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Unione Europea: il bastone e la carota
Pian pianino anche la BCE e l’Unione Europea sta prendendo coscienza della necessità di mollare i cordoni dell’austerity e concedere più margini d’azione ai vari stati. Altrimenti si affonda. Tutti insieme.
La Commissione Ue apre alla possibilità di un minore rigore sui conti pubblici: “Il rallentamento del consolidamento è possibile ora grazie agli sforzi fatti dai Paesi in difficoltà, dall’impegno Bce e dalle politiche di bilancio credibili”. Lo ha detto il commissario agli affari economici Olli Rehn.
“Gli sforzi di consolidamento devono tenere in considerazione le specificità dei Paesi, perciò la dinamica dell’aggiustamento di bilancio sta cambiando”, ha detto ancora Rehn parlando a una conferenza in corso a Bruxelles.
“C’è ora spazio di manovra per sforzi meno aggressivi, cosa che non era possibile nel 2012 perchè allora i Paesi dovevano ristabilire la credibilità e rendere sostenibili i conti”, ha spiegato Rehn. (Source)
Quindi c’è speranza di una revisione del nostro maledettissimo fiscal compact? Sarebbe cosa fondamentale per cercare di ripartire da una crisi economica che, altrimenti, non troverebbe soluzione. E anche il più “spavaldo” dei nostri Governi, si troverebbe poi con le mani legate da obblighi troppo restrittivi nei confronti dell’Unione Europea.
Inoltre è ormai palese: come dimostrato in QUESTO POST, l’Europa non solo sta perdendo competitività, ma sta frenando come nessun’altra area geografica del globo.
I Paesi Emergenti, ovviamente, fanno storia a se, ma anche gli stessi USA viaggiano a tassi di crescita ben diversi.
Occorrono interventi della BCE e anche dell’Unione Europea stessa. Ormai dato per scontato il taglio dei tassi per la settimana prossima…
The European Central Bank will cut its key interest rate to a record low next week as the euro- region economy slumps, according to banks including Nomura International Plc, UBS AG (UBSN) and Royal Bank of Scotland Group Plc.
Economists forecast a reduction for May after gauges of manufacturing and services activity for April underscored weakness in output. Germany’s Ifo index of business confidence fell more than economists predicted, the institute said today. (…) Nomura now sees the ECB taking its key rate to 0.5 percent from 0.75 percent on May 2, having previously forecast at reduction in June. JPMorgan changed its call too, while Commerzbank AG, UBS, RBS, Rabobank International and ABN Amro Bank NV also see a reduction in May. (Source)
Quindi tutto d’accordo sul taglio tassi BCE. Anche a causa dell’eccessiva debolezza dei dati macroeconomici. Siamo certamente d’accordo sul limitato impatto che potrebbe avere il targlio dei tassi oggi. Infatti si spera che ci siano anche altri interventi. Alcuni credono che la BCE seguirà la Fed, la BOJ, e la BOE nel nuovo mondo del QE su una scala di crescita della politica monetaria accomodante senza precedenti. La probabilità di tale azione è nulla, in quanto la BCE non ha il doppio mandato della Fed e (per ora) è focalizzata solo sulla stabilità dei prezzi.
Ma occorre intervenire presto. Paesi come Spagna e Portogallo si trovano in condizioni difficilissime e più il tempo passa e più lo scenario diventa irrecuperabile. Poi ovviamente c’è anche l’Italia…
STAY TUNED!
DT
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mi sembra così, a occhio e croce, che la tua partecipazione a questo blog ( peraltro ottima ed efficace) sia datata circa 18/24 mesi fa. Il sottoscritto con Gaolin, Gainhunter e molti altri hanno cominciato a criticare i burocrati europei più o meno da quando questo blog è nato, esprimendo un continuo ostracismo verso l’euro e l’egemonia teutonica.
L’apice della critica è stato raggiunto quando il duo Merkozy, in piena autonomia, affrontò la lunga agonia della crisi greca, imponendo l’intervento dei cosidetti “privati”; da quel momento iniziò la galoppata dello spread, che per l’Italia era allora appena superiore ai 200 punti.
Questo per confermarti che di grande professionalità in giro ce n’è poca, egoismi e stupidità tanti. Ma i peggiori stupidi sono quelli che si ritengono “professori” e pretendono di imporre le loro idee senza analizzare gli effetti collaterali.
Per non parlare di quelli che agiscono per puro servilismo.
Sì più o meno, con lunghi periodi di assenza, ma ora viviamo un momento topico e non voglio distrarmi troppo. In passato avevo idee diverse su tante cosa, tra cui anche l’euro mentre sono tuttora pro Europa intesa come comunità, dove la moneta unica è l’ultimo passo e non il primo. Ero convinto di tante altre cose ma poi i fatti hanno dimostrato che avevo torto. So bene che è difficile farsi guidare dai fatti e non dalle emozioni, tuttavia non resta altro che vivere di dubbi e verificare continuamente se le proprie tesi sono supportate dai fatti oppure no. L’alternativa è uscire da questa complessità ormai non più a misura dei nostri limiti e tornare a una vita assai più semplice. Ne sono molto tentato, non è difficile, solo il primo passo lo è.
parole parole parole parole parole parole parole per non dire ASSOLUTAMENTE NULLA
parole parole parole parole parole parole parole per non dire ASSOLUTAMENTE NULLA
ma vi rendete conto che non c’è alternativa all’uscita dall’euro?????????
potete togliere il fiscal compat e qualsiasi altro orpello ma finchè rimarremo nell’euro schiavi della germania non andremo da nessuna parte.
potete dire tutte le cose che volete fare tutte le analisi del caso ma il problema r
Continuo a non capire. Occorre intervenire presto… poi c’è l’Italia… e la Francia a chi la lasciamo,la bce le ha appena dato licenza di stampare denaro, i suoi dati macroeconomici fanno schifo, le loro banche sono le peggiori del pianeta. Ma ci vogliamo svegliare, perché credete che si stiano rimescolando le carte o cambiando le regole del gioco col pensare di attenuare il rigore, perchè lo scenario diventa irrecuperabile? Si, ma per chi? SVEGLIA. SVEGLIA.
Dimenticavo: dove la lasciamo la concorrenza fiscale sleale intrapresa dalla Francia? E delle sue case automobilistiche? A ma loro sono francesi , possono farlo grazie all’appoggio più che interessato anglo/tedesco.
“C’è ora spazio di manovra per sforzi meno aggressivi, cosa che non era possibile nel 2012 perchè allora i Paesi dovevano ristabilire la credibilità e rendere sostenibili i conti”, ha spiegato Rehn…
Nel 2012 quei Paesi stavano molto meglio di ora e non si doveva ristabilire alcuna credibilità ma semplicemente aiutarli con una politica corretta. Ma esimi stupidi e imbecilli come Rehn e i suoi padroni se ne accorgono solo ora e solo in minima parte.
Tanti anni fa il grande economista Carlo Cipolla elaborò le:
LE LEGGI FONDAMENTALI DELLA STUPIDITA’ UMANA
di cui ricordo la:
Terza Legge
Una persona stupida è chi causa un danno ad un altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.
Quinta Legge
La persona stupida é il tipo di persona più pericolosa che esista.