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The big experiment
Un grande esperimento. Ecco quello che stanno facendo le banche centrali di tutto il mondo. Un esperimento che in alcuni casi rischia la follia. Non mi riferisco alla metodologica azione della FED che, seppur in modo ampiamente discutibile, cerca di stimolare il mercato e l’economia con una doccia di dollari, ma sopratutto all’operazione kamikaze della BoJ che si sta spingendo su territori ineplorati, in modo dissennato. L’obiettivo è inflazione al 2%, uscire dalla deflazione e tornare a crescere, a qualunque costo.
Ma la cosa gravissima è che poi le conseguenze le pagheremo tutti. Non facciamo l’errore di dimenticare gli effetti la globalizzazione dei mercati. E quanto è successo (come detto) sul mercato obbligazionario ne è la prova. Il mercato si gonfia, il denaro facile continua a dominare, ed i rischi progressivamente non possono che lievitare ulteriormente.
Tassi di riferimeno delle principali banche centrali sono da tempo in area “zero”, i bilanci delle stesse hanno raggiunti livelli mai visti. E la volatilità non ha fatto che diminuire, contribuendo alla diminuzione della percezione di rischio finanziario che ha caratterizzato i mercati negli ultimi mesi. E cosi, in un mercato che diventava tutto illogico e dove la finanza domina sull’economia e non viceversa, è tornata la speculazione, la leva finanziaria, la ricerca spasmodica del rendimento.
I soldi creati ex novo decollano verso i mercati emergenti, dall’ Europa, i flussi di credito verso i Paesi periferici hanno portato a un boom immobiliare mai visto, mentre in Cina gli investimenti di capitale fisso sono arrivati a sfiorare addirittura il 40% del Pil. Il tutto per far lievitare la domanda aggregata, i consumi, il Pil, l’economia drogata.
E l’inflazione? Poteva diventare un problema? In realtà no, in quanto il denaro non circola, viene investito nella finanza e quello in eccesso va, appunto, a finire nelle economie emergenti che gonfiano una crescita già di per se ipervirtuosa. Appare sempre più chiaro, però, che la politica del denaro ultrafacile ostacola il processo di deleveraging, minacciando l'”indipendenza” delle banche centrali, facendo salire i prezzi delle attività (in particolare delle obbligazioni) fino a livelli insostenibili, e incoraggiando i governi a resistere all’attuazione dei cambiamenti politici necessari. Insomma, si compra tempo, si amplificano le voragini e non si risolve nulla. E se le imprese, sopratutto negli USA, migliorano la loro situazione, grazie ad un necessario deleveraging gli Stati peggiorano drasticamente le loro finanze. E quindi il deleveraging è solo fittizio, in quanto si tratta di un trasferimento del debito dal privato al pubblico e quindi…alla popolazione.
Ed evitate di prospettare il futuro basandovi su teorie economiche datate. Quanto sta accadendo non ha pari nella storia. Un esperimento di politica monetaria unico, che ci porterà chissà dove. E qui in Europa? La realtà è sotto i nostri occhi, e noi italiani dobbiamo ringraziare il nostro tasso di risparmio che ci sta permettendo di vivere ancora in modo dignitoso. Ma il nostro tesoretto pian piano si sta esaurendo.
STAY TUNED!
DT
Buttate un occhio al nuovo network di
Meteo Economy: tutto quello che gli altri non dicono
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Scusa dream, sarà l’afa di torino, ma continui a sostenere la tua tesi in maniera errata,
Il primo beneficiario dei vari QE è il mercato azionario.
Basta vedere la giornata di oggi, caro dream le borse europee su cosa salgono? O ma guarda che piccolissima correlazione con i future usa.
Ciao… adesso magari vi faccio ridere tutti…
Ieri mi sono messo a leggere un pdf di un certo Charles Savoie, riguardante le manipolazioni di mercato dei metalli preziosi da parte di una “Spectre” chiamata Pilgrim Society a cui apparterrebbero tutti i pezzi grossi soprattutto USA e GB… con tanto di nomi e cognomi…
Mi sembra tra il complottismo fine a se stesso e la fantapolitica… però poi il dubbio ti resta che forse tutti i torti non li ha…
Boh?
