in caricamento ...
TIME BOMB: commento e approfondimento sul MEETING BCE
Volevate avere le idee più chiare su cosa farà la BCE nei prossimi mesi? Vi interessava sapere nel dettaglio il comportamento del board di Francoforte sui tassi di interesse, sul tapering e sul comportamento della BCE in merito ai titoli in scadenza?
Bene, Mario Draghi (credo) possa aver soddisfatto anche i più esigenti.
Ovvio, quanto lui ha espresso ieri è frutto di previsioni e buone intenzioni. Poi, sappiamo tutti benissimo che molto dipenderà dalle condizioni dei mercati finanziari oltre che dal comportamento delle altre banche centrali, FED in testa.
Intanto però, Draghi prova a giocare a “carte scoperte” e dice chiaramente come continua il suo “mostruoso” progetto di politica monetaria espansiva.
E possiamo dividere questo progetto in 4 bombe, 4 tasselli collegati che vengono toccati nelle parole del presidente della BCE e che hanno mosso (e non poco) i mercati.
Da una parte, ovviamente, tocchiamo una rinnovata “fiducia” dovuta alla tranquillità nuovamente acquisita in ambito di sostegno della BCE ai mercati ed al debito dei paesi aderenti all’Unione Europea. Quindi borse toniche e bond che si rafforzano.
Dall’altra un Euro che perde punti (nemmeno troppo male per l’economia nostrana) in quanto è chiara la volontà di mantenere tassi bassi ed acquisti di titoli di stato (e non solo) ancora per un bel po’.
Piccola nota: le decisioni sono state prese in modo NON unanime. C’era da aspettarselo, visto anche l’impatto di quanto deciso. Ma andiamo con ordine. Eccovi le 4 bombe:
1) Bomba nr. 1: acquisti di titoli di stato e non solo.
Si mantiene il ritmo di € 60 mld sino a fine 2017. E poi da gennaio 2018 la BCE annuncia:
“si intende continuare a effettuare gli acquisti netti di attività al ritmo mensile di €30 mld fino alla fine di settembre 2018 o anche oltre se necessario, e in ogni caso finché il Consiglio direttivo non riscontrerà un aggiustamento durevole dell’evoluzione dei prezzi, coerente con il proprio obiettivo d’inflazione”.
Beh, intenzione chiara. Si scende a 30 ma occhio, nulla di definito. Tutto può cambiare. Meccanismo che definirei “open-ended” estremamente flessibile e relativo. Questo dà la possibilità a Draghi di potersi muovere come meglio crede, anche in caso di possibile difficoltà di mercato, compreso un eventuale rischio di disinflazione.
Morale: la parola “tapering” per il momento deve essere accantonata in quanto questa strategia comporterebbe la riduzione con successivo azzeramento degli acquisti. Invece qui non si parla di azzeramento ma solo di riduzione. Il mercato quindi festeggia.
2) Bomba nr. 2: si stabilisce un sottile collegamento tra QE e tassi di interesse.
In altri termini, si manifesta l’intenzione PRIMA di chiudere con gli acquisti dei titoli e POI ci saranno degli interventi sui tassi ufficiali. Il messaggio è chiaro e, secondo me, molto forte. Tassi che quindi resteranno compressi verso il basso ancora per molto tempo, secondo me ben oltre le più rosee aspettative. E qui il mercato è stato, secondo me, abbastanza sorpreso. Giapponesizziamo il sistema! E poi, ovviamente, si vedrà come vanno le cose. Va da sé che i primi rialzi dei tassi di interesse non si dovrebbero vedere nel 2018.
3) Bomba nr.3 : Cosa succede ai titoli che la BCE ha in pancia?
La questione era temuta da operatori e risparmiatori.Ecco che Draghi ce lo dice con chiarezza:
“La terza misura annunciata riguarda il reinvestimento Il capitale rimborsato sui titoli in scadenza verrà reinvestito in altri titoli similari per un prolungato periodo di tempo, ANCHE dopo la conclusione degli acquisti netti di attività e in ogni caso finché sarà necessario”.
Wow, messaggio tosto per i BTP e per i bond in generale. Con questa decisione, Draghi vuole garantire ancora tanta liquidità sui mercati (in assenza di inflazione, come adesso) e stabilità sul mercato obbligazionario. Inoltre Draghi parla di un bilancio BCE che non calerà e manterrà dimensioni da lui definite “eccezionalmente elevate”. Mantenere lo status quo attuale per lungo termine. Il tutto volto come sempre a mantenere quindi stabilità sui mercati, tassi bassi e liquidità abbondante. Con tutti i pro ed i contro che ne derivano.
4) Bomba nr. 4: operazioni di rifinanziamento a breve.
Discorso che molti vedono marginale ma che marginale non è: le operazioni di rifinanziamento del sistema verranno mantenute ancora per lungo tempo, proprio per continuare a favorire il settore bancario. Morale: tassi a breve che stazioneranno sotto lo zero ancora per tanto tempo.
CONCLUSIONI:
Draghi che sorprende per la sua ampia disponibilità a continuare in modo importante questo esperimento di politica monetaria espansiva che ha caratterizzato l’operato di diverse banche centrali. Se devo essere sincero, Mario mi ha sorpreso un po’ (idem si può dire per il mercato) ma se ci ragioniamo un attimo ci può essere anche un perché. Pensate ad esempio a due problematiche spinose che potremmo ritrovarci nei prossimi mesi: Brexit, in via di definizione, e Catalogna.
La BCE vuole essere pronta ad affrontare queste grane con gli strumenti di cui dispone in modo adeguato. E quindi vuole avere le mani libere. E poi, non dimentichiamolo ma, resta il nodo della gestione (soprattutto per i paesi più deboli, Italia compresa) degli NPL.
Quindi, tutto potrebbe essere stato pensato anche in modo propedeutico, in ottica di possibili grane future.
Sono un visionario? Può darsi, ma Draghi non è stupido ed ha fatto in modo di lasciare qualsiasi porta aperta, proprio perché il futuro potrebbe regalare sorprese inattese. E la BCE vuole farsi trovare pronta, per poter intervenire al meglio. Per quello che potrebbe servire.
STAY TUNED!
Questo grafico qui mostra l’indicatore che segue Warren Buffet nei suoi investimenti: mi pare bello e niente dice che non continuerà il trend. Vedremo cosa dirà la Fed sui tassi, e, comunque, finchè il ciclo economico non terminerà, la salita può proseguire. Però, se io avessi delle azioni, credo proprio che mi chiederei se non fosse il caso di liquidare.