BIM e FWB: titoli bastonati dal mercato

Scritto il alle 12:56 da Danilo DT

Le due società citate nel titolo, Banca Intermobiliare e Fastweb, sono state protagoniste in borsa di una sotto performance nell’ultimo periodo, legata a fattori completamente diversi. Cominciamo da Fastweb. Non sto qui a rispiegare le vicende dell’OPA Swisscom. A seguito della chiusura dell’OPA Fastweb ha cominciato una correzione che ha portato il titolo ad un prezzo che si può considerare molto vicino ai fondamentali, tenendo quindi conto della terminata spinta speculativa legata all’attività di M&A . E, secondo me, a questi prezzi, Fastweb diventa interessante. Ovviamente è un titolo che ha storicamente un Beta non indifferente e che quindi sicuramente subirà l’influenza di eventuali correzioni del mercato. Però è giusto fare delle considerazioni. Tanto per cominciare il mercato non sta scontando le sinergie che dovrebbero nascere col nuovo proprietario (Swisscom) che certamente cercherà di valorizzare al massimo la società (che non ha proprio pagato poco…). Inoltre sembra evidente la volontà di seguire la gara per la licenza per il WiMax, il nuovo sistema di trasmissione dati dalle velocità stratosferiche, ben superiori alle attuali capacità della fibra ottica. Guardiamo anche il grafico.

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Non si può escludere il ritorno in area 40, però il forte ipervenduto di breve suggerisce la possibilità di un rimbalzo tecnico.

Passiamo ora a BIM. L’isituto torinese, guidato dalla Sig.ra Franca Segre e dai Sigg.ri Scanferlin Mario e D’Aguì Pietro (sono le 3 famiglie che controllano la società).,ha subito nelle ultime settimane delle vere bastonate legate alla vicenda dell’immobiliarista romano Coppola. Oltre alle linee di credito che vedono un interessamento diretto della società verso l’IPI, immobiliare di proprietà di Coppola, ex contenitore immobiliare della famiglia agnelli, la BIM possiede in portafoglio anche una certa percentuale della stessa IPI. I rappotri tra Coppola e la BIM sono sempre stati molto buoni, e questa cosa non è stata gradita dal mercato. Sui fondamentali non possiamo considerare l’istituto di private banking torinese come caro, soprattutto se valutato con i competitor. Resta però la macchia dell’IPI, la cui partecipazione tra l’altro verrà ceduta a breve (hanno dato mandato a Mediobanca per l’operazione). Non è facile quindi valutare l’impatto che alla fine della fiera ne avrà BIM su questa operazione. Però non dimentichiamo che l’isitito al momento è ancora in mani privai e chissà ancora che qualche società voglia magari metterci le mani sopra, per entrare un un mercato che da tutti è considerato strategico. Per la cronaca Fortis ha già una quota del 10% circa. Chissà. Guardiamo anche qui il grafico.

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Ci stiamo avvicinando all’importante quota di 7.36 € e l’ieprvenduto è a dei livelli di minimi assoluti. Anche qui, il rimbalzo tecnico dovrebbe essere alle porte.

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