Scusami ma ti faccio una domanda da “signora Maria”, oltre non ho la competenza per andarci: dove tengono la “cassa”?
Secondo me nell’azionario e nella prospettiva di una ripresa tenendo in considerazione che è l’azionario ad avere il legame più diretto col “reale”, per quanto remoto sia…
Hanno fatto di tutto per difenderlo, pomparlo e scaricare sul “pubblico”.
Certo è che se la cosa dovesse sfuggire di mano…
ma quale novità ??
è sempre la solita storia del cerino acceso
più o meno 🙄
una volta si trattava di avere in mano un cerino, ora invece abbiamo un bazooka infilato … da qualche parte … le conseguenze finali probabilmente non sono esattamente le stesse
Quindi this time is different? In verità i “quantitative easing” sono sempre stati fatti, nella storia dell’umanità…da Roma a Costantinopoli fino ai nostri giorni…il risultato è l’inflazione, quindi verosimilmente è quello ke ci aspetta anke stavolta, le conseguenze dal punto di vista degli investimenti, ke mi sembra sia la ragione sociale del blog è: state alla larga dai titoli a reddito fisso, o dai titoli a non reddito né fisso né variabile, come i metalli preziosi, se non credete a me, credete a Warren Buffet almeno…poi la solita paternale sul Giappone merita la solita osservazione: dunque problema: c’è una nazione con un problema di crescita ke si trascina da anni, conseguentemente il suo debito pubblico si è rivalutato parecchio rispetto al gdp, questo paese però è rispettato e ammirato in tutto il mondo ed ha una collocazione geografica ke lo pone al centro di un territorio in rapida espansione, la sua moneta è una riserva delle principali banche mondiali, è poi molto forte in relazione con le altre valute forti, essendosi apprezzata su queste ultime del 20-30% negli ultimi anni, la popolazione è molto ricca e il rapporto tasse/ pil è tra i più bassi nella sua categoria di riferimento…l’inflazione è a zero…cosa si fa? A me sembra banale a voi no? Non so magari a Epifani gli verrà in mente di aumentare le tasse e pagare di più i lavoratori dipendenti, ma al netto dei deliri di sindacalisti e consorterie politiche varie, la soluzione tentata da Abe non è affatto un terno al lotto, anzi è addirittura banale…
“è l’azionario ad avere il legame più diretto col “reale”, per quanto remoto sia…” ……l’ inflazione in futuro. Sempre con visuale da signora Maria. D’altronde la maggior parte del debito pubblico è a tasso fisso per cui sul lungo periodo un titolo di stato lo vedo più a rischio di una qualsiasi azione.
La vede così anke buffet per l’appunto…non certo un novellino di primo pelo…
E sihttp://www.zerohedge.com/news/2013-06-17/chart-day-future-doesnt-look-so-bright
Zero hedge è un shortista compro oro, in altri termini uno speculatore della peggior specie, anke se accusa gli altri di esserlo, il fatto che oggi un sacco di blog gli facciano eco dimostra solo una cosa, che io so da molto tempo, prima ancora di iniziare a scrivere qui, che un sacco di gente è investita in queste posizioni speculative e cerca di terrorizzare tutti quelli ke riesce per il proprio personale tornaconto…
Stanno preparando da un bel po’ gli accordi per una specie di MEC+US, già da un pezzo la FED interviene verso il sistema finanziario EU. A livello politico-economico-ideologico-strategic e di propaganda geopolitica sembrano esserci spinte verso l’allineamento progressivo dei due “sistemi”, + i JAP.
Altra domanda da signora Maria, secondo voi si apre una prospettiva EURO & $ ?
Si spiegherebbero molte cose, anche se non vengono certamente a dircelo a noi.
Secondo me non funziona ma questo è un altro discorso.
Non sarei così liquidatorio su ZH, anche se sottolinei un aspetto reale.
Il “retroterra” economico al quale fanno riferimento è la “scuola austriaca”, a Ludwig von Mises e ad una visione di un “capitalismo puro”. La parità aurea dovrebbe esserne uno strumento anche da un punto di vista sociale in quanto sottrarrebbe completamente l’enorme concentrazione di potere che deriva dalla gestione delle monete “fiat” e dalla creazione nelle varie forme di moneta dal nulla ad opera del sistema bancario-finanziario.
