – sostanzialmente – del tipo: “A ben guardare il ricorso sarebbe giusto e noi dovremmo impugnare il provvedimento, ma non possiamo bloccare scelte politiche del Parlamento solo per motivi giuridici.”
Dovessi scommettere, penso che anche questa volta Karlsruhe darà via libera al provvedimento (tanto piú che le due Camere – Bundestag e Bundesrat – lo hanno approvato con maggioranza di due terzi, come richiesto per le modifiche costituzionali). L’unica piccola “luce” che posso immaginare è che lo approvi “a condizione”, cioè imponendone alcune modifiche: e questa sarebbe già una grandissima vittoria – perché non penso che il Bundestag lo ri-approverebbe con tutte quelle “deleghe generali in bianco”. Nel frattempo lo hanno letto.
Comunque, stiamo a vedere…

idleproc
Scritto il 30 Agosto 2012 at 12:32

schwefelwolf@finanza,

Nessuna offesa, qualche divergenza sul metodo, tenderei a quello anglosassone: Pece, Piume, Forconi.
Sono però divergenze superabili.

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