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MEETING BCE: cosa possiamo aspettarci dalla riunione di Ottobre?
Non so se lo avete notato, ma sui mercati si inizia a percepire la mancanza, nel ruolo di protagonista, del club delle banche centrali.
Ormai gli operatori stanno prendendo coscienza non solo dello stato confusionale della FED, ma anche della poca efficienza delle politiche monetarie non convenzionali, soprattutto quelle della BCE e della BOJ.
Sulla FED ormai ci è tutto chiaro, ovvero che non è chiaro nulla. Un gioco di parole che spiega una situazione quantomai confusionaria.
I verbali della riunione del FOMC di settembre confermano la profonda spaccatura all’interno del Comitato. La decisione di mantenere i tassi fermi a settembre, voluta dal Club delle colombe diretto ovviamente dalla Yellen, illustra un relativismo assoluto visibile nel Minute FED quando si parla di tempistica quantomai vicina anche se ben poco chiara: “relativamente presto”. Difficile però pensare che il FOMC non alzi i tassi a dicembre di 25 bp, e stavolta il mancato rialzo, per assurdo, sarebbe molto negativo per i mercati stessi. Ma non temete, dicembre non è alle porte, tante cose possono e devono ancora succedere soprattutto negli USA (a partire dalle presidenziali) e quindi…relativismo all’ennesima potenza!
Dall’altra parte, invece, la BCE si trova già in questi giorni a dover affrontare un esame estremamente importante.
Infatti il meeting BCE è previsto in data 20 ottobre.
Cosa aspettarsi? Beh, su un eventuale taglio dei tassi, al momento, c‘è nulla da dire in quanto rappresenta un piatto al di fuori del menù che potrebbe essere dato in pasto ai mercati e che quindi è “fuori stagione” e non prevedibile.
Tasso BCE: possibile un taglio dei tassi?
Per ottobre un taglio tassi è al 7,4% che raddoppia a dicembre. Ma resta sempre una probabilità MOLTO remota. Però per la maggioranza degli analisti, dicembre vedrà nuovamente la BCE protagonista con un aumento degli stimoli e con un cambiamento dei parametri del quantitative easing.
Quindi appare logica la strategia: se le banche centrali devono agire, lo faranno ancora una volta “in concerto”, quasi con effetti compensativi, evitando così l’insorgere della volatilità e di eventuali ribilanciamenti. Ma attenzione, ripeto, da qui a dicembre di acqua sotto i ponti ne deve passare…
Dicembre: Bce nuovamente proattiva?
E sul tapering? Beh, ottobre sicuramente noN sarà il mese di annunci sul tapering. Sarebbe un suicidio assoluto. Certo, sono convinti che in BCE avranno già iniziato a parlare sul da farsi dopo marzo 2017, ma anche qui saranno gli eventi e l’economia a spingere la BCE verso l’una o l’altra direzione. E se le condizioni miglioreranno, il tapering diventerà quasi “naturale”. Anche se poi il tapering diventerà una VERA necessità se non ci si accorderà prima (dicembre, tanto per capirci) sul cambiamento dei parametri degli acquisti dei titoli governativi comunitari, vista la mancanza di “carta” di cui abbiamo già parlato in passato.
STAY TUNED!
Vista la conferenza stampa di Draghi ho la sensazione che il QE finirà in marzo: se dice che il nuovo scenario verrà deciso a dicembre, è probabile che intenda appunto qualcosa di nuovo e non di vecchio. Ma potrei sbagliare.