Sono molto Liberali, in un mondo che va in senso opposto, la base materiale di un sistema completamente Liberale è proprio il “capitalismo puro”.
Ora stanno facendo una battaglia contro la schedatura di massa sia da parte dello Stato che detestano e vogliono ridotto ai minimi termini o rimosso, sia contro l’appropriazione dei profili di personalità da parte delle corporation in un connubio incestuoso e poco chiaro con lo Stato.
Sono contro il Patriot Act e la mercenarizzazione delle forze di sicurezza interne e dell’esercito.
Vorrebbero sopprimere la FED come concentrazione di potere e nei suoi rapporti e travasi di uomini e informazioni con i TBTF.
Sono contro le “guerre democratiche” neo-imperiali e il sistema di potere delle lobbies militari.
Vedi ultimo messaggio di Eisenhower.
Pur non pensandola come loro in quanto sono convinto che l’evoluzione del sistema capitalistico sia ormai determinata, li amo molto, sono gli Awaganaw che piacciono a me, uomini liberi e che amano la libertà senza negare l’aiuto reciproco a livello di comunità, anzi.
Li amo veramente molto e penso che chi “crede” in questi principii (non parlo di quelli economici) sia la radice di qualsiasi albero per una futura società decente.
E’ da un po’ che mi chiedo il perché di tale mercato unico. Alla fine sono arrivato a questa conclusione: se non riesci a competere con il tuo concorrente… è meglio che ti allei o che te lo compri!
Brevemente:
1) l’euro in quest’ultimo decennio ha indubbiamente guadagnato terreno sul dollaro, diventando la seconda valuta di scambio (e rischiando molte volte essere il più temibile concorrente del legame di intercambio esistente tra il dollaro ed il petrolio);
2) l’Europa, a parte qualche Paese in particolare, possiede poche risorse energetiche… dipendendo fortemente dalla Russia e comunque dall’estero…ed in questo momento l’America ha intenzione di esportare gas… oltre a non avere interesse che l’Europa scivoli a est (se fai un accordo commerciale per il gas… diventa facile farne anche altri, legandoti sempre più… e quindi eliminando pian piano l’influenza USA e… Nato);
3) l’economia europea rimane indubbiamente uno dei più grandi bacini di consumo (e l’America ha bisogno di esportare visto che i consumi interni sono troppo deboli per far reggere la “ripresina” in atto);
4) la Cina (e non solo) è sempre più influente a livello mondiale, soprattutto per la sua grande capacità di stringere accordi commerciali… al di fuori della consuetudine (materie prime, terre rare, scambio di conoscenza, interscambio valutario, ecc.). Gli USA non riescono a competere (per il momento) con la filosofia commerciale cinese ed orientale in genere;
5) la questione mediorientale rischia di sfuggirgli di mano… per cui hanno bisogno dell’appoggio europeo per riprenderne il controllo ed esportare la “democrazia” capitalistica… con la forza militare.
6) se l’Abenomics non porta i risultati sperati… il Giappone ha disperatamente bisogno degli USA (e dell’Europa) per continuare a mantenere (almeno tentarci) il livello economico attuale.
Dimenticavo il mio parere alla tua domanda implicita: potrebbe funzionare… ma solamente se riescono a far salire certi valori azionari a livelli attualmente impensabili… (verso l’alto).
Come scrive DT è proprio un BIG experiment… sperando che non si tramuti in un BUG
Quindi essendo contro il sistema “tifano” perche’ tutto vada in rovina, così forse sulle ceneri nascerà la società ke vogliono loro? È questo ke stai dicendo? Fa nulla se in questo processo moltissimi ci lasceranno le penne, anzi meglio così si rendono conto di quanto pernicioso sia il sistema attuale…un po’ come facevano i partigiani ke facevano attentati inutili sui tedeschi in fuga x fargli fare rappresaglia sulla popolazione inerme…questi qui sono pericolosi, ficcatevelo in mente…la parità aurea era un problema, per questo l’ abbiamo abbandonata…se elimini il controllo dei governi sul mercato, realizzi il controllo del mercato sul governo, ke è 100 volte peggio e 1000 volte meno democratico, perke’ i governi fino a prova contraria sono espressione dei popoli…
Non era quello ke stavo dicendo.
