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Titoli difensivi: potrebbero essere sopravvalutati

Scritto il 2 Agosto 2012 alle 11:11 da Danilo DT

Borsa: chi fino ad oggi ha sovraperformato, potrebbe subire una battuta d’arresto.

Chi segue questo blog sa bene che io davanti alle sfide non mi tiro mai indietro. E siccome nessuno e dico nessuno al mondo possiede la verità assoluta, e tantomeno nel mondo della finanza, queste sfide devono essere quantomeno prese in cosiderazione.
E’ palese il fatto che negli ultimi mesi i mercati finanziari sono stati condizionati da un clima pesante e difficile.

Rischio di Eurocrash, recessione e rallentamento globale, soffocamento da eccessivo debito, leva finanziaria sempre troppo elevata, gestione dei derivati praticamente inesistente.

Il mondo quindi ha avuto paura. Ma questa paura non è certo venuta meno.
Il clima quasi da panico (perché il panico vero è un’altra cosa…) ha condizionato le quotazioni delle azioni e delle varie asset class, creando anche degli eccessi, che poi hanno generato, nel loro piccolo, situazioni di sopravvalutazioni o sottovalutazioni.

Ragionate un attimo. Cosa poteva succedere con questa atmosfera?
Gli investitori inseguono “alla disperata” tutto quanto è difensivo mentre veniva messo in vendita tutto quanto è Growth, ciclico o comunque più aggressivo.
Ho provato a sovrapporre due grafici di due indici USA molto importanti.
Il primo (che già conoscete) è il Morgan Stanley Cyclical index. Lo dice il termine stesso: è un indice che è composto dai principali titoli ciclici.
Ho confrontato questo indice, legato al ciclo economico, con un altro indice decisamente value, ovvero il Russell 2000 Index Defensive.
Il risultato che ne deriva è decisamente interessante.

Morgan Stanley Cyclical index vs Russell 2000 Index Defensive

Negli ultimi 24 mesi il divario di rendimento tra i due è stato pari a circa il 20% e storicamente solo nel periodo del crash di Lehman Brothers il divario tra i due indici è stato più ampio.
Morale: occhio che molto probabilmente il mercato già sconta molti fattori negativi e quanto è stato difensivo fino ad ora, potrebbe non esserlo più, soprattutto se il mercato, per una serie di motivi “tenta” a rialzare la testa.

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