TASSO ZERO, TARGET BOND USA RAGGIUNTO

Scritto il alle 10:55 da Danilo DT

treasurybond_081209_mn.jpgCerte cose proprio sono difficili da capire all’apparenza.

Non parlerò di mutui o finanziamenti a tasso zero.

Come è possibile che ci siano dei titoli con un rendimento pari a tasso zero? Sembra una follia, ma è così.
Il record storico si è raggiunto in questi giorni. La piazza è quella di New York, il titolo in oggetto è il Treasury Bill, l’antagonista del nostro BOT.

 

La notizia letta ieri per certi versi stupisce, però…se vi dico che addirittura martedì 9 dicembre 2008 il rendimento di tali T Bills non è stato a tasso zero bensì sotto zero? (-0.01%)

Cari Dreamers, non sto scherzando, questa è la realtà. E ora vi spiego il perché di questa anomala situazione.

Curva dei rendimenti USA

rendimenti t bill USA tasso zero 11/12/2008

Partiamo dall’evidenza. Eccovi il grafico dei rendimenti dei titoli governativi USA. Come vedete, i T bill a 3 mesi, all’estrema sinistra del grafico, rendono ZERO, ma poi la curva sale fino a 15 anni, dove i rendimenti toccano il 3.50% per poi tornare a scendere.
Ovviamente quanto scritto in passato sulle strategie relative al mercato obbligazionario.

Fly to quality ma non solo

Torniamo al discorso originario. Che senso ha investire in titoli a tasso zero? Assolutamente nessuno, a meno che dietro ci sia una doppia strategia: fly to quality e di portafoglio.
Il mercato non si fida assolutamente degli emittenti, il rischio default  continua ad essere molto presente. E quindi si preferisce andare su titoli a rischio zero.

Ma perché a rischio zero e a tasso zero?
E’ una questione di necessità. Molti fondi comuni vogliono ritrovarsi a fine anno con un portafoglio carico di titoli a basso rischio , proprio per dimostrare ai clienti la “qualità” del portafoglio, in un momento dove c’è una propensione al rischio molto bassa e dove l’ITRAXX continua ad essere elevato.
Inoltre sono gli stessi risparmiatori ad investire in “roba a breve” proprio per evitare qualsiasi rischio di mercato. Non direttamente ma tramite il risparmio gestito. Quindi, se io vado a comprare quote di un fondo monetario USA, resta normale che il gestore vada poi a comprare sul mercato dei T bills. Non può farne a meno.

 

Morale: a portare realistico il tasso zero di rendimento su un bond governativo, ci hanno pensato in linea di massima i fondi comuni, le SICaV, i fondi pensione ed il risparmio gestito in generale. E questa situazione potrebbe ancora durare per un po’. Se non addirittura, come già visto, diventare ridicola, con tassi negativi.
A quel punto tornerebbe a diventare conveniente il buon vecchio materasso…

 

 

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