Neanke sostengo la parità aurea dato ke se continua così torniamo al baratto.
Loro sostengono ke è il “governo” ad essere controllato e creato dalle lobbies e ke conseguentemente controllano il mercato.
Tendenzialmente i “governi” non sono espressione dei popoli, la crisi della democrazia in occidente è reale. Chiedere ai Greci e non solo…
Evidenziavo solo il loro punto di vista. A me piace skerzare, scusami, senza offesa.
Le scuse non servono, si fa un discorso, un ragionamento…non si offende mai nessuno a dire quel ke si pensa…per il resto i governi eletti democraticamente sono per definizione espressione dei popoli, il che non vuol dire che debbano per forza essere capaci, o particolarmente competenti e men che meno lungimiranti, la Grecia si è trovata in questa situazione proprio a causa della scarsa lungimiranza dei suoi governanti negli ultimi 30 anni, dei rappresentanti greci da loro stessi eletti, e in Italia la situazione non è molto diversa…verrebbe da dire: chi è causa del suo mal…la crisi della democrazia non esiste, esistono i problemi insiti nel sistema democratico, che si conoscono da svariati MILLLENNI, ne parlavano Platone e Aristotele…la Grecia ha inventato la democrazia, ma le città stato greche erano molto poco democratiche in verità, nel senso della partecipazione…non tutti avevano diritto al voto, perchè pensavano a quei tempi che votare non fosse un diritto e nemmeno un dovere, come comunemente pensiamo ai nostri giorni, ma una responsabilità importante, insomma non governo di uno solo o di pochi, ma nemmeno governo di tutti, perchè non tutti hanno le capacità e l’esperienza necessaria per capire cosa è meglio per se stessi…a Roma nella res publica le cose non erano molto diverse, c’erano due consoli: uno eletto dai patrizi (numericamente molto poco numerosi) e l’altro dalla plebe, cioè dal “popolo”…entrambi i consoli governavano con pari poteri insieme al senato, eletto con gli stessi criteri…un governo democratico quindi, nel senso della partecipazione, ma a suffragio “differenziato” potremmo dire…mi sembra che oggi si siano perse le lezioni dei nostri progenitori…e si pensi che la democrazia da sola risolva i problemi, una democrazia basata sulla piu’ vasta partecipazione possibile, una partecipazione piatta, non alimentata dalla divulgazione e diffusione della cultura….che non fa differenza tra un premio nobel e un diplomato in economia e cazzeggio, o tra uno che conosce 5 lingue e uno che parla a stento la propria, tra un imprenditore che da lavoro a 100 famiglie e uno sfaticato perditempo…ecco, i limiti delle democrazie moderne nascono da questo…la democrazia è una forma di governo adatta a popoli civili, consapevoli, che hanno coscienza di se stessi e degli altri, se mancano queste condizioni la democrazia è un lusso che i popoli non possono permettersi…come dimostrano drammaticamente le tante “primavere” arabe dei nostri giorni, dove tutte le rivoluzioni finiscono in breve tempo soffocate non dai regimi che combattono, ma dalle democrazie che le stesse rivolte instaurano, democrazie ostaggi del corano e di pregiudizi e ignoranza secolari, o come mostriamo nel nostro piccolo anche noi italiani “mediooccidentali”, dove preferiamo clown e ballerine per rappresentarci, e ci incaxxxiamo pure quando i nostri partner internazionali osservano che dovremmo essere un po’ + responsabili…
…infatti io sono per rimettere in piedi l’Impero Romano dopo che tutti gli altri hanno fallito clamorosamente sommersi da debiti… sto con Giulio, non con gli ottimati.
Quell’altro Giulio, non Giulio… l’Andreotti.
Tralasciando gli obbiettivi personali, i sistemi socioeconomici a cui fai rifermento, non sono comparabili tranne in alcuni principii e alcune idee.
