Trading Room #37: tests importanti con banche sotto i riflettori

Scritto il alle 10:00 da Alberto Zanetti

Guest post: analisi tecnica dell’indice FTSE MIB e di azioni Italia

Per quel che riguarda il nostro benchmark, purtroppo, nulla di nuovo sotto il sole e così sarà finchè non usciremo dal pantano della congestione rettangolare che sta ingabbiando le quotazioni dal novembre scorso. Nel breve, brevissimo periodo, sarà fondamentale la tenuta del supporto posto a 14.400 punti per evitare di ritrovarsi in un batter d’occhio in area 14.000 punti. Se non ci sarà una rigorosa ripresa dei bancari temo che l’approdo in tale area sarà però scontato.

Grafico FTSEMIB 40

Intesa-SanPaolo pare volersi dirigere verso il supporto posto a 1,075€ Vedremo se, una volta arrivato a tale valore, si formerà un pattern d’acquisto da sfruttare. Al momento meglio non operare.

Grafico Intesa SanPaolo

Fiat auto ha un’impostazione grafica molto interessante. Potremmo essere arrivati, a livello di medio periodo, alla fine del grande ribasso partito dal gennaio scorso e non escludo che la configurazione tecnica che si sta formando dal settembre scorso possa essere una sorta di accumulazione. Nel breve periodo abbiamo minimi e massimi crescenti. Il superamento del massimo relativo posto a 4,16€ potrebbe essere sfruttato come acquisto purchè avvenga con volumi e consistenza.

Grafico FIAT Auto

Anche il trend di breve periodo di Fiat industrial è orientato al rialzo e ci sono le premesse per tentare un’operazione long. Personalmente attenderei il superamento di 7,24€ per provare un buy. Ovviamente, anche in questo caso, i volumi e la consistenza della barra di rottura sono condizioni fondamentali da verificare prima d’intervenire.

Grafico FIAT Industrial

Per quel che riguarda Eni un proseguo della fase rialzista del titolo è compromessa dalla forte resistenza statica posta in area 16,80€ Credo che difficilmente questo scoglia possa essere superato nel breve per cui, al momento, non interverrei in acquisto sul titolo.

Grafico ENI

Situazione delicata anche per Saipem che ha, molto recentemente, superato la propria media mobile a 200 periodi me non sta confermando il segnale. Il giorno 05 gennaio scorso s’è formato un pattern a candel ribassista, l’engulfing, che se confermato ribalterà l’attuale trend rialzista di breve. I livelli da seguire, a mio parere, sono 33,35€ perso il quale andrei al ribasso. Per un proseguo rialzista invece è fondamentale che i corsi si riportino al di sopra di 34,70€

Grafico SAIPEM

A tutti i lettori di intermarket&more un augurio di buon trading e di una santa
settimana.

Alberto
www.doppiominimo.it

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5 commenti Commenta
leone51
Scritto il 9 Gennaio 2012 at 10:15

una domanda perchè non riesco a vendere i diritti di unicredit ? sto cercando di venderli da stamattina .
io ho comprato venerdì in chiusura 400 azioni a 4.13 e astamattina mi ritrovo con le unicredit che valgono 2.43 x 400

+
0.95 dirititti x 400

PERCHè QUALCUNO SA SPIEGARMI ???

e poi perchè non si riescono a vendere ?

Alberto Zanetti
Scritto il 9 Gennaio 2012 at 10:40

Devi mettere, o far mettere, istruzione specifica: SI

jesselivermore
Scritto il 9 Gennaio 2012 at 10:55

DOMANDA:
Se compro 100.000 euro di BTP AL 7% (QUINDI 7000 EURO ANNUI) ,in caso di rotorno alla lira quali scenari si aprono?
– al cambio vecchio di 1936,27 lire mi ritrovo con 193.627.000 lire che mi rendono circa 13.000.000 lire annui , quali problemi /scenari si possono verificare?

    Scritto il 9 Gennaio 2012 at 13:08

    Rispondere con certezza alle tue domande mi crea qualhe difficoltà.
    Anche perchè non è assolutamente certo il conto che tu hai fatto. Diciamo piuttosto che… se torniamo alla Lira sarà un bel casino? 😉

gremlin
Scritto il 9 Gennaio 2012 at 14:29

jesselivermore@finanza,

di SICURO noi del parco buoi indipendentemente dal rapporto di cambio perderemo subito tantissimo potere d’acquisto, se ne gioveranno gli esportatori rimasti

e MOLTO PROBABILMENTE se l’italia tornasse alla lira allora sparisce anche l’euro e tutti tornano con le loro banche centrali a stampare moneta come Usa e UK (l’ipotesi di euro di serie A e serie B per me non sta in piedi)

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