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TRUMP: la sconfitta su Obamacare cambia nulla. Adesso viene il bello.
TRUMP SAYS HE DIDN’T RUSH HEALTH BIL
Quando ho letto questa farse l’altra sera, ho percepito seriamente che Donald Trump si sentisse sconfitto e quindi potesse decidere di alzare bandiera bianca. Dire che una delle priorità della Trumponomics era diventata una NON priorità significa che si incassa la sconfitta. E difatti…
Donald Trump attacca via Twitter i deputati ultraconservatori del Freedom Caucus perché con il loro voto contrario al Congresso lo hanno costretto a ritirare la riforma sanitaria repubblicana ideata per sostituire l’Obamacare e infliggendo così una batosta politica al presidente e allo stesso partito. “I democratici ridono a Washington – scrive il successore di Obama perché i Freedom Caucus hanno salvato l’Obamacare“. (TGCOM)
Freedom Caucus è la corrente iper conservatrice del partito repubblicano, costituita nel 2015 e guidata da Mark Meadows; vicina per ideologia e verve polemica al vecchio Tea party: una forza che vale 29 seggi alla Camera dei rappresentanti. I calcoli sono facili. Al momento la maggioranza nella House è pari a 216 voti (su 435, ma 5 sono scoperti). I repubblicani sono 237. Il margine del dissenso, dunque, sarebbe potuto arrivare fino a 21.
La cosa curiosa quindi è che sono proprio coloro che erano gli avversari più convinti dell’ Obamacare a far saltare la legge anti Obamacare. Una voto quindi che va decisamente contro Trump prima ancora degli ideali e le convinzioni politiche.
Ovviamente questa è solo una puntata, o meglio un punto del programma di Donald Trump. Ma la cosa inizia a preoccupare perché se ci siamo arenati a questo scoglio, che accadrà quando si dovranno affrontare tematiche ancora più spinose? Anche perché poi…Trump fa veramente nulla per acquistare un po’ di consenso politico. Leggete qui.
Il capo dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente (Epa), Scott Pruitt, ha annunciato alla Abc che martedì il presidente Donald Trump firmerà un nuovo ordine esecutivo che cancella il piano di Obama per ridurre il surriscaldamento globale. Si tratta del Clean Power Plan, una normativa che limita i gas serra nelle centrali a carbone.
Normativa che tuttavia è stata sospesa lo scorso anno in attesa che una corte federale esamini il ricorso presentato da alcuni stati repubblicani favorevoli all’energia fossile e di oltre cento società (ANSA)
Come detto la popolarità di Trump è in peggioramento e quindi il grande timore è che le varie future riforme che dovranno passare nei prossimi giorni si ritrovino con degli intoppi. Ed in tal caso, quale sarà la risposta dei mercati finanziari? Riusciranno a bypassare, come hanno fatto negli ultimi mesi, il problema? Sapranno incassare il colpo riprendendo in pochi giorni il loro trend rialzista? Ecco, è sicuramente questa la grande sfida per Wall Street del 2017. Al momento la sconfitta della prima battaglia cambia poco o nulla. Le prossime sfide saranno decisamente più determinanti.
“Ora ci occuperemo della riforma fiscale, che mi è sempre piaciuta”, aveva detto Trump dallo Studio Ovale commentando la sua prima sconfitta legislativa come se la colpa non fosse affatto del suo partito ma di quello avversario, dei democratici. (…) Il 45esimo Commander in chief scommette sul fatto che rivedere un impianto normativo che porterà a
“grandi” tagli delle aliquote sarà più facile che riformare la sanità. (…) La questione più pressante è la seguente: come finanziare un taglio delle aliquote ora che l’Obamacare resterà in vigore, almeno per un bel po’? Ryan, che ora si trova a difendere non solo la sua leadership ma anche l’identità del partito che rappresenta, aveva spiegato che avanzare una riforma fiscale sarà ora “più difficile ma non impossibile”: l’idea era che senza Obamacare, sarebbe stato più facile non aumentare il deficit. (…) Goldman Sachs è ottimista (…) Gli analisti di Jp Morgan sono cauti (…) La domanda che ci si pone è se i repubblicani possono governare. Per Paul Howard, un ex advisor di Mitt Romney su questioni sanitari, è difficile. (America24)
Wall Street nel dubbio, venerdì sera, chiude in modo abbastanza incerto, Ma la cosa interessante, come spiegato nel video TRENDS (assieme a molte altre importanti situazioni di mercato), ci troviamo veramente in un momento topico, sopratutto in ambito INTERMARKET.
La parola, ora, passa ai mercati.
STAY TUNED!