Non possiamo “interpretare” ad es. il sistema feudale con gli stessi strumenti concettuali che si utilizzano per il capitalismo.
E’ come se fossero due universi ove valgono leggi fisiche diverse anche se è vero che esistono sopravvivenze feudali e tribali nel capitalismo ma il sistema dominante è il capitalismo e nella sua necessità di allargare la base produttiva si espanderà, schiacciando tutte le economie e società con aspetti precapitalistici e arretrati. La “globalizzazione” è questa, incontrollata politicamente e violenta… con molti pericoli all’orrizzonte. Ad ogni espansione del sistema capitalistico, vedi caduta del sistema coloniale antecedente a WWII siamo passati attraverso qualche conflitto…
Il capitalismo è il padre della democrazia borghese e i parlamenti, come le rappresentanze, come i partiti, in linea teorica dovrebbero riflettere e mediare gli interessi presenti nella società.
Con il livello di concentrazione del capitale attuale, il potere si è concentrato sempre più al di fuori dei livelli di mediazione elettivi, da questo nasce la crisi della democrazia borghese e rende sempre più instabile il sistema.
Comunque se va male chiediamo aiuto ai Penati… non Penati… i nostri Penati.
Queste mi sembrano tanto le stesse supercazzole che si sentono all’università da qualche professorone pagato dallo stato, scusami tu adesso non te la prendere…capitalismo, democrazia borghese, strumenti concettuali sono tutti termini altisonanti ma vuoti di significato reale…l’uomo non è quello di 2000 anni fa è evidente, le società, i costumi, i modi di vivere sono nettamente diversi, tuttavia l’uomo era, è e sarà sempre lo stesso nei suoi bisogni innati, nelle sue aspirazioni, desideri e paure e quindi nei meccanismi fondamentali che regolano la vita delle comunità e dei popoli oggi come ieri e domani….ci sono cose che molti, compreso te danno per scontate ma non lo sono affatto…ad esempio la concentrazione del capitale…il capitale è sempre stato concentrato, oggi lo è meno di 200 anni fa dati reali alla mano, il sistema era molto piu’ instabile nei secoli precedenti di oggi, anche senza andare alle guerre puniche, la produzione industriale ai tempi del mitico “gold standard” negli Stati Uniti variava con delle oscillazioni spaventose se confrontate a quelle di oggi….questo non vuol dire che non ci sono problemi, anzi, solo che il modo per risolvere i problemi non è quello di buttare tutto all’aria e ridisegnare un mondo nuovo, anche questultima peraltro è una idea molto ma molto antica, bisogna riconoscerlo…
Dimenticanza… sulle “primavere arabe”.
Sono state indotte… l’idea era quella che sfruttando proprio le contraddizioni tra le economie locali, il tipo di società e cultura con l’introduzione di abitudini, prezzi formatisi a WS, stratificazioni sociali più vicine all’occidente, metodi di produzione etc… si sarebbero “occidentalizzate” quelle popolazioni all’interno di una strategia complessiva anche per quanto riguarda la gestione (esproprio) delle risorse.
Niente di più stupido: culture, popoli, modi di vivere, economie di sopravvivenza magari a km 0 non compatibili coi prezzi globali, sono una forza materiale e si sono sviluppati gli anticorpi…
Ci vorrà molto tempo per sanare il danno.
Chi conosce il mondo islamico conosce anche l’ospitalità islamica del passato e il suo deteriorarsi nel tempo… nessuno si fa “colonizzare” e resta passivo.
Non me la prendo affatto, anzi. Davvero, nessun problema.
Mi interessa il tuo punto di vista e non lo liquido come niente fosse.
Hai la fissa del “gold standard”, se si va ad analizzare la vicenda, il prezzo dell’oro lo stabilivano in quattro gatti. Pertanto non è la risoluzione del problema.
Non sto mettendo in piedi una moneta fatta in casa a parità aurea.
Mi oriento verso le conchiglie, le perline e le selci, un “paniere” di beni reali più adatto ai futuri sviluppi se va male.
Il mio sogno è una moneta che abbia come sottostante acqua, grano e riso, da non confondere con gli stamp-food usa. Sarebbe la moneta a misura d’uomo legata ai bisogni di qualsiasi essere umano, ma irrealizzabile secondo la mentalità del mercato moderno venendo a diminuire la speculazione o gli ampi movimenti rialzisti o ribassisti.
E’ che ti incavoli ma non si può parlare di “capitale” in economie precapitalistiche, la tesaurizzazione non è “concentrazione” di capitale. Comunque si rischia di finire col discutere su quanti angeli stavano su di una capocchia di uno spillo… non sei il tipo, nemmeno io.
I problemi sono altri. Un cordiale saluto.
A qualsiasi cosa agganci la moneta, introduci un elemento di rigidità nel sistema, quindi meno possibilità di gestire le crisi e fare politiche, anche di redistribuzione…uno la puo’ girare come vuole, ma a Monopoli la massa monetaria è costante e dopo un po’ inevitabilmente se la accaparrano tutta uno/due persone, se no il gioco non finirebbe mai…molti criticano Bernanke o la banca d’inghilterra, ma nel 2009 cosa avrebbero dovuto fare? lasciar fallire gli istituti bancari di mezzo mondo? dopodichè i sopravvissuti si sarebbero comprati tutto e allora avresti visto la concentrazione di capitale e l’influenza che questultima avrebbe avuto sui governi e sui popoli…meglio il rischio futuro d’inflazione (che comunque conosciamo e quindi possiamo prepararci in qualche modo) che la certezza di un cataclisma imminente! Puo’ sembrare poco nobile, ma è di queste decisioni e soluzioni prosaiche che è fatta la storia degli uomini e io nutro profondo rispetto per quelli che hanno il coraggio di agire prosaicamente, assumendosi responsabilità e critiche, e pochissimo per quelli che blaterano, invocando complotti e vaneggiando di teorie rivoluzionarie e progressiste…le rivoluzioni portano prima il sangue e poi la restaurazione!
Per cio’ che concerne le primavere arabe sono d’accordo: è stata indotta, da cosa? dall’Islam! l’Islam infatti andrà pure d’accordo con l’ospitalità ma non certo con la libertà individuale e men che meno con la libertà economica…non io ma un certo Henri Pirenne sosteneva che la conquista musulmana dell’Africa del nord e del vicino oriente nel settimo secolo, aveva limitato i traffici nel mediterraneo e conseguentemente determinato uno spostamento verso nord del baricentro del mondo occidentale…in tempi piu’ recenti le potenze occidentali hanno pensato bene di colonizzare quei territori prima direttamente e poi piu’ ipocritamente instaurando dei regimi pseudodemocratici, contro i quali le nuove generazioni, sempre piu’ consapevoli grazie ai moderni mezzi di comunicazione, della propria arretratezza culturale, sociale ed economica si ribellano, ma rimarranno con un pugno di mosche in mano perchè gli Assadd, i Gheddafi, i Mubarack per quanto potenti, sono solo dei simulacri vuoti…dei paraventi, se li togli arrivano, attraverso libere e democratiche elezioni, i fratelli musulmani…dopodichè la voglia di cambiamento e di libertà verrà definitivamente soffocata in una robusta jihad…
Sul piano del metodo ragioni come il presidente di un CdA di una multinazionale oligopolista globale finanziaria o meno. A mio giudizio è una visione troppo a breve e parziale della dinamica complessiva che si può innescare. Però può darsi che tu abbia ragione e che la salvaguardia della montagna di spazzatura finanziaria senza passare per il mercato che la avrebbe distrutta e mandato in galera chi la ha creata sia stata una buona idea. Come può darsi che tu abbia ragione a promuovere di fatto, il neo-imperialismo che ha come componente ideologica promotrice del lato venale: “noi siamo meglio degli altri”.
A me non pare visti alcuni risultati anche recenti.
Comunque, dato che ci siamo tutti dentro nell’esperimento, vedremo come va a finire.
Per inciso, avrei stampato pure io ma non per salvare il sistema finanziario e ingrassarlo ulteriormente, avrei nazionalizzato e pensato esclusivamente a riconvertire l’economia reale verso nuovi motori dello sviluppo, quelli vecchi sono fermi e in sovrapproduzione, non possiamo cambiare auto ogni sei mesi solo per garantire il pieno utilizzo degli impianti, poi c’è il dettaglio delle risorse energetiche…
Staremo a vedere.
PS. A monopoli ho sempre vinto, alla fine restavo da solo… deprimente.
Se inizi a pianificare e nazionalizzare ti ritrovi presto in un soviet, non so a me sembrano tutte frasi fatte, di contenuto ideologico e scarsa utilità…il discorso del presidente di multinazionale la dice lunga a proposito…pensi ke i manager siano tutti ladri e sfruttatori? Allora non sai di ke parli…significativo il discorso sulla spazzatura finanziaria e la galera per i responsabili…ki sono i responsabili? Le banke? Di solito i truffatori si ritrovano pieni di soldi non in bancarotta…le banke sono rimaste vittime della follia collettiva ke spingeva a comprare casa senza badare ai prezzi…hanno peccato di ingenuità, di incompetenza al max…se si vuole mandare in galera tutti i responsabili della crisi del 2008 bisogna mandare in galera milioni di persone e non so se c’ è spazio a sufficienza sinceramente…certo poi il poveraccio ke ha comprato casa con un mutuo 50 ennale e ora la casa vale meno del mutuo residuo preferisce dare la colpa al sistema finanziario corrotto invece ke a se stesso, è una reazione comprensibile, umana, ma noi dobbiamo guardare ai fatti con oggettività se vogliamo arrivare a corrette conclusioni…
A me succedeva con risiko. Mi sono fatto l’opinione che le banche centrali siano peggio della mentalità tedesca, hanno una paura fottuta dell’inflazione. Forse è per questo che tutti guardano alla Boj come un esperimento e che tutti danno per perdente perchè sta agendo contronatura (finanziaria). Non c’è niente di più facile nello stampare denaro da dare alle banche per comprare titoli di stato e tener in ostaggio i governi piuttosto di dare 280$ a persona ( che per 300 milioni di americani fanno 85 miliardi $ ) che immessi sul mercato farebbero partire si i consumi ma farebbe balzare l’inflazione. Non solo la spirale è proprio perversa perchè cosi il debito diventa doppio nel senso quanto risparmierebbe lo stato usa nel non dover così elargire gli stamp-food. Come dici staremo a vedere.
Appena rientrato…
Ci sarebbe da scrivere un libro per rispondere a tutti.
E anche per difendersi dalle solite accuse che ci vengono rivolte su politiche particolari i linee editoriali…
Ognuno è libero di pensare ciò che vuole….
La tua, scusa, è una posizione ideologica.
Mi attribuisci valutazioni del tipo “i manager son tutti sfruttatori” che non ho mai espresso.
E’ un meccanismo con regole del gioco che se non rispetti perdi… e finisci fuori dalla scacchiera non puoi giocare con altre regole se quelle sono le regole, puoi solo smettere di giocare.
E’ come in guerra. Non esistono guerre “umane”.
“…le banke sono rimaste vittime della follia collettiva ke spingeva a comprare casa senza badare ai prezzi…hanno peccato di ingenuità, di incompetenza al max…”
Hai descritto perfettamente l’origine del ciclo capitalistico.
Grazie per lo spazio e la possibilità di confronto.
idleproc@finanza:
PS. A monopoli ho sempre vinto, alla fine restavo da solo… deprimente.
Concordo… io però sono andato oltre. A 6-7 anni disegnavo su un tavolo una cittadina, con distributore, ristorante, scuola, strade, ecc… e dopo usavo i soldi del monopoli per far girare l’economia… e scambiando beni utilizzando i pezzi del lego.
Anche qui succedeva lo stesso: chi si indebitava troppo… e chi rimaneva con troppi soldi! Sigh!
Penso che stiano facendo questo, lo penso dall’inizio ma non lo ho mai espresso.
Si comportano, pur nella dinamica di interessi anche conflittuali, con una specie di accordo sottostante, i tedeschi sono in parte fuori dal coro ma si allineeranno… Fanno come se avessero una moneta unica e come se dovessero gestire un’unico stato globale in una condizione di pesante crisi ciclica di lungo periodo. I cicli con la globalizzazione si sono sincronizzati e non funziona più il giochetto “oggi espando io e contrai tu” che permette di allineare e ristrutturare i vari settori produttivi e finanziari quando i cicli sono disaccoppiati.
Perché tutta la faccenda funzioni devono allineare a livello economico e strategico, anche per quanto riguarda le risorse, tutto il globo e in tempi abbastanza ristretti, inoltre il modello di sviluppo deve penetrare in tutte le aree arretrate per allargare la base produttiva e di mercato.
Questa crisi è profonda e di solito se ne esce con la distruzione del capitale allocato nei settori in sovrapproduzione e con la nascita di nuovi settori trainanti lo sviluppo. Non vedo nuovi motori in azione.
Ciò che mi spaventa è la sottovalutazione sia delle possibilità di conflitto sociale che quelle di conflitti globali. Sembrano essere stati convinti con tutti gli accordi già fatti WTO, iperliberismo, privatizzazione di tutte le risorse, vedi accordi globali sull’acqua etc. che la cosa potesse andar via liscia… oggi credo lo siano un po’ meno, pensavano erroneamente di poter controllare tutti parametri del gioco e di aver seppellito definitivamente i cicli di lungo periodo.
Probabile che la mia sia solo fantasy…
Sull’esperimento giapponese secondo me è ancora presto per stabilirne l’esito. Per certi versi l’esperimento è partito proprio perché il finanziare soltanto le banche con il denaro stampato… non ha portato agli esiti prospettati (e sperati).
Con il Giappone hanno fatto un passo oltre… svalutando, stampando denaro, acquistando azioni e inducendo a cascata acquisti simili… portando quindi flusso di cassa alle aziende, che nei prossimi mesi si dovrebbe riversare sugli utili e permettere la continuazione sostenibile del rialzo borsistico (ci sono aziende che hanno avuto un ingente flusso di entrate… mi piacerebbe fare i nomi… ma non si può).
Adesso bisogna vedere, come spiegavo in un altro commento, come si riuscirà a convincere tali aziende a riversare il denaro ricevuto in forma indiretta sugli stipendi e premi dei dipendenti, innescando una controllata e graduale immissione di moneta nell’economia reale e quindi producendo inflazione.
Questa sarà la fase più critica… ma se funziona, sono convinto che adotteranno lo stesso modello anche altre banche centrali e perché no anche l’Europa.
Insomma bisogna tenere monitorati i dati sull’aumento medio dei salari, anche se, essendo statistiche, lo sapremo con mesi di ritardo.
Grazie a voi. Quando si creano i requisiti per confronti costruttivi come questo, credo che tutti ne beneficiamo. Quindi….
😉
In particolare sul Giappone, per chi volesse approfondire, può leggersi questo documento del Fondo Monetario Internazionale, redatto nel 2009, in cui si preoccupavano della situazione giapponese:http://www.imf.org/external/pubs/ft/wp/2009/wp0997.pdf
Dopo riuscirete a capire perché la situazione è peggiorata, le misure estreme adottate… e dove probabilmente dovremo andare a finire.
Certamente si tratta di mettere in pratica rimedi estremi… che aggiorneranno di parecchio i testi di economia nei prossimi decenni.
lampo,
Grazie per il link.
Gli ho dato una scorsa poi lo leggo con più calma.
Per me non hanno paura dell’inflazione, non danno soldi a pioggia alla popolazione perché è tecnicamente più complicato, devi fare delle leggi x stabilire i requisiti, e poi allo stato non rimane nulla…così invece lo stato può abbattere debito o acquistare assett…questo è un elemento trascurato dagli shortisti ad esempio…il deficit non peggiora se stampi, anzi è il contrario…abbattendo debito pubblico riduci le spese x interessi, poi se compri titoli sotto il loro valore di libro è molto probabile ke farai plusvalenza…quello ke temono è la possibilità di perdere questo privilegio di stampare ke è di poki…nel senso ke se domani nessuno vuole più dollari il gioco è finito…ma questo è un rischio più per il Giappone in realtà…
Grandissimo post.
Speriamo che alla faccenda non cerchino di aggiungere qualche “distrazione” di massa.